Giornale di sicilia
Provinciale 37, soldi per la messa in
sicurezza
È stato finanziato con 900 mila euro l'intervento di messa in sicurezza della
strada provinciale 37 Sciacca-Caltabellotta, nel tratto della Rocca Porcaria
dove si è registrato un pericoloso distacco di massi. La zona è stata messa in
sicurezza con la collocazione di una rete di protezione e il restringimento della
sede stradale. Il passaggio è garantito con senso unico alternato. Il progetto è
stato affidato nella sua attuazione dal Dipartimento della Protezione Civile. Ci
sono i fondi disponibili e si è in attesa dell'assegnazione per un intervento più
ampio in questa strada provinciale. La giunta regionale ha deliberato già lo
scorso anno, poco prima della fine del mandato da parte del governo
Musumeci. Manca il decreto da 4,3 milioni di euro che è collegato all'arrivo dei
fondi del Pnrr, 5 milioni di euro. Il sindaco di Caltabellotta, Lillo Cattano, segue
la vicenda presso l'assessorato regionale Infrastrutture. La provinciale Sciacca
- Caltabellotta per lavori di messa in sicurezza a seguito del crollo di massi dal
costone è rimasta chiusa al transito per 5 mesi, fino al 15 febbraio 2021. È
stata riaperta con senso unico alternato, regolato da un semaforo, nella zona
in cui sono stati eseguiti lavori di messa in sicurezza, e collocata una barriera.
La strada è stata chiusa al transito perché il distacco dei massi era causa di
enorme pericolo per tutti coloro che transitavano nella zona. A pochi chilometri
di distanza a rendere critica la situazione a ridosso della strada il recente
distacco di un masso dalla montagna. Il sindaco di Caltabellotta, Lillo Cattano,
tecnici comunali e del Libero Consorzio di Agrigento hanno effettuato un
sopralluogo per trovare una soluzione per la rimozione del masso che ha
colpito l'abbeveratoio Pippo e si è fermato a pochi metri dalla strada.
L'abbeveratoio serve molte attività zootecniche ed agricole della zona.
Sull'ampio versante della strada Sciacca - Caltabellotta già in passato massi si
sono staccati dal costone roccioso finendo sulla provinciale. Si sta cercando di
chiarire la vicenda. In attesa che siano disponibili i fondi del Pnrr che,
nell'ambito della ripartizione già effettuata, prevedono il finanziamento di 4,3
milioni di euro per la messa in sicurezza della strada provinciale SciaccaCaltabellotta, qualcuno ha rubato due semafori. Un po' come nel film «Il 7 e
l'8», di Ficarra e Picone, dove si rubavano i cartelli stradali, in quest'occasione
sono intervenuti portando via i due semafori posti per regolare il senso unico
alternato in una zona nella quale, a causa del crollo di massi, è stato effettuato
anche un restringimento della sede stradale. Hanno rubato sia i semafori che i
blocchi in cemento sui quali erano collocati. La denuncia è stata presentata
dall'Anas alla compagnia dei carabinieri di Sciacca. Quella zona ricade, infatti,
nel territorio di Sciacca. (*GP*)
siciliatoday.it
Stop al ritorno delle Province, niente fondi regionali: "saltano" le elezioni"
Ci dispiace per i nostalgici ma siamo felici per le tasche dei cittadini che potranno risparmiarsi di mantenere lo stipendificio" - dicono i parlamentari cinquestelle
Per il ritorno delle ex Province, compresa Messina, la carenza di finanziamenti rischia di fermare tutto. Ne sono felici i deputati cinquestelle, nel Messinese tra i gruppi politici c'è chi già si preparava per le nuove consultazioni nell'anno delle Europee. "Ci dispiace per i nostalgici ma siamo felici per le tasche dei cittadini che potranno risparmiarsi di mantenere lo stipendificio delle cariche politiche nelle province. Lo diciamo da anni, ma oggi finalmente anche il governo, di centrodestra, lo stesso del presidente Schifani di cui comprendiamo l'imbarazzo, ha detto la parola fine alla restaurazione delle province regionali. Schifani è il governo che si piazza primo, per le cose inutili. Morale una gran magra figura di livelli colossali": a dichiararlo sono i deputati regionali del Movimento 5 Stelle per voce del suo capogruppo Antonio De Luca a proposito dello stop alle elezioni delle province, che secondo il partito di Governo, sarebbero irrealizzabili al momento per mancanza di fondi. "Lo diciamo da anni - spiega De Luca - alle ex province servivano contenuti, non poltrone politiche. Lo abbiamo ripetuto a gran voce anche all'attuale presidente della Regione Siciliana Schifani che, dal momento della sua elezione, parla di questa vera e propria restaurazione, individuando addirittura una data per le elezioni, liste, pensando ad apparentamenti politici e cariche. Oggi è il suo stesso partito a decretarne il requiem. Cosa intendono fare adesso per il pasticcio dei commissari? Un'altra proroga? Nel frattempo grazie al centrodestra a pagare saranno sempre i cittadini" - concludono i deputati.
meridionenews.it
Arrivano i nuovi commissari straordinari dei Consorzi e la riforma è ancora in alto mare
«Non era possibile aspettare oltre», così commenta Renato Schifani la nomina dei sei nuovi commissari straordinari dei liberi consorzi, le ex province siciliane al netto di Palermo, Catania e Messina che, in quanto città metropolitane, hanno come guida il sindaco del capoluogo di riferimento. Nessuna corsa alle nomine però, i nomi sono infatti stati pescati tutti dal bacino dei dirigenti regionali, come stabilito dalla norma fatta approvare in sordina dall'opposizione all'Ars lo scorso giugno, mentre si discuteva della proroga dei commissari.Ad Agrigento è stato designato il capo dell'Ufficio legislativo e legale della Regione Giovanni Bologna; a Caltanissetta la responsabile dell'Arit, l'Autorità regionale per l'innovazione tecnologica Vitalba Vaccaro; a Enna la dirigente generale del dipartimento della Funzione pubblica Carmen Madonia; a Ragusa ladirigente generale del dipartimento dell'Ambiente Patrizia Valenti; a Siracusa quello dei Beni culturali Mario La Rocca; a Trapani, infine, quella del Turismo, Maria Concetta Antinoro.«È mio dovere assicurare una guida alle sei ex Province, i cui vertici sono scaduti già da due settimane - dice Schifani - La scelta è caduta su alcuni dei dirigenti generali in servizio di provata esperienza, ai quali ho chiesto un ulteriore impegno, oltre all'attuale carico di lavoro che hanno come capi dei rispettivi dipartimenti». Intanto a Roma si allontana ancora la cancellazione della riforma delle province voluta da Graziano Delrio, che per il governo Meloni non costituisce una priorità. Bisognerà dunque attendere ancora parecchi mesi prima di poter anche solo pensare all'attuazione della legge regionale, ancora non votata dall'Ars, per la reintroduzione degli enti provinciali.
siracusa2000.it
Asacom. Versate alle ex Province le risorse per tutto il 2023, la Regione ha fatto la sua parte
Con il trasferimento di 30 milioni alle nove ex Province, lo scorso 6 settembre, la Regione ha erogato tutte le risorse destinate a garantire il servizio di assistenza specialistica degli alunni disabili per tutto il 2023. Si tratta di risorse stanziate con la Legge di Stabilità 2023-2025 e distribuite con tre Decreti, a febbraio, ad aprile e a settembre."Abbiamo pagato puntualmente" - chiarisce Nuccia Albano, assessore alla Famiglia e alle politiche sociali della Regione Siciliana - "le somme necessarie per affidare gli incarichi agli assistenti all'autonomia e alla comunicazione che si occupano degli studenti disabili nelle scuole. Così" - prosegue - "ancora una volta, abbiamo fatto la nostra parte fino in fondo per garantire il mantenimento del livello qualitativo e quantitativo dei servizi esistenti ed evitare possibili interruzioni nei servizi pubblici".In caso di bisogno di ulteriori finanziamenti, così come dispone la L.R. 9/21 all'art. 109, comma 7, gli Enti "possono garantire i livelli di assistenza anche con fondi propri".
agrigentonotizie.it
Giardino botanico, tutto pronto per l'inaugurazione del nuovo Teatro dell'Efebo
Ultimati gli interventi di consolidamento e restauro del costone di arenaria. La cerimonia del taglio del nastro è prevista il 22 settembre alle 19,30
Ormai conclusi gli interventi di consolidamento e restauro del costone di arenaria che sovrasta un'ampia zona del Giardino botanico il Libero consorzio comunale di Agrigento. Proprio lì trova posto il nuovo Teatro dell'Efebo, che andrà ad arricchire ulteriormente l'offerta culturale di Agrigento nei prossimi anni. L'inaugurazione ufficiale è prevista il 22 settembre, alle 19,30, alla presenza di varie autorità, con un programma di eventi che verrà illustrato nel corso di una conferenza stampa che si terrà martedì 19 settembre alle 9,30 nello stesso sito.
L'ampio spazio all'interno del Giardino botanico, che per un certo periodo aveva già ospitato alcuni spettacoli, è stato restaurato e messo in sicurezza grazie ad un progetto del settore turismo che ha restituito un luogo di grande fascino e ricco di storia, originato dai resti della cava dove gli schiavi cartaginesi, reduci dalla battaglia di Himera, estrassero i blocchi di arenaria usati per edificare i templi. Queste lavorazioni hanno lasciato uno spazio rinaturalizzato dal tempo che, oltre a ridare vita all'area in cui sorge il nuovo teatro, evidenzia i resti dell'antico ipogeo idraulico.
L'intitolazione all'Efebo, ovvero la statua più rappresentativa del museo Griffo, ha il duplice significato di dedicare il teatro ad un simbolo ritrovato proprio in uno dei pozzi del giardino botanico e di rappresentare e sostenere l'Efebo quale speranza delle giovani generazioni.E proprio sul tema della speranza dei giovani, lo spettacolo inaugurale "IdeAli - Il pensiero in equilibrio", sul volo sciagurato di Icaro, avvierà il ciclo del mito che caratterizzerà il nuovo teatro.
GRANDANGOLO.
Giovanni Bologna nuovo commissario del Libero Consorzio di Agrigento.
Il presidente della Regione Sicilia, Renato Schifani, ha nominato i nuovi commissari straordinari dei sei Liberi consorzi dei Comuni
Il presidente della Regione Sicilia, Renato Schifani, ha nominato i nuovi commissari straordinari dei sei Liberi consorzi dei Comuni. Sono tutti dirigenti generali della Regione in servizio, in attuazione della nuova normativa approvata dall'Ars. Ad Agrigento è stato designato il capo dell'Ufficio legislativo e legale della Regione, Giovanni Bologna; a Caltanissetta il responsabile dell'Arit, l'Autorità regionale per l'innovazione tecnologica, Vitalba Vaccaro; a Enna il dirigente generale del dipartimento della Funzione pubblica, Carmen Madonia; a Ragusa dirigente generale del dipartimento dell'Ambiente, Patrizia Valenti; a Siracusa quello dei Beni culturali, Mario La Rocca; a Trapani, infine, quello del Turismo, Maria Concetta Antinoro."Non era possibile - sottolinea il presidente Schifani - aspettare oltre. È mio dovere assicurare una guida alle sei ex Province, i cui vertici sono scaduti già da due settimane. La scelta è caduta su alcuni dei dirigenti generali in servizio di provata esperienza, ai quali ho chiesto un ulteriore impegno, oltre all'attuale carico di lavoro che hanno come capi dei rispettivi dipartimenti".
QDS.
Agrigento, tutto pronto per inaugurare il Teatro dell'Efebo.
L'area all'interno del Giardino Botanico del Libero Consorzio sarà consegnata alla comunità il prossimo 22 settembre per arricchire ulteriormente l'offerta culturale presente sul territorio
AGRIGENTO - Ultimati gli interventi di consolidamento e restauro del costone di arenaria che sovrasta un'ampia zona del Giardino Botanico il Libero Consorzio comunale, l'Ente intermedio si appresta a inaugurare il nuovo Teatro dell'Efebo, che andrà ad arricchire ulteriormente l'offerta culturale del territorio agrigentino da qui ai prossimi anni.
L'inaugurazione ufficiale è prevista per il prossimo 22 settembre, alle ore 19,30, alla presenza di varie autorità, con un programma di eventi che verrà illustrato nel corso della conferenza stampa di presentazione che si terrà martedì prossimo, 19 settembre 2023 alle ore 9,30 nello spazio occupato dal nuovo teatro.
L'ampia area all'interno del Giardino Botanico, che per un certo periodo nel recente passato aveva già ospitato alcuni eventi di spettacolo, è stata restaurata e messo in sicurezza grazie a un progetto del Settore Turismo del Libero Consorzio comunale, che ha restituito un luogo di grande fascino e ricco di storia, originato dai resti della cava ove gli schiavi cartaginesi, reduci dalla battaglia di Himera, estrassero i blocchi di arenaria usati per edificare i templi. Queste lavorazioni hanno lasciato uno spazio rinaturalizzato dal tempo che, oltre a ridare vita all'area in cui sorge il nuovo Teatro, evidenzia i resti dell'antico ipogeo idraulico.
L'intitolazione all'Efebo, ovvero la statua più rappresentativa del Museo Griffo, ha il duplice significato di dedicare l'area a un simbolo ritrovato proprio in uno dei pozzi del giardino botanico e di rappresentare e sostenere l'Efebo quale speranza delle giovani generazioni.
E proprio sul tema della speranza dei giovani lo spettacolo inaugurale "IdeAli - Il pensiero in equilibrio" sul volo sciagurato di Icaro, avvierà il ciclo del mito che caratterizzerà il nuovo teatro.
CANICATTIWEB.
Assistenza disabili nelle scuole, Schifani: «Pronti sei milioni, garantire servizio è dovere morale»
«Stiamo predisponendo un emendamento da ben sei milioni di euro per consentire l'avvio del servizio di assistenza agli alunni disabili nelle scuole superiori di tutte le province dell'Isola». Così il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, dopo le rassicurazioni dell'assessore all'Economia, Marco Falcone, relative intanto alla situazione nella provincia di Siracusa. «Un dovere morale, prima ancora che una prescrizione di legge - aggiunge il governatore - per garantire a tutti i ragazzi eguali condizioni di accesso al diritto all'istruzione, ma anche maggiore serenità per centinaia di famiglie che già affrontano quotidianamente situazioni molto complesse».
ILSOLE24ORE.
Meloni: taglio cuneo per tutto il 2024 è una priorità. Sul Superbonus verso soluzione per crediti incagliati.
«L'altro giorno leggevo su un sito "Meloni, attenzione alla tenuta psicofisica". Ho riflettuto sul fatto che questa roba qui è veramente misogina»
Il taglio del «cuneo fiscale è priorità assoluta per me. Il mio grande obiettivo è confermarlo anche per tutto il 2024 e spero di fare anche qualcosa di più». L'assicurazione su un caposaldo della prossima manovra in via di scrittura arriva dalle parole della presidente del Consiglio Giorgia Meloni, ospite della puntata di Dritto e rovescio, in onda su Retequattro.
Superbonus, allo studio soluzione per crediti incagliati
«Quello che è stato fatto con il Superbonus è un buco di 140 miliardi di euro a fronte di una valutazione molto inferiore e non li ha pagati Giuseppe Conte. I soldi serviti sono stati pagati da qualsiasi italiano per più di 2.000 euro a testa». Meloni punta dritto contro il leader del M5S. « Un debito perché Giuseppe Conte doveva fare la sua campagna elettorale. Io ora questi soldi li devo togliere da qualche altra parte. Stiamo cercando soluzioni per salvaguardare le aziende con crediti incagliati e ci ritroviamo con un macigno che pesa sulla legge di Bilancio».
Abbasseremo i temi delle liste d'attesa
Per la legge di Bilancio quattro sono i grandi pilastri citati. «Sostenere i redditi bassi; le pensioni, mi piacerebbe dare un segnale sulle pensioni più basse; famiglia e natalità; sanità, che è una grande priorità per l'Italia. Stiamo lavorando per abbassare i tempi delle liste d'attesa che sono oggettivamente troppo lunghi».
Sto pensando a piano imponente di borse di studio
«Il merito è l'unica cosa che può veramente distruggere le incrostazioni. L'Italia è una nazione dove gli amici valgono di più di quel che sei. Bisogna mettere tutti nelle condizioni di andare avanti in base a quel che dimostrano. E' l'unico modo per rompere gli schemi di potere che hanno devastato questa nazione». Per questo si sta pensando a «un piano imponente di borse di studio per studenti meritevoli, da accompagnare sin da quando sono molto giovani. Servono borse di studio cospicue per andare avanti. Un modello quindi completamente diverso».
Sulla mia tenuta psicofisica attacchi misogini
«Mi accusano di essere nervosa? Dicono anche di peggio, nei corridoi si vocifera che avrei le crisi di panico, che prenderei psicofarmaci... Figurarsi, non ho mai avuto una crisi di panico in vita mia. Mi diverte pure vedere la sinistra che si crogiola in questa sua convinzione che magari stando lì ad attaccare tutte le persone che mi vogliono bene uscirò fuori di testa, perché si vede che non mi conoscono bene», assicura la presidente del Consiglio ospite della puntata di Dritto e rovescio. «Al di là di questo, l'altro giorno leggevo su un sito "Meloni, attenzione alla tenuta psicofisica". Ho riflettuto sul fatto che questa roba qui è veramente misogina - aggiunge la premier -. Dire che siccome sei una donna non ce la farai con la testa, mi ricorda quando all'inizio della storia repubblicana in Parlamento si discuteva del fatto che le donne non potessero fare il magistrato perché una volta al mese avevano il ciclo e diventavano isteriche. Ecco, la sinistra italiana evidentemente è rimasta lì. Ma quello che so io, e tutte le donne di questa nazione, è che per le difficoltà che tutte le donne affrontano hanno una tenuta di testa che spesso altri non hanno».