/ Rassegna stampa » 2017 » Luglio » 26 » Rassegna stampa del 26 luglio 2017
 

Rassegna stampa del 26 luglio 2017

Giornale di Sicilia

Il caso. Quello creato da Cuffaro era stato subito cancellato da Crocetta
Rinasce l'ufficio stampa, un concorso per i giornalisti

Subito cancellato perchè creato da Cuffaro, rinasce adesso. La chiusura dell'ufficio stampa della Regione era stato il primo provvedimento preso da Crocetta al momento del suo insediamento, quasi 5 anni fa. Ora l'inversione a U rispetto alla decisione di fare a meno di giornalisti a Palazzo d'Orleans rischia di essere l'ultimo atto della legislatura. O almeno uno degli ultimi. Rinasce con un voto dell'Ars l'ufficio stampa della Regione. Il vecchio era composto da 24 giornalisti,  quasi tutti assunti per chiamata diretta da Cuffaro. Ora sarà composto da 20 giornalisti selezionati per concorso, almeno la metà dei quali appartenenti al vecchio ufficio: dovranno aver lavorato lì per almeno tre anni, anche non continuativi, negli ultimi otto. La  norma varata prevede che un successivo decreto indichi i requisiti per partecipare alle selezioni. Di sicuro bisognerà essere iscritti «all'albo nazionale da almeno 10 anni». Per finanziare il nuovo ufficio stampa sono stati stanziati 650 mila euro all'anno. Va detto che Crocetta aveva proposto una norma molto diversa che gli avrebbe consentito di assumere per chiamata diretta con contratto a tempo determinato. È passato invece un emendamento totalmente diverso  presentato da Nello Musumeci e altri 15 deputati di tutti i partiti tranne il Movimento 5 Stelle. Gia. Pi.


«Cua». In discussione l'ipotesi di bilancio di previsione. Il nodo centrale riguarderà l'approvazione della convenzione per attivare il corso di laurea in mediazione linguistica e culturale
Università, oggi riunione del Cda Il rilancio segnato in dieci punti

Convocato dal vice presidente, Giovanni Di Maida, si riunisce oggi alle 17 il Consiglio d'amministrazione del Cua, il Consorzio universitario agrigentino. Dieci i punti in discussione e la maggior parte sono tutte iniziative programmatiche da avviare per rilanciare il Polo accademico. In particolare l'adesione all'avviso pubblico dell'agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo (Aics), per la concessione di contributi ad iniziative presentate dagli Enti territoriali, pubblicato in gazzetta ufficiale. Poi la discussine in ordine all'ipotesi di bilancio di previsione anno 2017. Si passerà poi all'informativa sui contenziosi ed all'adesione al programma Master della «Lum Jean Monnet». Al punto numero 7 figura la pubblicazione degli atti del convegno sulla responsabilità medica. E poi saranno programmate le iniziative per il bicentenario della nascita di Francesco Crispi e la pubblicazione del sito. Infine il patrocinio al convegno sul centenario della pubblicazione dell'ordinamento giuridico di Santi Romano. Il punto centrale riguarderà l'approvazione della convenzione con la scuola superiore di  Sant'Agata di Militello per l'attiazione del corso di laurea in mediazione linguistica e culturale. Si tratta di una laurea triennale (curriculum Mediazione Culturale classe di laurea L-12). Le prime lezioni si terranno a novembre presso la sede del consorzio universitario agrigentino, nel prestigioso Palazzo Tomasi che il Comune di Agrigento ha ceduto al Cua. Sul sito del Consorzio è stata attivata una sezione con l'illustrazione del corso ed il modulo di pre-iscrizione. La prima parte è dedicata agli sbocchi professionali che ha un mediatore culturale. «La professione di Mediatore culturale, già oggi diffusissima in tutta Europa - si legge - sarà indispensabile a misura che il fenomeno migratorio raggiunga i livelli attentamente stimati dalle proiezioni ottenute dall'analisi degli attuali trend di crescita. Le competenze di gestione della diversità culturale e di orientamento positivo della relazione interindividuale proprie del mediatore interculturale trovano infatti specifica applicazione dovunque si operi nell'elaborazione di strategie collaborative o di riduzione di potenziali conflitti tra società italiana e comunità di origine straniera, così come tra comunità di origine straniera di diversa composizione culturale. Esse sono, inoltre, richieste nelle relazioni operatori utenti che avvengono nei servizi pubblici e territoriali. In particolare i Mediatori Interculturali hanno diversi sbocchi occupazionali tra cui la consulenza o l'intervento diretto come operatore di mediazione: negli uffici e i servizi che si occupano d'immi - grazione nel disegno di governance della pubblica amministrazione nazionale, regionale e locale disposto dal Ministero dell'Interno; negli uffici territoriali del Ministero dell'Interno che si occupano di permessi di soggiorno per lavoro, protezione internazionale, motivi religiosi, ricongiungimento familiare, soggiorno di lunga durata».
(*PAPI*)

Abilitazione. Le domande da presentare entro il prossimo 31 del mese
Autotrasporti, esami all'ex provincia


È diventato un fiore all'occhiello dell'ex Provincia di Agrigento, il corso per l'abilitazione alla professione di trasportatore su strada di merci per conto terzi nel settore dei trasporti nazionali ed internazionali. Un settore dove è in crescita la domanda di lavoro e chi vuole intraprendere questa professione deve essere formato ed avere il titolo di abilitazione. Una nuova opportunità è stata lanciata in questi giorni dal commissario straordinario, che amministra l'ente, Giuseppe Marino. Mancano, infatti, pochi giorni alla scadenza della seconda ed ultima sessione per accedere nel 2017 alla seconda sessione di esami per il conseguimento dell'idoneità professionale. Gli interessati potranno presentare, entro le 12 del 31 luglio, le domande per partecipare al bando. La seconda sessione di esami si svolgerà, invece, in una data tra 15 settembre e il 15 novembre. Lo svolgimento della prova è condizionato dalla partecipazione di almeno un numero minimo di dieci partecipanti previsti dal bando. Il bando di  partecipazione è consultabile via internet, nella home page del sito del Libero Consorzio Comunale di Agrigento. Agli esami per il conseguimento dell'idoneità professionale possono partecipare i soggetti in possesso di particolari requisiti: maggiore età, non essere interdetti  giudizialmente, non essere inabilitati, essere in possesso di un titolo di studio di istruzione superiore di secondo grado a seguito di corso di durata triennale, quadriennale o  quinquennale ovvero di avere assolto all'obbligo scolastico e superato un corso di istruzione di secondo grado o un corso di preparazione all'esame presso un organismo appositamente autorizzato. I candidati devono, inoltre, avere la residenza anagrafica nella nostra provincia o in province che hanno stipulato con l'Ente un'apposita convenzione, ovvero essere iscritti nell'anagrafedegli italiani residenti all'estero. Il solo domicilio nel territorio della provincia di Agrigento non da diritto a partecipare all'esame. (*PAPI*)

Discariche a Favara
Chiesto l'intervento dell'ex Provincia

Il vice sindaco di Favara, Lillo Attardo, ha inviato una nota al commissario del Libero consorzio e al capo della polizia provinciale chiedendo di contrastare il proliferare delle discariche abusive lungo le strade di loro pertinenza. Attardo ricorda che il Comune è già intervenuto bonificando alcuni siti che insistono a ridosso delle strade provinciali come la Sp 80 Agrigendo-Badia, la Esa-Chimento, la Sp 3 Favara-Aragona Caldare.(*UR*)

Cronache parlamentari siciliane


Prosegue l'esame del collegato all'Ars
Ma la priorità assoluta ora è il Rendiconto


L'Ars ha proseguito oggi l'esame del collegato approvando numerosi articoli. Si proseguirà domani, 26 luglio, alle ore 16. C'era quindi il numero legale che è mancato spesso nelle ultime settimane. 50 i deputati presenti a inizio seduta. L'aula ha inoltre respinto le dimissioni dalla carica di deputato del Cinquestelle Giorgio Ciaccio con 4 favorevoli e 46 contrari. La conferenza dei Capigruppo, intanto, si è riunita prima della seduta d'aula e ha stabilito l'agenda dei lavori da svolgere prima della pausa estiva, lavori che si dovranno concludere entro il 10 agosto. Si è deciso di dare priorità alla discussione del Rendiconto generale della Regione per l'esercizio finanziario 2016 e al relativo assestamento di bilancio di previsione per l'esercizio finanziario 2017 e per il triennio 2017/2019. La discussione di quest'ultimo sarà pertanto limitata alle norme di carattere più strettamente  tecnico  mentre le altre saranno stralciate per confluire in autonomo disegno di legge. L'approvazione del Rendiconto generale rappresenta un passaggio indispensabile per la Regione Siciliana. Sarà data priorità inoltre all'approvazione delle modifiche al Regolamento Interno dell'Ars una volta esitate dalla Commissione per il Regolamento. Infine si procederà all'esame del ddl relativo alle elezioni e all'assetto delle ex Province, qualora venga esitato per  tempo dalla commissione di merito.

Sicilia24h
PRECARI SICILIANI, MUCCI (USB): "LA GRANDE ILLUSIONE"
 
"Ho provato a riscrivere la pagina PRECARIO su Wikipedia, la libera enciclopedia per la quale scrivo,ma basta entrare nella pagina per comprendere tutte le mie perplessità a distinguerlo dal lavoro nero". Lo scrive Aldo Mucci (in foto), della Unione Sindacale di Base (Usb), che aggiunge: "Il dramma dell'incertezza,la violenza della precarietà che colpisce i diritti e la stessa dignità dei lavoratori,può essere definito come un rapporto di lavoro in un ambiente di mafia. Proviamo ad immaginare la precarietà all'infinito, quando con qualche gioco delle tre carte, manipolati dalla stessa legge si è precari a tempo indeterminato. Proviamo ad immaginare i cambi di funzionari generali alla provincia,di direttori generali,alle asl, di segretari generali ai comuni,di presidenti etc ai quali si devono presentare I LAVORATORI PRECARI per subire l'esame di lavoro per continuare ad essere sfruttati e vessati". "La precarietà del lavoro - continua Mucci - marcia a tappe forzate verso lo schiavismo e le leggi che da trent'anni l'hanno autorizzata, incentivata, diffusa, hanno la stessa portata sociale e morale di quelle che nell'800 disciplinavano l'Asiento. ( il termine asiento in origine indicava qualsiasi accordo stipulato tra il sovrano spagnolo ed un privato cittadino, un contratto per l'importazione di schiavi neri nelle colonie spagnole in condizioni di monopolio)". "Non si dice forse da trenta anni che le leggi sulla precarietà servono a far emergere il lavoro nero? Questo del resto sostengono tutte le istituzioni della Unione Europea, per le quali la merce lavoro non deve essere sottoposta a vincoli e controlli che ne impediscano la libera concorrenza. Se c'è disoccupazione è perché il lavoro costa troppo, bisogna che la concorrenza tra le persone ne abbassi il prezzo fino a che le imprese non trovino conveniente assumere. È la filosofia liberista della riduzione del costo del lavoro che dagli anni 80 ha ispirato tutte le leggi e tutti gli interventi sul mercato del lavoro delle istituzione europee e dei governi italiani". "Negli anni 70 il contratto di assunzione era tempo indeterminato con l'articolo 18, salvo eccezioni che erano davvero tali. Il collocamento allora era pubblico e numerico, cioè le imprese dovevano assumere seguendo le liste pubbliche di chi cercava occupazione, non servivano curriculum o altro. E la pubblica amministrazione non era sottoposta ai vincoli massacranti del fiscal compact e ai conseguenti tagli al personale stabile, sostituito dall'appalto e dal lavoro precario. Poi, tutto è cambiato, nel nome del mercato, della modernità, dell'Europa, questo sistema semplice, giusto e anche efficiente è stato metodicamente smantellato da tutti i governi, senza distinzioni di colore, con la il silenzio di Cgil Cisl Uil. Un silenzio storicamente granitico. Oggi il collocamento è un affare delle agenzie interinali,una volta vietate come caporalato, i rapporti di lavoro precari sono una quarantina e lo stesso contratto a tempo indeterminato è una finta, visto che grazie al jobsact i nuovi assunti possono essere licenziati in qualsiasi momento, e se un sindaco di qualsiasi città o paesino di provincia, si azzarda a regolarizzare i dipendenti del suo comune, apriti cielo tutti addosso, per non parlare del rischio di finire in tribunale". "Oggi si può essere assunti in Ungheria,in Romania,in Polonia,in Slovenia, con paghe del posto, grazie alla Unione Europea e alle sentenze della sua Corte di Giustizia nel nome della libertà di mercato. E le leggi sicuritarie, anti migranti e anti poveri, come la Bossi Fini e il decreto Minniti, sono una tecnologica riedizione delle misure contro il vagabondaggio degli albori del capitalismo, che avevano la funzione di imporre il lavoro forzato e semi-gratuito in fabbrica. Basta leggere i pensieri di filosofi ed economisti quali Marx-Weber- Commons- Fisher-Modigliani Oggi è dilagato il precariato, ma contrariamente alle giustificazioni ufficiali la disoccupazione è esplosa e il lavoro nero continua a espandersi. I devastatori del diritto però non hanno fallito, perché alla fine hanno realizzato esattamente ciò che volevano, riportare le lavoratrici e i lavoratori nella condizione di soggezione degli schiavi. Il sistema di lavoro fondato sulla precarietà è prima di tutto una organizzazione violenta e criminale dello sfruttamento e della schiavizzazione delle persone". "La riforma dell'articolo 18 ha portato ad un clima peggiore nelle fabbriche e negli uffici. Dove si avrà sempre più timore a chiedere aumenti, a rifiutare gli straordinari, a protestare. Non c'è alternativa, la scelta oggi è tra condurre una vita di stenti, tra un lavoretto malpagato e l'altro, tra periodi di disoccupazione folli, senza stabilità o certezze, oppure scegliere di rompere il silenzio, l'isolamento, organizzarsi per lottare e riconquistare in prima persona la possibilità di decidere sulla propria vita". "L'abbandono dei giovani, completamente lasciati a se stessi e senza la possibilità di costruirsi un futuro, costituisce senza dubbio uno dei tratti più inquietanti dell'attuale società capitalistica occidentale. Varie sono le responsabilità dietro a una situazione così drammatica, che vede oggi il dilagare di occupazioni precarie prive di sicurezza sociale e individuale. In primo luogo quella di governi come l'attuale e quelli che l'hanno preceduto, composti da ministri le cui politiche sciagurate hanno ingigantito la precarietà sopprimendo il futuro di milioni di giovani". "Pochi mesi fa la USB ha indetto lo sciopero dei precari pubblici e una manifestazione a Roma sotto il ministero, manifestazione ben riuscita nonostante gli ostacoli posti dalla polizia. L'8 marzo è stata la volta degli ex LSU-ATA. Quei lavoratori utilizzati nel famigerato progetto "scuole belle" (stendo un velo pietoso sulle frasi dette dall'allora sottosegretario al MIUR Davide Faraone). Il quale,a proposito di precari, oggi dice: "Le scuse e i motivi, veri o presunti, di rinvio sono finiti. La Regione siciliana può e deve procedere alla stabilizzazione dei precari che sono utilmente collocati nel bacino. Non si può aspettare più e ci sono, ormai, tutti gli strumenti normativi ed economici per procedere".Che strana cosa è la politica! Faraone ha dimenticato di avere consegnato alle cooperative di ogni colore e specie, gli lsu-ata". "Il "suo"governo ha appena suonato la fanfara per qualche striminzito numero di disoccupazione in meno esaltando le riforme del mercato del lavoro che avrebbero permesso questo clamoroso risultato. Per questo, dopo aver abolito i voucher per evitare il referendum, stanno pensando di sostituirli con il contratto a chiamata, quello per cui si deve essere sempre a disposizione gratuita dell'azienda, in attesa di essere convocati per poche e sottopagate ore di lavoro. Sulla stabilizzazione dei precari siciliani, il Presidente Crocetta ha più volte dichiarato: "Abbiamo inserito un paracadute con la possibilità per i precari che non vogliono attendere l'assunzione nei Comuni con la possibilità per loro di essere assunti dalla Resais e poi assegnati nello stesso Comune dove hanno sempre lavorato".Ed ancora: "La nostra stabilizzazione non prevede alcun onere aggiuntivo per i Comuni e inoltre prevediamo incentivi per la fuoriuscita dai bacini con cinque anni di stipendio garantiti. Diamo inoltre il diritto di maternità, ferie e malattie anche ai 6 mila Asu" Dichiarazioni che hanno suscitato stizza del poliedrico e instancabile Gianni Savoca,dell' USB Coordinamento Nazionale". "È vero che le cicale cantano, caro Crocetta, ma è un canto che viene da un altro mondo, è lo stridore di una invisibile sega che sta tagliando le fondamenta del lavoro di questa Sicilia,la dignità di tanti giovani e disperati precari. Il puzzo di questa scelta dal sapore elettorale è nell'aria. Larga parte della vecchia e della nuova politica non ha alcun interesse a stabilizzare i precari che lavorano da anni nelle pubbliche amministrazioni siciliane,è più logico tenerli in bilico,fino alla fine. Non è più tempo di combattere la precarietà solo nel nome delle convenienze economiche, ma in quello della libertà e dei diritti fondamentali della persona,in nome del popolo,della democrazia". "A questo proposito voglio ricordare una frase dello scrittore Leonardo Sciascia "Il popolo, la democrazia [...] sono belle invenzioni: cose inventate a tavolino, da gente che sa mettere una parola in culo all'altra e tutte le parole nel culo dell'umanità", conclude Aldo Mucci.

LA SICILIA
ACQUA. Per le annualità 2017 e 2018 è previsto un rialzo significativo

  Tariffa idrica, dopo il calo attesa una nuova stangata. La tariffa idrica diminuirà? Forse, e solo per l'anno in corso. Se c'era chi aveva sparato per l'occasione i fuochi d'artificio, ma anche chi aveva lasciato intendere che quel piccolo calo sarebbe stato provvisorio, oggi ci pensano i numeri a dire la verità. E la verità è che per la flessione verso il basso (che comunque dovrà passare indenne dal parere dell'Autorità nazionale e, soprattutto, da potenziali ricorsi da parte del gestore). sarà temporanea. Una breve pausa prima di una rapida. rapidissima, risalita. Basta leggere la proposta arrivata al consiglio direttivo dell'Ati e approvata dai sindaci, nella quale, appunto, se per il 2017 si applica un moltiplicatore più basso del 0.025 e si indicano circa 40 milioni e 452mila euro di cosiddetti Vrg, ovvero vincoli ai ricavi del gestore, per il 2018 la tariffa approvata prevede un Vrg di oltre 41 milioni e 46Omila euro e un moltiplicatore più alto di 0,026 di quello attuale, per salire, nel 2019, di oltre 3 milioni di euro rispetto al vincolo per i ricavi del gestore e far schizzare il moltiplicatore theta a quota 1,139 contro il 1,044 attuale. Oscillazioni che lAti sostiene siano solo formali e obbligatorie (la tariffa vanno infatti calcolate sul triennio), e che siano in qual che modo recuperabili in prospettiva con un'auspicata unicità delle risorse idriche presenti nell'Ambito. Rassicurazioni che, però. sono attualmente parole, contro la solidità" delta carta, che attualmente stabilisce che un aumento è quantomeno programmato. Ovviamente esclusi sono i comuni ribelli" che, dice la delibera "non si ritiene abbiano il titolo giuridico ad esercitare il servizio idrico integrato conforme alla normativa vigente. Quindi, essendo prive del titolo, potranno godere di un'esclusione tariffaria, dovendo applicare le tariffe vigenti nel 2015. Spazio a indovinelli e giochi di parole che stimolano la fantasia dei profani: ma se la loro gestione è priva di titolo, a che titolo gestiscono?
GIOACCHINO SCHICCHI 

Valuta questo sito: RISPONDI AL QUESTIONARIO