AGRIGENTONOTIZIE
Manutenzione delle strade, stanziati oltre 230 mila euro per la zona ovest.
Il Libero consorzio comunale di Agrigento ha aggiudicato la gara d'appalto ad un'impresa di Favara.
l via un nuovo intervento di manutenzione delle strade provinciali. Il Libero consorzio comunale di Agrigento ha aggiudicato la gara per gli interventi di manutenzione ordinaria sulle strade della zona ovest di propria competenza. La gara è stata effettuata sulla piattaforma telematica del Mepa ed è stata aggiudicata all'impresa Vame, con sede a Favara, che ha offerto il ribasso del 14,99% per un importo contrattuale complessivo di 236.000 euro più Iva (compresi 4.720 euro per oneri di sicurezza).
Gli interventi sono stati finanziati con fondi di bilancio del Libero consorzio e dovranno essere eseguiti dall'impresa aggiudicataria, su indicazioni dei tecnici del settore infrastrutture stradali, entro 365 giorni dalla data di consegna dei lavori.
GIORNALE DI SICILIA
Termovalorizzatori in Sicilia, Schifani: «Cantieri aperti entro il 2026»
Il presidente Schifani a inizio novembre prevede di mettere l'ultimo timbro e avviare l'iter per la realizzazione degli impianti a Bellolampo e nell'area industriale di Catania.Nel calendario sul tavolo di Schifani c'è una data segnata in rosso all'inizio del mese di novembre 2024. È in quel momento che il presidente prevede di mettere l'ultimo timbro al piano rifiuti e far scattare così un (lungo) countdown che prevede già tutte le scadenze per arrivare, più o meno fra la fine del 2025 e i primi mesi del 2026, all'apertura del cantiere per realizzare i due termovalorizzatori a Palermo e Catania .
Mentre a Roma si discute la norma, inserita nel decreto Omnibus, che gli garantirà poteri commissariali anche più ampi degli attuali, Schifani ha messo a punto la tabella di marcia. La commissione Ambiente dell'Ars sta per emettere il proprio parere, non vincolante, sul piano rifiuti. Poi toccherà al Cga. A quel punto non ci saranno più ostacoli per realizzare i due impianti in cui finirà la parte residuale dell'immondizia, quella non differenziata a monte dai cittadini.
I due impianti nasceranno a Bellolampo e nell'area industriale di Catania: «Il primo atto del percorso che porterà ai due termovalorizzatori - ha detto ieri Schifani - sarà a novembre l'approvazione finale del piano rifiuti. È una sorta di Prg per la gestione dei rifiuti. Li sono previsti, tra l'altro, i due impianti. Dunque, approvato il piano, si passa alla fase operativa. E non si torna più indietro su questa decisione»
GIORNALE DI SICILIA
La Regione mette sul piatto 100 milioni per realizzare laghetti aziendali, impianti di desalinizzazione e pozzi
L'assessore regionale all'agricoltura Salvatore Barbagallo ha annunciato il bando al G7 Agricoltura a Siracusa. Gli interventi destinati agli imprenditori agricoli.Metteremo a bando 100 milioni di euro in favore degli imprenditori agricoli che vorranno attrezzarsi per realizzare laghetti aziendali, impianti di desalinizzazione e pozzi. Strumenti che consentiranno di affrontare le future siccità e le altre criticità nel settore che, purtroppo, continueranno ad affliggere la nostra Isola». Lo ha detto l'assessore regionale all'agricoltura Salvatore Barbagallo concludendo l'evento su «Sicilia Regione europea della gastronomia 2025» che si è svolto a Palazzo Vermexio nell'ambito di Expo Divinazione 2024 per il G7 Agricoltura a Siracusa.
«Cinquanta milioni con la vecchia programmazione e 50 con la nuova che consentiranno di realizzare interventi che potranno contrastare future e certe siccità. Dobbiamo mettere alla manutenzione delle dighe. Abbiamo 250 milioni - ha aggiunto - per opere in corso di appalto. Abbiamo 50 milioni per reti irrigue, un miliardo 250 ml per opere approvate e 800 milioni dedicati solo all'irrigazione».
L'assessore è intervenuto anche sulla riforma dei Consorzi di bonifica: «Abbiamo fatto un confronto e riteniamo che una razionalizzazione della governance con Consorzi che possano funzionare autonomamente è il presupposto per potere dare la gestione agli imprenditori agricoli. Poi sarà l'assemblea siciliana a decidere».
GIORNALE DI SICILIA
Referendum contro l'autonomia differenziata, la Uil Sicilia ha raccolto 20 mila firme nell'isola.
«La Uil Sicilia ha raccolto nell'isola ventimila moduli per il referendum per l'abrogazione della legge sull'autonomia differenziata ma, se consideriamo anche le firme sulla piattaforma online, il numero cresce ancora di più. Portiamo, quindi, a casa un grande risultato frutto di un percorso impegnativo e faticoso e il merito è soprattutto del mio gruppo dirigente che ringrazio». Lo afferma con soddisfazione la segretaria generale Luisella Lionti commentando i dati nazionali che contano quasi un milione e 300 mila di firme raccolte.
«In questi mesi - continua la Lionti - abbiamo lavorato senza sosta parlando con la gente, con i lavoratori e i giovani. In tutti i luoghi di lavoro, nelle piazze, in ogni ambito di attività l'attenzione alla campagna, portata avanti insieme alla Cgil e a tutto il comitato promotore, è stata grande. È cresciuta la consapevolezza dei danni che l'autonomia differenziata produrrà per i siciliani, adesso attendiamo il raggiungimento dell'obiettivo e la cancellazione di questa legge ingiusta».
GIORNALE DI SICILIA
I giovani siciliani fuggono dalla terra: in 10 anni perse 3.400 imprese guidate da under 29.
Tra siccità e crisi economica, c'è una battuta d'arresto dopo il boom agli inizi del Duemila. Coldiretti: accesso al credito difficile, alti costi di produzione, concorrenza straniera sleale.Si è già discusso di agromafie, di innovazione tecnologica, di strategie per il futuro, di resilienza ai cambiamenti di climatici, e ci sarà tempo per parlare di Africa e di vedere riuniti i ministri competenti dei sette Paesi più sviluppati del mondo, ma nella giornata di ieri, la quinta dell'Expo Divinazione che in quel d'Ortigia introduce al G7 dell'Agricoltura e della Pesca, i protagonisti sono stati i giovani, gli imprenditori dell'agroalimentare che hanno deciso di continuare l'attività dei padri o dei nonni, oppure di creare aziende dal nulla, in molti casi tornando a casa dopo anni di esperienze lavorative e di studio all'estero o in altre regioni: un fenomeno che oggi, dopo il boom registrato nei primi anni del nuovo secolo, tra crisi economiche ripetute, costi di produzione in rialzo, difficoltà a trovare risorse economiche e, da ultimo, emergenze siccità, «sta scontando una netta decelerazione, in Sicilia come in altri territori d'Italia».
A rimarcarlo, tra un convengo e l'altro a Siracusa, è il presidente nazionale di Coldiretti Giovani, Enrico Parisi, indicando al nostro giornale almeno tre motivazioni che spiegano la «graduale battuta d'arresto. Le prime due riguardano soprattutto le prime generazioni di coltivatori, quelli che iniziano da zero. Innanzitutto, bisogna superare i paletti per l'accesso al credito, sempre più alti, tanto che la maggior parte degli under 35, pur avendo progetti e idee chiare sulle loro start-up, non riescono ad accendere un mutuo per acquistare i terreni, a meno di non avere le spalle già ben coperte. Se si riesce a superare l'ostacolo, bisogna poi fare i conti con le spese di produzione, sempre più pesanti, e con i costi della tecnologia, di questi tempi indispensabili per affrontare ed evitare i danni indotti dal cambiamento climatico».
Ma i guai sono in agguato anche per gli agricoltori di seconda e terza generazione, gli imprenditori più "strutturati": «Per tutti loro c'è un crescente problema di redditività, dovuto all'invasione dei prodotti stranieri, dall'olio al miele fino alle passate di pomodoro. Cibo di qualità inferiore, e per questo meno costoso».
Così, dati alla mano, secondo l'ultimo censimento Istat sull'universo agricolo aggiornato al 2022, durante l'ultimo decennio la Sicilia ha perso quasi 3.400 imprese guidate da persone di età compresa tra i 19 e 29 anni, passando da 6.576 a 3.179 unità, con un calo del 51% che parla da solo, soprattutto se confrontato con l'andamento nazionale, dove si registra invece una flessione del 24%. Certo, l'Isola rappresenta ancora oltre il 12% delle imprese a conduzione giovanile, ma è una magra consolazione, anche perché, sottolinea Parisi, «il deficit siciliano è inevitabilmente destinato a salire, visto che la siccità - complice le croniche perdite di risorsa idrica che insistono sul territorio, con un ammanco medio del 40% fino a picchi del 70% - ha messo in ginocchio tantissime coltivazioni, soprattutto nel settore della cerealicoltura. Per non parlare delle malattie degli animali, dalla peste suina alla febbre catarrale, la cosiddetta "lingua blu", che ha fatto capolino pure in Sicilia. Tutti segnali pessimi per coloro che vogliono continuare o iniziare a fare impresa».
Insomma, lo scoraggiamento è alto, e c'è chi ha già deciso di abbandonare la terra, come Crocifisso Terranova, coltivatore trentenne del Nisseno, «stanco di combattere in uno stato di totale incertezza, senza sapere se conviene concimare o no per la prossima annata».
Intanto, da Ortigia, rispondendo alle domande di due giovani, il ministro della Sovranità alimentare Francesco Lollobrigida annuncia, con data di partenza 2 ottobre, «il servizio civile in agricoltura con la manifestazione d'interesse aperta alle aziende: per la prima volta i giovani potranno servire la patria con una attività di valore agricolo. Sarà un anno a spese dello Stato, che vuole valorizzare questa attività».
Da Palermo, invece, e più esattamente dalla seconda edizione di Forum risorsa mare, al Marina Yachting, il ministro per la Protezione civile, Nello Musumeci, ricordando gli interventi programmati con il governo Schifani contro la crisi idrica, torna sul tema siccità, «che sarà un problema ancora per diversi anni: se la programmazione fosse stata fatta un ventennio fa oggi saremmo a posto. L'Italia è mancata e di conseguenza anche in Sicilia non c'è stata pianificazione, basti pensare che in tutto questo tempo non è stata istituita un'Autorità idrografica: doveva essere creata nel 1989, l'ha creata il mio governo nel 2018 quando però era già troppo tardi».
SCRIVOLIBERO
Strade provinciali agrigentine: aggiudicata la gara per la manutenzione ordinaria della zona ovest.
Il Libero Consorzio Comunale di Agrigento ha aggiudicato la gara per gli interventi di manutenzione ordinaria sulle strade della zona ovest di propria competenza. La gara è stata effettuata sulla piattaforma telematica del MEPA ed è stata aggiudicata all'impresa VAME, con sede a Favara, che ha offerto il ribasso del 14,99% per un importo contrattuale complessivo di 236.000,00 euro più Iva (compresi 4.720,00 euro per oneri di sicurezza).
Gli interventi sono stati finanziati con fondi di bilancio del Libero Consorzio, e dovranno essere eseguiti dall'impresa aggiudicataria, su indicazioni dei tecnici del Settore Infrastrutture Stradali, entro 365 giorni dalla data di consegna dei lavori.
FOCUSICILIA
In Sicilia le Giornate europee del patrimonio: i siti da visitare con un euro.
Le Giornate del patrimonio sono un appuntamento fisso in Sicilia. L'iniziativa, promossa dal ministero della Cultura, è stata avviata nel 1991 da Consiglio e Commissione Europea
Tornano anche quest'anno in Sicilia le Giornate europee del patrimonio, un'occasione unica per visitare alcuni dei luoghi più suggestivi del patrimonio culturale della Regione. Eccezionalmente, resteranno aperti nelle ore serali al costo simbolico di un euro. Appuntamento sabato 28 e domenica 29 settembre con mostre, visite guidate e laboratori didattici che accompagneranno i visitatori seguendo il tema del "Patrimonio in cammino". Le Gep rappresentano ormai un appuntamento fisso, promosso dal ministero della Cultura e avviato nel 1991 dal Consiglio d'Europa e dalla Commissione Europea.
Le Giornate del patrimonio in Sicilia
«Un'ulteriore occasione per visitare e apprezzare le bellezze siciliane - afferma l'assessore ai Beni culturali e all'identità siciliana, Francesco Paolo Scarpinato -. I tesori che abbiamo "in casa" sono un patrimonio prezioso da conoscere e tramandare alle future generazioni affinché ne siano custodi». Le iniziative delle Giornate europee del patrimonio 2024 sono in costante aggiornamento. Si raccomanda quindi di consultare il sito web di ciascun sito prima di effettuare la visita. E nei casi in cui sia richiesto, prenotare sul sito di CoopCulture. Questo l'elenco, diviso per provincia, dei principali siti della Regione Siciliana che aderiscono all'iniziativa.
Palermo
Il Museo d'arte moderna e contemporanea Riso resterà aperto sabato dalle 9 alle 18.30 (biglietto intero). E poi ancora dalle 19 alle 22 con apertura straordinaria al costo di un euro. Sarà possibile prendere parte a due percorsi guidati gratuiti alle opere della collezione dedicati al tema del "Patrimonio in cammino". Un focus sulle opere di Regina Josè Galindo, Richard Long, Medhat Shafik, Cesare Viel. Con tecniche e linguaggi differenti, tra video, installazione e scultura, inducono a riflettere sulla dimensione del viaggio come esperienza di vissuto personale. I percorsi prenderanno il via alle 20.30 e alle 21.30 a cura di CoopCulture. Saranno contingentati per un massimo di 25 persone, secondo l'ordine di arrivo. Per la giornata di domenica 29 settembre, invece, apertura ordinaria dalle 8 alle 13 con biglietto intero. Alle 11 si terrà il laboratorio creativo condotto da CoopCulture dedicato sempre al tema del "Patrimonio in cammino", al costo di 5 euro.
Dal "Salinas" alla casina cinese
Il Museo archeologico Salinas effettuerà l'apertura straordinaria sabato 28 settembre dalle 19 alle 22. Con la possibilità di effettuare una visita guidata gratuita all'interno del piano terra del museo. Qui sarà possibile ammirare reperti che rappresentano a pieno le testimonianze delle relazioni fra le popolazioni che hanno attraversato il Mediterraneo. E che, in Sicilia, si sono ritrovate a condividere conoscenze, pratiche culturali e artistiche. Nonché usanze, culti, abilità artigianali, agricole e commerciali. Domenica 29 settembre alle 10.30 prenderà il via il laboratorio didattico "Un giorno da artigiano al Museo Salinas, alla scoperta del mondo antico". Durante il quale i bambini potranno realizzare manufatti in argilla, ispirandosi a quelli osservati all'interno delle sale espositive del museo.
Aperture straordinarie anche per la Casina Cinese (sabato dalle 9 alle 18 e domenica dalle 9 alle 13); il complesso monumentale di San Giovanni degli Eremiti (sabato dalle 9 alle 18.30 ed ancora apertura straordinaria al costo di un euro dalle 20 alle 23; domenica dalle 9 alle 13); il chiostro di Monreale (sabato dalle 9 alle 18 con apertura straordinaria al costo di un euro dalle 19 alle 22 e domenica dalle 9 alle 13); il Museo della Fotografia di Villino Favaloro e Villino Florio (sabato 28 e domenica 29 dalle 9 alle 13 con apertura serale di sabato dalle 18 alle 21, al costo di un euro per Villino Favaloro e gratuita per Villino Florio). In provincia, Palazzo D'Aumale, Museo regionale di Terrasini (sabato dalle 8 alle 19 e poi dalle 19 alle 22 con ingresso a un euro con due diversi percorsi guidati gratuiti alle collezioni museali dedicati rispettivamente alla sezione etno-antropologica e a quella naturalistica; domenica apertura ordinaria dalle 8 alle 20).
Trapani
Sabato 28 settembre il Parco di Selinunte, oltre all'apertura ordinaria (sabato e domenica dalle 9 alle 18), effettuerà due visite, alle 20.30 e alle 21.30, al costo simbolico di un euro, all'area monumentale della Collina orientale con i tre templi principali. Domenica alle 10.30 e alle 11.45 si potrà partecipare a una visita tematica tra le vetrine del Baglio Florio, il Museo del Parco, alla ricerca di quei reperti provenienti dalle varie parti del Mediterraneo, che sono testimonianze materiali degli scambi commerciali e culturali in cui era coinvolta l'antica città di Selinos.
Anche il Parco di Segesta, oltre agli abituali ingressi (dalle 9 alle 19.30) accenderà i riflettori sabato alle 21 per un'affascinante visita sotto le stelle proprio all'area del Tempio dorico. Domenica 29, invece, alle 9:30 un archeotrekking organizzato da CoopCulture fino al cantiere di scavo del santuario di contrada Mango per ascoltare dalla voce degli archeologi le ultime novità sullo stato delle ricerche. Il costo dell'iniziativa è di 4 euro.
Adesione alle Giornate Europee del Patrimonio anche per l'area monumentale di Selinunte che effettuerà l'apertura ordinaria sabato e domenica dalle 9 alle 18, al costo di 10 euro, e l'apertura straordinaria sabato 28 settembre dalle 20 alle 23, al costo di un euro, con visita guidata dalle 20 alle 22. Il Museo del Satiro di Mazara del Vallo effettuerà le aperture diurne sabato e domenica dalle 9 alle 20, al costo di 6 euro, e l'apertura straordinaria sabato 28 dalle 20 alle 23 al costo di un euro, il Museo Castello Grifeo di Partanna garantirà un'apertura continuata sabato e domenica dalle 9 alle 20 al costo di 3 euro e una straordinaria sabato dalle 20 alle 23 al costo di un euro.
Agrigento
Alle GEP, sabato prossimo, aderisce il Museo archeologico "Pietro Griffo" che aprirà dalle 20 alle 23. Previste visite tematiche guidate condotte dagli operatori di CoopCulture sia alle 21 sia alle 22: si parlerà di "Strade, porte e case nel percorso da Akragas ad Agrigentum", con focus sulla topografia della città antica e sui reperti di lusso rinvenuti nelle domus del quartiere ellenistico romano e sulla loro lontana provenienza geografica.
Sempre sabato ma alle 16 sarà possibile effettuare una visita guidata condotta da CoopCulture dal titolo "Dal tempio romano all'agrumeto secolare passando dall'ipogeo Giacatello", focalizzata su tre aree distinte, tutte vicino al Museo Griffo. Iniziando dal chiostro all'ingresso, i visitatori seguiranno gli archeologi nell'area del Tempio Romano, poi si addentreranno all'interno dell'ipogeo Giacatello, la grande cisterna sotterranea di epoca greca, per concludere la visita nell'agrumeto storico del 1740, recuperato nell'aprile 2021. Costo della visita guidata 4 euro.
Ragusa
Il Parco archeologico di Kamarina e Cava d'Ispica effettuerà l'apertura straordinaria, nella giornata di sabato 28 settembre dalle 19 alle 22 al costo simbolico di un euro, nei seguenti siti di pertinenza del parco: Museo regionale di Kamarina, convento della Croce di Scicli e area archeologica del Parco Forza di Ispica.
Messina
Il Parco archeologico di Tindari effettuerà le consuete aperture diurne sabato 28 e domenica 29. Con un'apertura serale straordinaria sabato 28 settembre dalle 20 alle 23 al costo di un euro nei seguenti siti di pertinenza del parco: area archeologica di Halaesa Arconidea, città Greco-Romana di Tindari, Antiquarium di Milazzo, Terme Romane di Capo d'Orlando, Villa Romana di Patti Marina. Apertura straordinaria serale anche per il Teatro Antico di Taormina e il Museo archeologico di Naxos, dalle 20 alle 23 al costo di un euro; il Museo regionale Accascina di Messina sabato 28 dalle 20 alle 23 e stesso orario anche per il Museo archeologico Luigi Bernabò Brea di Lipari. E, per finire, apertura straordinaria anche per la biblioteca regionale di Messina "Giacomo Longo".
BLOGSICILIA
Firmato un protocollo in Sicilia contro le violenze e le molestie sulle donne nei luoghi di lavoro.
Violenza ai danni delle donne
L'impegno di Cgil, Cisl, Uil e Confindustria Sicilia contro le molestie e le violenze sul lavoro è stato ribadito oggi con la
firma di un protocollo che prevede la nascita di una cabina di regia con la partecipazione di un rappresentante per sigla. Compito della cabina sarà la promozione di una serie azioni per la prevenzione e il contrasto a questi fenomeni. L'iniziativa affonda in precedenti accordi tra le parti siglati nel 2016 e nel 2017.
Le parole dei sindacati
"Obiettivo adesso- affermano i soggetti firmatari- è rafforzare le azioni per la prevenzione e il contrasto a violenza, molestie e discriminazioni, assicurando il mantenimento nei luoghi di lavoro di un ambiente in cui sia rispettata la dignità di ognuno e siano favorite le relazioni interpersonali basate sui principi di uguaglianza e di reciproca correttezza". Sindacati e industriali prevedono la stipula di protocolli aziendali sul tema, azioni di monitoraggio, l'adozione di un codice di comportamento in linea con le previsioni della direttiva 190/2019 ILO, percorsi formativi.
Pichetto Fratin, "Mediterraneo risorse per lo sviluppo"
Remaining Time -2:12
Pichetto Fratin, "Mediterraneo risorse per lo sviluppo"
La sensibilizzazione
Ma anche la promozione di iniziative di orientamento e sensibilizzazione per contrastare la criminalizzazione delle donne che
denunciano, lo sviluppo della contrattazione aziendale per l'introduzione di misure a sostegno delle vittime come congedi e lavoro flessibile e l'adozione di sanzioni in caso di molestie verbali e linguaggio sessista o omolesbobitransfobico o lesivo nei confronti di disabili.
"Puntiamo a fare un passo avanti su questi temi- sostengono i firmatari considerando che molestie e violenza nel mondo del lavoro sono una lesione dei diritti umani e della dignità delle lavoratrici e dei lavoratori, oltre che incompatibili con lo sviluppo di imprese sostenibili per l'impatto negativo che determinano sull'organizzazione del lavoro, nei rapporti di lavoro, alla produttività e alla reputazione dell'azienda". In calce al protocollo le firme di Gaetano Vecchio, presidente di Confindustria Sicilia, dei segretari generali di Cgil, Cisl e Uil Sicilia Alfio Mannino, Sebastiano Cappuccio e Luisella Lionti. E ancora, per la Cgil di Gabriella Messina ed Elvira Morana, per la Cisl di Rosanna Laplaca e per la Uil di Vilma Maria Costa.
LENTEPUBBLICA
Nuovo Codice Appalti e coperture assicurative dei dipendenti, il parere dell'Anac.
Con il recente parere di funzione consultiva dell'Anac 34 bis/2024 l'Autorità fornisce alcune delucidazioni sull'applicazione delle disposizioni del nuovo Codice Appalti in materia di coperture assicurative dei dipendenti.
In questo documento l'Autorità Nazionale Anticorruzione si trova a dover affrontare un importante dubbio interpretativo riguardante le disposizioni del decreto legislativo n. 36 del 2023, che regola le polizze assicurative per i dipendenti delle amministrazioni pubbliche impegnati in specifiche attività.
In particolare, il tema è stato sollevato da una società che ha richiesto chiarimenti sull'obbligo, per le stazioni appaltanti, di stipulare polizze assicurative a copertura della responsabilità per "colpa grave" dei propri dipendenti.
La richiesta di chiarimento si basa su riferimenti normativi chiave, inclusi l'articolo 2, comma 4 e l'articolo 45, comma 7, lettera c) del Codice. Inoltre, la società ha citato pareri del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT) e una delibera della Corte dei conti, per stabilire un contesto normativo chiaro.
L'Anac su nuovo Codice Appalti e coperture assicurative dei dipendenti
Nel fornire una risposta a questa richiesta, è importante richiamare l'articolo 2 del decreto legislativo, che sottolinea come il principio della fiducia incoraggi l'autonomia decisionale dei funzionari pubblici, soprattutto nelle valutazioni e nelle scelte riguardanti l'acquisizione e l'esecuzione delle prestazioni. La Corte dei conti ha, dal canto suo, riaffermato che la responsabilità diretta dei dipendenti pubblici comporta una copertura assicurativa per la responsabilità civile professionale solo in casi eccezionali, e solo quando esistono normative specifiche che impongono tale obbligo.
Secondo la Corte, la copertura assicurativa è giustificata in situazioni in cui il decreto legislativo n. 36/2023 prevede esplicitamente l'obbligo per l'amministrazione di stipulare polizze assicurative, inclusi gli aspetti relativi alla verifica della progettazione, che devono essere coperti obbligatoriamente.
Pertanto, per quanto riguarda le figure tecniche coinvolte nelle attività previste dall'Allegato I.10 del Codice, si ritiene che la copertura assicurativa per responsabilità civile professionale possa essere a carico dell'amministrazione. Questo è in linea con quanto stabilito dall'articolo 45 del Codice, in relazione a situazioni di obbligo previste dal decreto legislativo.
Infine, l'ANAC conclude che, in base a quanto indicato dall'articolo 2, comma 4 del decreto legislativo n. 36/2023, le amministrazioni hanno comunque la facoltà di stipulare polizze assicurative per la responsabilità civile del personale, anche al di fuori dei casi di assicurazione obbligatoria, a condizione che venga effettuata una valutazione dei rischi e si disponga di una copertura finanziaria adeguata nel bilancio. Questo approccio consente di affrontare le esigenze di protezione in modo responsabile e sostenibile, rispondendo così a necessità operative e normative.
In sintesi, la questione delle polizze assicurative per i dipendenti pubblici rimane un tema complesso, che richiede un attento esame delle normative vigenti e delle specifiche esigenze delle amministrazioni coinvolte.
LENTEPUBBLICA
Si può lavorare dopo la pensione? Ecco le istruzioni dell'Inps.
L'Inps ha pubblicato nuove istruzioni per chi vuole lavorare anche dopo la pensione: ecco cosa sappiamo.
Chi pensava che la pensione significasse necessariamente un addio al mondo del lavoro, si sbagliava di grosso.
Grazie a una serie di normative e alle ultime istruzioni Inps, infatti, è possibile continuare a svolgere un'attività lavorativa, anche dopo aver raggiunto l'età pensionabile.
Ecco nel dettaglio.
Lavorare dopo la pensione: è possibile?
La legge italiana, nello specifico il Decreto Legge n. 112 del 2008, ha introdotto la possibilità di cumulare i redditi da lavoro con le pensioni di anzianità, vecchiaia o anticipate. Questo significa che, in linea di principio, si può continuare a lavorare senza rinunciare all'assegno pensionistico.
Tuttavia, ci sono delle regole da rispettare. Non tutte le tipologie di pensione e di reddito da lavoro sono infatti cumulabili liberamente.
Ecco quali sono le pensioni escluse dall'obbligo della dichiarazione dei redditi:
Pensioni e assegni di invalidità: coloro che percepiscono queste prestazioni da prima del 31 dicembre 1994 sono esentati dall'obbligo di dichiarare i redditi da lavoro autonomo;
Di vecchiaia: a partire dal 1° gennaio 2001, le pensioni di vecchiaia sono generalmente cumulabili con i redditi da lavoro autonomo, indipendentemente dall'anzianità contributiva;
Di vecchiaia liquidate nel sistema contributivo: dal 1° gennaio 2009, queste pensioni sono totalmente cumulabili con qualsiasi tipo di reddito da lavoro;
Pensioni di anzianità e trattamenti di prepensionamento: anche queste prestazioni sono totalmente cumulabili coi redditi da lavoro a partire dal 1° gennaio 2009;
Pensioni o assegni di invalidità con 40 anni di contributi: chi ha raggiunto questo requisito contributivo è esentato dal divieto di cumulo.
Tutti coloro che non rientrano nelle categorie esentate devono presentare la dichiarazione dei redditi, indicando i redditi da lavoro autonomo percepiti.
Lavorare dopo la pensione: le istruzioni dell'Inps
L'INPS, col messaggio del 19 settembre 2024, n°3077, ha stabilito che i pensionati che hanno iniziato a percepire l'assegno entro il 2023 e sono soggetti al divieto parziale di cumulo della pensione con i redditi da lavoro autonomo devono presentare la dichiarazione dei redditi (relativa al periodo d'imposta 2023) entro il 31 ottobre 2024.
La Dichiarazione deve essere presentata tramite il portale Inps, al quale accedere tramite Spid, CIE o CNS.
Ma attenzione alle sanzioni: chi omette di dichiarare i redditi da lavoro autonomo rischia sanzioni economiche importanti, che possono arrivare fino all'importo annuo della pensione percepita.
L'Inps ha chiarito anche che alcune indennità, come quelle per attività socialmente utili o legate a cariche pubbliche elettive, non sono considerate redditi da lavoro ai fini del cumulo.
L'Istituto, inoltre, ricorda che le disposizioni in materia di incumulabilità coi redditi da lavoro non si applicano nei confronti dei titolari di pensioni d'invalidità, dalla cui attività derivi un reddito complessivo annuo inferiore all'importo del trattamento minimo del Fondo pensioni lavorativi dipendenti.
Perciò, i titolari di pensione, con reddito da lavoro autonomo pari o inferiore a 7383,22 euro, non sono assoggettati al divieto, per quanto riguarda il 2023.
LENTEPUBBLICA
Quando saranno pagate le pensioni a ottobre 2024?
Settembre è agli sgoccioli, quindi vediamo quando saranno pagate le pensioni a ottobre 2024 e se ci saranno novità.
Il pagamento della pensione di ottobre è alle porte: basterà aspettare pochi giorni per ricevere la pensione sul proprio conto o andare a ritirarla di persona.
Vediamo allora qual è il calendario dei pagamenti ad ottobre 2024 e se ci saranno novità nel cedolino della pensione.
Indice dei contenuti
Pensioni ottobre 2024: ecco il calendario dei pagamenti
Pensioni ottobre 2024: quali sono le possibili novità nel cedolino di questo mese
Pensioni ottobre 2024: aumenti in arrivo
Come accedere al cedolino della pensione online
Pensioni ottobre 2024: ecco il calendario dei pagamenti
Come per ogni mese, i trattamenti pensionistici, previdenziali e assistenziali saranno accreditati presso le banche e gli istituti di credito nel primo giorno bancabile del mese, che stavolta cade martedì 1° ottobre.
Coloro che, invece, vorranno ritirare la pensione in contanti, dovranno rivolgersi direttamente agli sportelli postali, presenti su tutto il territorio nazionale, seguendo questo calendario:
Martedì 1° ottobre: cognomi dalla A alla B;
Mercoledì 2 ottobre: cognomi dalla C alla D;
Giovedì 3 ottobre: cognomi dalla E alla K;
Venerdì 4 ottobre: cognomi dalla lettera L alla O;
Sabato 5 ottobre (solo mattina): cognomi dalla P alla R;
Lunedì 7 ottobre: cognomi dalla S alla Z.
Ricordiamo sempre che il pagamento in contanti è ammesso solo per le pensioni che non superano i 1000 euro netti. Per gli importi superiori, invece, bisognerà comunicare all'Inps il proprio Iban, per poter ottenere il pagamento della prestazione.
Pensioni ottobre 2024: quali sono le possibili novità nel cedolino di questo mese
Come sappiamo, alla fine del 2023, è stato effettuato il ricalcolo a consuntivo delle ritenute erariali applicate nel corso dell'anno d'imposta, come Irpef e addizionali regionali e comunali a saldo, sulla base dell'ammontare complessivo delle prestazioni pensionistiche, erogate dall'Inps.
Se, nel corso dello scorso anno, sono state applicate mensilmente ritenute erariali in misura inferiore a quanto dovuto su base annua, l'Inps ha provveduto a recuperare la differenza nei cedolini di gennaio e febbraio 2024.
Ma, nel caso in cui, i ratei di pensione di gennaio e febbraio 2024 siano risultati insufficienti per il recupero totale, le trattenute possono influire anche sugli importi successivi, anche del mese di ottobre.
Anche nel mese di ottobre, l'Inps confronterà i dati dei modelli 730 presentati dai pensionati con quelli inviati dall'Agenzia delle Entrate, per verificare la correttezza delle dichiarazioni e si potrà procedere col rimborso dell'importo (se risultante in credito) o con la trattenuta (in caso di conguaglio a debito).
Pensioni ottobre 2024: aumenti in arrivo
A causa di una combinazione di misure fiscali e rivalutazione annuale, dovuta all'inflazione, saranno possibili degli aumenti per alcune categorie di pensionati.
In particolare, parliamo dei pensionati che ricevono l'assegno minimo, che riceveranno un aumento pari a 16 euro, passando da 598,77 euro a 614,77 euro.
Come accedere al cedolino della pensione online
Per poter controllare il cedolino della propria pensione, basterà andare sul sito dell'Inps, al quale accedere tramite Spid, CIE o CNS.
Bisognerà, poi, andare nella sezione "Cedolino della Pensione" e selezionare il mese d'interesse.
LENTEPUBBLICA
Ecco quando raddoppiano i giorni dei permessi per Legge 104.
Ecco alcuni utili chiarimenti in merito alla possibilità di fruire di ulteriori agevolazioni per sostenere le persone con disabilità: quando raddoppiano i giorni dei permessi per Legge 104?
Dal 30 giugno scorso, sono entrate in vigore alcune disposizioni del Decreto Disabilità che modificano la Legge 104, introducendo cambiamenti significativi sia nella definizione di disabilità grave sia nelle agevolazioni per i lavoratori che assistono persone disabili.
Le novità introdotte in materia di Legge 104
Una delle novità più rilevanti riguarda il criterio per definire la gravità della disabilità. Se la compromissione delle capacità di autonomia, legata all'età, rende necessaria un'assistenza continuativa e completa in ambito individuale e relazionale, il sostegno fornito sarà intensivo e considerato prioritario nell'ambito dei servizi pubblici. La riduzione dell'autonomia personale diventa dunque un elemento centrale nella valutazione della disabilità grave.
Con le novità applicate, sono definite inoltre le finalità delle valutazioni di base, per poter riconoscere la condizione di disabilità. Novità, quindi, per quanto riguarda i requisiti di accesso per le agevolazioni fiscali e tributarie, per la mobilità e per la definizione di disabilità grave. Le persone con disabilità saranno sottoposte ad una valutazione medico-legale con strumenti ICF e WHODAS, tenendo in considerazione la quotidianità della persona.
Il sostegno, quindi, sarà garantito in proporzione al livello di disabilità riscontrato.
Per documentare il tutto, c'è il certificato medico introduttivo, che contiene i dati della persona con disabilità, con gli accertamenti diagnostici, prognosi e risultati di terapie specifiche.
Le modifiche introdotte con il Decreto Disabilità ampliano il raggio d'azione delle agevolazioni previste dalla Legge 104, garantendo maggiore supporto a chi si trova nella delicata posizione di assistere familiari con disabilità grave.
Qui un approfondimento sulle novità.
Le agevolazioni attuali previste dalla normativa
Attualmente, chi assiste una persona disabile ha diritto a diverse forme di agevolazione:
tre giorni di permesso mensile, frazionabili anche in ore (due ore giornaliere per turni lavorativi di sei ore o più; un'ora se il turno è inferiore a sei ore);
due anni di congedo straordinario, utilizzabili durante l'intera vita lavorativa, anche in modalità frazionata;
prolungamento del congedo parentale per genitori di figli disabili, che può durare fino a tre anni. In questo caso, si può scegliere tra due ore di permesso giornaliero o tre giorni di permesso retribuito al mese, fino al compimento dei dodici anni del bambino.
Qui un approfondimento sulla materia.
Quando raddoppiano i giorni dei permessi per Legge 104?
Tra le agevolazioni riconosciute, i permessi lavorativi rappresentano uno strumento fondamentale per i familiari che si prendono cura di una persona disabile.
In generale, la normativa prevede dunque un massimo di tre giorni di permesso mensile, ma esistono casi in cui questo limite può essere esteso.
Estensione dei permessi per i cosiddetti "caregiver"
Si tratta di una fattispecie già prevista dalla normativa, al di là delle novità introdotte dal Decreto Disabilità. L'articolo 6 del Decreto Legislativo n. 119 del 2011 prevede infatti un'importante estensione dei permessi per i caregiver, ovvero coloro che forniscono assistenza quotidiana a persone con disabilità. La normativa riconosce il diritto a sei giorni di permesso mensile, anziché i consueti tre previsti dalla Legge 104, quando il lavoratore si trova nella situazione di dover assistere due familiari con disabilità.
Questa misura risponde all'esigenza di garantire un maggiore supporto ai caregiver che spesso sono coinvolti nell'assistenza a più persone, una condizione comune in famiglie in cui diverse generazioni necessitano di cure specifiche. Tuttavia, per ottenere tale beneficio è necessario rispettare una serie di requisiti specifici legati al grado di parentela tra il lavoratore e le persone assistite, nonché alle condizioni che rendono indispensabile la sua assistenza.
Requisiti di parentela e affinità
Secondo la legge, i sei giorni di permesso possono essere concessi solo se entrambe le persone disabili che richiedono assistenza sono legate al caregiver da un rapporto di parentela entro il primo grado. Questo include i genitori, i figli e il coniuge, ma anche i suoceri (suocero o suocera). Nel caso in cui le persone assistite appartengano a un grado di parentela più distante, come fratelli, sorelle, nonni o nipoti, questi permessi aggiuntivi possono essere concessi solo in assenza di altre figure che possano occuparsi delle persone con disabilità. Per esempio, il caregiver può ottenere l'estensione dei giorni di permesso solo se il coniuge o il genitore della persona disabile non è in grado di fornire assistenza, sia perché a sua volta invalido, sia perché ha superato i 65 anni di età.
Questo meccanismo ha l'obiettivo di garantire che i permessi aggiuntivi siano riservati a coloro che non hanno alternative nell'assistenza, evitando un uso eccessivo o non giustificato delle agevolazioni. L'aggiunta di sei giorni di permesso non è dunque automatica, ma è subordinata alla dimostrazione della necessità reale e dell'assenza di altri familiari in grado di subentrare.
La procedura di richiesta
Per accedere a questi permessi, il lavoratore deve presentare una domanda all'INPS, compilando una richiesta separata per ciascun familiare disabile che ha bisogno di assistenza. Ogni domanda deve essere corredata da una serie di documenti che giustifichino la necessità di un'assistenza continuativa e distinta per ciascun soggetto. In particolare, devono essere fornite:
le certificazioni mediche che attestano lo stato di disabilità
e una dichiarazione di responsabilità in cui il richiedente spiega perché la sua assistenza è indispensabile.
Questo documento è fondamentale per dimostrare che il caregiver è l'unica persona in grado di fornire l'aiuto richiesto, poiché nessun altro familiare è disponibile o idoneo a occuparsene.
Le certificazioni mediche devono essere emesse da un ente pubblico e devono attestare in modo chiaro la condizione di disabilità grave della persona assistita, così come la necessità di un'assistenza costante e intensiva. Nel caso di più familiari disabili, sarà necessario dimostrare che ciascuno di essi ha bisogno di un'assistenza esclusiva, e non semplicemente cumulativa.
L'assistenza da parte di un disabile
Un aspetto peculiare della normativa è la previsione di sei giorni di permesso anche per una persona disabile che si occupa, a sua volta, di assistere un altro familiare. In questi casi, la legge prevede un diritto automatico all'estensione dei permessi, purché la persona disabile sia in grado di fornire un'assistenza adeguata. Questo presuppone che il disabile, pur essendo in una condizione di difficoltà, abbia comunque le capacità fisiche e psicologiche per prendersi cura di un altro familiare.
Anche in questo caso, però, è necessario presentare una certificazione medica che attesti la capacità del disabile di svolgere le funzioni di caregiver. Solo attraverso una valutazione medica dettagliata è possibile stabilire se la persona disabile possa effettivamente assistere un parente o un affine, garantendo così un supporto efficace e continuativo.
L'obiettivo della legge
L'estensione dei permessi è stata pensata per sostenere i caregiver che si trovano in una situazione particolarmente gravosa, come quella di dover assistere contemporaneamente più persone con disabilità. La normativa riconosce l'importanza del loro ruolo e cerca di offrire un sollievo, anche parziale, a chi spesso è costretto a bilanciare l'assistenza familiare con gli impegni lavorativi. Tuttavia, le rigide condizioni e le procedure complesse necessarie per ottenere questi benefici riflettono la volontà di evitare abusi, garantendo che i permessi siano concessi solo a chi ne ha effettivamente bisogno.