Giornale di Sicilia
Bivona, si è tenuto anche il tavolo tecnico sulle infrastrutture aree interne
Piano nazionale di ripresa
Accordo fra 22 sindaci
Per la progettazione e il recepimento dei fondi
BIVONA
Si è svolto a Bivona (Comune capofila dell'Area Interna Sicani) un importante incontro tra i sindaci dell'Area Interna Sicani (Alessandria della Roc-ca, Bivona, Cianciana, San Biagio Platani, Santo Stefano Quisquina, Burgio, Calamonaci, Cattolica Eraclea, Lucca Sicula, Montallegro, Ribera, Villafranca Sicula) alla presenza di altri nove sindaci dei Comuni di Aragona, Cammarata, Casteltermini, Grotte, Joppolo Giancaxio, Santa Elisabetta,Sant'Angelo Muxaro, San Giovanni Gemini e Sciacca. All'ordine del gior-no c'è stata la sigla di un protocollo d'intesa (che si firmerà nei prossimi giorni) tra i comuni dell'area interna Sicani e i nove comuni agrigentini per progettare in sinergia sul Piano nazionale di ripresa e resilienza, il Pnrr. I 21 sindaci agrigentini hanno inoltre discusso l'allargamento del proto-collo d'intesa anche all'Università e ad altri Enti territoriali come il Gruppo di azione locale «Sicani», per il recepimento e la progettazione dei Fondi del Piano nazionale, destinati al territorio sicano. Il sindaco di Bivona, Milko Cinà, esprime grande soddisfazione per l'incontro affermando che «continua sui Sicani la grande stagione della concertazione condivisa tra tutti gli attori coinvolti nel grande progetto di crescita dell'Area Interna avviato negli anni scorsi, con lo scopo di rendere i Sicani una grande area coesa in grado di aggredire e superare le marginalità pregresse e lavorare in-sieme per fronteggiare lo spopola-mento e rilanciare lo sviluppo di que-sta parte della Sicilia che nonostante il pesante passato ha grandi progetti og-gi per il futuro ed enormi potenzialità di crescita e rigenerazione».Sempre a Bivona si è tenuto il tavolo tecnico sulle infrastrutture dell'entroterra agrigentino. È stato un importantissimo momento di confron-to tra cittadini e sindaci del compren-sorio, il capo del Genio Civile, Rino La Mendola, Michelangelo Di Carlo del Libero Consorzio di Agrigento, il vicepresidente della commissione Trasporti Paolo Ficara e il sottosegretario ai trasporti, Giancarlo Cancelleri. «Le criticità che affrontiamo da 30 anni - ha detto il deputato alla Camera, Filippo Perconti - non possono più essere risolte con piccoli interventi di emergenza o di rattoppo, ma, come ho ripetuto più volte, occorre procedere in maniera strutturale. Per Bivona è stato un giorno importante. Senza colori e casacche, ma con l'impegno da parte di tutti a sostenere un'iniziativa collettiva. Un primo passo verso un nuovo modo di affrontare la pro-blematica, attraverso un continuo confronto tra istituzioni, sindaci e comparto tecnico con l'obiettivo comune di dotare il territorio dei Monti Sicani di una rete infrastrutturale normale». (*Papi*)
Agrigentooggi
Chiusura 118, Codacons: "È allarme isolamento"
Il codacons provinciale interviene dopo la chiusura disposta da Anas, causa caduta massi, della strada statale 118. Traffico bloccato nei pressi della galleria "Santa Lucia". "Nel mese di Marzo - scrive il vice presidente dell'associazione, Giuseppe Di Rosa- abbiamo chiesto con una Pec, un incontro ai vertici Regionali ANAS per potere capire, assieme a loro, perché il territorio Agrigentino deve essere trattato così male, vorremmo riuscire a capire, assieme a loro, la situazione dei cantieri in provincia e il perché dello stato di abbandono delle strade fino ad arrivare alla mancata scerbatura delle opere simbolo, come ad esempio la "rotonda degli scrittori", tenuta in uno stato di abbandono deprimente e ripulita ogni tanto, solo dopo la nostra segnalazione, o come il resto delle rotonde e delle strade della provincia.
Oggi prendiamo atto, come la caduta di un masso, abbia isolato più di 35.000 abitanti nei paesi limitrofi quali Raffadali, Santa Elisabetta, per citarne alcuni, che sono obbligati in caso di bisogno a impiegare almeno 30 minuti in più per raggiungere l'ospedale di Agrigento.
Cosa dire dei residenti della zona? Nella zona non si raccolgono più neppure i rifiuti, i residenti sono allo stremo.
Analoga problematica era accaduta nei giorni scorsi, nella strada provinciale di "fondacazzo", interdetta al traffico, ma, immediatamente riaperta(dal libero consorzio provinciale) dopo essere stata verificata la stabilità del costone ed eliminate le condizioni di equilibrio instabile che avevano provocato l'immediata chiusura della strada provinciale in quel tratto".
Agrigento, le imprese industriali pongono la questione "Ipia Fermi". (VIDEO)
Ad Agrigento, oggi, in piazza Cavour, i sindacati di Cgil, Cisl e Uil hanno manifestato al fine di rilanciare la questione, che si protrae da parecchi anni, del trasferimento della scuola professionale Ipia Fermi nella zona industriale di Agrigento, che avrebbe dovuto essere provvisorio e che è invece ancora perdurante. I sindacati, in particolare, hanno raccolto l'appello disperato di numerose imprese operative nella zona industriale di Agrigento, Favara e Aragona, perché tanti progetti di investimento sono stati restituiti al mittente a causa della vicinanza dell'Istituto scolastico. Ad esempio, la Via, la Valutazione di impatto ambientale, non è concessa fin quando la scuola Ipia Fermi non sarà trasferita altrove e non in una zona industriale. Ciò provoca danni alle imprese, allo sviluppo e all'occupazione.
TeleacrasTUBE
Agrigento, caso industriali e Ipia Fermi
Ad Agrigento, oggi, in piazza Cavour, i sindacati di Cgil, Cisl e Uil hanno manifestato al fine di rilanciare la questione, che si protrae da parecchi anni, del trasferimento della scuola professionale Ipia Fermi nella zona industriale di Agrigento, che avrebbe dovuto essere provvisorio e che è invece ancora perdurante. I sindacati, in particolare, hanno raccolto l'appello disperato di numerose imprese operative nella zona industriale di Agrigento, Favara e Aragona, perché tanti progetti di investimento sono stati restituiti al mittente a causa della vicinanza dell'Istituto scolastico. Ad esempio, la Via, la Valutazione di impatto ambientale, non è concessa fin quando la scuola Ipia Fermi non sarà trasferita altrove e non in una zona industriale. Ciò provoca danni alle imprese, allo sviluppo e all'occupazione
Sicilia24h
Sit-in di protesta di lavoratori e aziende della zona industriale di Agrigento. "L'Ipia va spostato immediatamente!" Le interviste
Redazione Ag
Le aziende che insistono nell'area industriale, luogo proprio naturale, protestano perchè in zona vi è un istituto scolastico che ormai regna da diversi anni quando invece la locazione avrebbe dovuro essere soltanto momentanea. Adesso la situazione si è fatta pesante. Ecco le interviste.