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Rassegna stampa del 23/24/26 aprile 2011

 

SABATO 23 APRILE
 

LA SICILIA
 
INVIATO UN ELENCO DI OGGETTI PROVENIENTI DA AGRIGENTO
Il British Museum risponde alla Provincia
Il British Museum di Londra ha inviato un elenco di oggetti custoditi nel museo londinese di provenieriza della nostra provincia che sono esposti nelle sale di Arte Greca e Romana e nella sezione dedicata alla Preistoria in Europa. Nello specifico il Dipartimento di arte Greca e Romana è in possesso di 157 opere d'arte di cui 154 provenienti dagli scavi di Akragas, acquistati dal British Museum o donati da collezioni private, due provenienti da Licata e una proveniente dall'area di
Sant'Angelo Muxaro. Sette invece i reperti di epoca preistorica custoditi al British provenienti, sempre, dalla città dei templi. Tra queste opere d'arte, di notevole fattura, una testa in marmo raffigurante la dea Hera o Giunone del periodo romano, copia dell'originale greco del 420 avanti Cristo, acquistata dal British Museum nel 1875 dall'antiquario romano Alessandro Castellani e un'Anfora trovata ad Agrigento deI 550 avanti Cristo, raffigurante due lottatori durante un combattimento. Inoltre sempre al British Museum si può ammirare la famosa patera d'oro trovata a Sant'Angelo Muxaro ed acquista nella seconda metà del Settecento da Sir William Hamilton Ambasciatore Inglese nel Regno di Napoli. Con la lettera del British Museum sono già quattro i musei che hanno risposto alla richiesta del Presidente D'Orsi di censire il patrimonio artistico della provincia di Agrigento sparso in tutto il mondo.
 
LAMPEDUSA
Scuola, sarà attivato un corso ad indirizzo alberghiero
Attivare un corso ad indirizzo turistico - alberghiero presso l'istituto onnicomprensivo di Lampedusa: questo l'impegno assunto dal presidente della provincia Eugenio D'Orsi e dal preside Salvatore Di Carlo. Inoltre si procederà con la sistemazione degli intonaci esterni della scuola e a fornire l'istituto di un nuovo arredo di banchi e sedie. Le iniziative scaturiscono dall'incontro avvenuto tra il presidente D'Orsi e il sopraccitato dirigente scolastico, a seguito di una precedente riunione alla presenza dei genitori, degli alunni, dei docenti del dirigente vicario del liceo di Lampedusa. «Abbiamo valutato con il preside Di Carlo - ha detto D'Orsi - le numerose richieste che sono pervenute dalla scuola di Lampedusa ed insieme cercheremo soluzioni immediate. Porteremo avanti la richiesta che ci è pervenuta sia dagli operatori della scuola che dalla società civile di istituire un nuovo corso di studi ad indirizzo turistico - alberghiero in maniera tale che i giovani lampedusani possano coltivare la loro naturale propensione all'accoglienza turistica». li preside Di Carlo, soddisfatto dell'incontro, ha dichiarato: «Sono sicuro che il comune impegno per un nuovo progetto formativo per la scuola contribuirà a far uscire gli studenti da quell'isolamento culturale spesso da loro lamentato».
 
REGISTRATO IN QUESTO PERIODO DI FESTA UN VENTI PER CENTO IN MENO
Precipita il turismo sia negli arrivi che nelle partenze
Per le festività pasquali di quest'anno si è registrato un generale decremento del turismo sia in entrata che in uscita. Pochi agrigentini in partenza e pochi turisti in città rispetto alla media stagionale, per un generale calo di circa il 20%. Alcune agenzie di viaggio di Agrigento hanno rilevato una significativa diminuzione delle partenze rispetto allo scorso anno, nonostante le previsioni ipotizzate all'inizio della stagione. Considerando la mancanza di altri ponti festivi oltre a quello pasquale, si pensava ad una maggiore porzione di utenti agrigentini in partenza. Altre agenzie, invece, mantengono una situazione stabile rispetto agli anni precedenti. Gli agrigentini che hanno scelto di partire per il weekend pasquale hanno optato per vacanze regionali, con una preferenza per villaggi turistici, agriturismi, viaggi-benessere e tipi di vacanze culturali. Londra, Parigi, Siviglia e Istanbul: le mete estere più gettonate. Poche le famiglie che hanno scelto di andare in vacanza, mentre i dati più significativi riguardano le giovani coppie.
Gaetano Pendolino dell'agenzia Paraiba Travel ha detto "Si assiste ad una regressione delle partenze; e se l'utente decide di andare in vacanza riduce i tempi e sceglie mete vicine". Secondo alcuni operatori turistici le cause del decremento delle partenze, soprattutto per le mete estere, vanno ricercate nella generalizzata situazione di crisi economica e dalle questioni belliche degli ultimi tempi. "Si è registrata una diminuzione di circa il 20%- asserisce Pendolino- viene privilegiato un tipo di turismo locale, per lo più le zone del trapanese e del messinese".
Anche l'agenzia Travelgate annota un decremento del 20%; Gero Bellavia ha aggiunto "la situazione è generata da una recessione delle economie. Chi parte sceglie un tipo di vacanza stanziale all'interno del territorio regionale; pochi viaggi a lungo raggio e poche vacanze estere. Le famiglie prediligono il weelc-end nel territorio siciliano,mentre le coppie si dirigono verso l'Europa
Daniela Salemi della Tam tam Viaggi ha invece detto "Nella nostra agenzia la situazione si inserisce nella media. Si pensava ad un incremento dal momento che non vi sono altri ponti significativi oltre a quello pasquale. I tour operator non hanno venduto tantissimo. Comunque ci si aspetta di più". La situazione si presenta poco florida anche per quanto riguarda il turismo in entrata. Mario Sciacca che opera presso l'Hotel Kore di Agrigento ha asserito: "Si è verificato un calo delle prenotazioni di circa 15% rispetto allo scorso anno. li tutto è originato dalla situazione bellica del nord africa e dagli sbarchi a Lampedusa. Le zone colpite dai tumulti sono vicini alla Sicilia e ciò si ripercuote in modo negativo sul turismo, Il 25 aprile coincide con il lunedì della pasquetta e questo avrebbe dovuto incrementare il settore. A questo si è aggiunto l'annullamento di prenotazioni. Tutto ciò smentisce le nostre previsioni". Antonio Ponte direttore della Baia D'Ulisse ha asserito "Rispetto all'anno precedente vi è stata una diminuzione di circa il 20% dell'affluenza turistica".
 
GIORNALE DI SICILIA
 
La corsa alla carica di sindaco. C'è anche-Marchese Ragona
Sembrano toccare quota quattro i candidati sindaco che hanno ufficializzato il loro impegno in vista delle amministrative del 29 e 30 maggio prossimi. Gli elettori di Canicattì chiamati alle urne per scegliere il sindaco e rinnovare la composizione del consiglio comunale ad oggi sulla scheda troverebbero almeno quattro nominativi. Ai già noti Adolfo Bartoccelli, Ivan Paci e all'uscente Vincenzo Corbo si aggiungerebbe il nome di Liliana Daniela Marchese Ragona, assessore comunale uscente ai Servizi sociali. La Ragona a lungo aveva lasciato nel dubbio gli addetti ai lavori "nicchiando" davanti quanti la indicassero in corsa per la poltrona più ambita dell'organigramma politico cittadino. Si era pure affrettata a smentire una possibilità in tal senso sottolineando di essere impegnata per "coagulare progetti politici innovativi da portare avanti con i cittadini" non necessariamente contrapponendosi all'uscente sindaco Corbo verso cui sembrava rinnovare la collaborazione sino a fine legislatura anche se riconosceva "necessario un rilancio politico e programmatico dell'amministrazione comunale". Conferme indirette alla candidatura ad un ruolo di primissimo piano di Daniela Marchese Ragona, che ha dalla sua un corredo di due forti liste civiche, arrivano sia dalla recente anticipazione di "un impegno diretto in queste amministrative" anche dai rappresentanti degli altri schieramenti con cui avrebbe intavolato contatti e potuto trovare un'intesa. In primis lo stesso Vincenzo Corbo che invece sembra essere in procinto di ricompattare un'area trasversale di moderati e di centro sinistra nonché di elementi del terzo polo. Se ne saprà di più dopo questa Pasqua di passione politica. Altre novità sono attese in casa di Gaetano Cani, ex assessore provinciale e comunale. Con lui un paio di liste civiche e l'accordo in dirittura d'arrivo con "Sicilia vera". Silenzio assoluto invece intorno alle ventilate ed annunciate autocandidature di Tino Di Naro ed Antonio Di Grigoli come di Fli e FdS nonché del microcosmo affollato di liste civiche. Estrema destra ed estrema sinistra potrebbero ricorrere ad un proprio candidato sindaco di bandiera. Dopo la pausa pasquale mancherà poco più di una settimana per chiudere i giuochi. La presentazione delle candidature dovrà avvenire infatti entro mezzogiorno del 4 maggio prossimo. 

DOMENICA 24 APRILE 
 
GIORNALE DI SICILIA
 
Il riconoscimento venerdì sera
Legalità: si a zona franca Cammilleri soddisfatto
Licata rientra nelle "zone franche per la legalità" ed ottiene, di conseguenza, tutti i benefici previsti per queste aree. Il riconoscimento è arrivato venerdì sera, con il voto favorevole della giunta regionale presieduta da Raffaele Lombardo. A proporre l'istituzione di queste zone è stato l'assessore Marco Venturi. Soddisfazione per la decisione della Regione è stata espressa ieri da Daniele Cammilleri, il licatese che guida il gruppo consiliare del Partito Democratico al consiglio provinciale. "Nei giorni scorsi ho segnalato alla Regione - ha annunciato Cammilleri - la possibilità di inserire anche Licata tra le zone franche per la legalità. La nostra città, infatti, aveva tutte le caratteristiche per ottenere questo importante riconoscimento. Mi era stato assicurato che la proposta sarebbe ata tenuta in considerazione e così è stato. Il riconoscimento, tra l'altro, è stato ottenuto anche da centri dell'hinterland come Ravanusa e Campobello di Licata". Tra i vantaggi del riconoscimento c'è la possibilità di accedere al credito di imposta e di ottenere vantaggi fiscali per le imprese che fanno nuove assunzioni. "E' già pronto - aggiunge Daniele Cammilleri - il tavolo tecnico conio Stato e la Comunità Europea per sviluppare tutta una serie di misure a favore delle città che sono state chiamate a far parte delle zone franche. Licata, ma anche i Comuni dell' hinterland, hanno bisogno di sostegni per sviluppare la propria economia. Questo riconoscimento, dunque, capita a proposito. È chiaro - conclude il consigliere provinciale del PD - che non ci si può fermare a questo. Anzi, la zona franca deve rappresentare un punto di partenza per restituire alla nostra città la voglia di tornare a crescere". 
 
«SI FACCIA PRESTO»
Spiagge, La Provincia sollecitata a pulire
La Dedalo Ambiente sollecita la provincia a finanziare la pulizia straordinaria delle spiagge prima che arrivi l'estate, ed il Comune si schiera al fianco dell'autorità territoriale d'ambito. "Ringraziamo - scrivono il sindaco Angelo Graci e l'assessore all'Ambiente Calogero Scrimali - il commissario liquidatore Rosario Miceli per la tempestività con la quale si è attivato, dopo i solleciti fatti dall'amministrazione comunale, presso la Provincia regionale di Agrigento e il dipartimento di protezione civile, per ottenere la pulizia di tutto il litorale che da Torre di Gaffe si estende sino al Lido Due Rocche". Graci e Scrimali si sono poi "appellati al neo assessore ed ai consiglieri provinciali licatesi affinché sostengano - scrive il Comune - la richiesta della Dedalo Ambiente e ad attivarsi con la massima urgenza, in considerazione del fatto che la stagione estiva è ormai alle porte. Ciò al fine di garantire la pulizia delle spiagge, nell' esclusivo interesse di tutta quanta la collettività licatese e degli operatori turistici". 
 
LA SICILIA
 
DOPO UN ESPOSTO i vigili urbani sono intervenuti sul tabellone pro aeroporto
Nuove "scintille" istituzionali
Ancora scintille tra il presidente della Provincia Eugenio D'Orsi ed il sindaco di Agrigento Marco Zambuto. Stavolta la polemica nasce da una "visita" della polizia locale in merito al cartellone per l'aeroporto che circa un anno e mezzo addietro è stato collocato nelle villette di piazza Moro.
«Come ricorderete - spiega D'Orsi - nel dicembre 2009, quando montai la tenda per sensibilizzare l'opinione pubblica sulla vicenda dell'aeroporto, chiesi l'autorizzazione al Comune a sistemare anche quell'enorme cartellone che ancora oggi campeggia nella villetta. Il nullaosta venne regolarmente concesso e così abbiamo realizzato quello che tutti sapete. Poi la tenda l'abbiamo smontata, ma il cartellone é rimasto. Nei giorni scorsi sono venuti negli uffici della provincia i vigili urbani i quali, peraltro debbo dire con grande garbo e con grande delicatezza, ci hanno fatto notare che il cartellone andava rimosso oppure dovevamo chiedere un'ulteriore autorizzazione. Pare anche che ci sia stato un esposto in tal senso».
- Ma se c'é stato un esposto la visita della polizia locale é stata un atto dovuto...
«lo non contesto l'azione dei vigili urbani. Iodico solo che il sindaco, prima di mandarmeli, avrebbe dovuto avere la cortesia istituzionale di avvertirmi. Potevamo parlarne noi due e sistemare la cosa senza bisogno dell'intervento della polizia municipale. Ovviamente non pretendo privilegi, ma avremmo potuto adeguarci alla legge senza bisogno dell'intervento dei vigili: ritengo che un buon rapporto tra le istituzioni debba funzionare in questo modo. Peraltro voglio ricordare che non è la prima volta che il sindaco Zambuto viene meno alla cortesia istituzionale nei miei confronti: basti pensare che dopo 60 anni ha interrotto la tradizione relativa al ricevimento, da parte della Provincia, dei gruppi folkloristici partecipanti alla sagra del mandorlo in fiore: li ha fatti andare in prefettura ma non ha coinvolto noi. Per non parlare del fatto che ha rifiutato la transazione per l'ex caserma dei vigili del fuoco». Per la cronaca, comunque, la vicenda pare che sia Stata sistemata dagli uffici della Provincia con l'ufficio di gabinetto del sindaco: la Provincia ha inoltrato una nuova richiesta di autorizzazione a mantenere il cartellone, per cui l'Amministrazione comunale nei prossimi giorni dovrebbe concedere il nullaosta.
 
Sì alla Zona franca, ma nessuno (o quasi) lo sa - Il Pd: «Storico»
In città la notizia che Licata è stata inserita nella zona franca per la legalità, è passata, fino ad oggi, quasi inosservata. Non ne ha fatto mai cenno Palazzo di città, i cittadini sono poco o per nulla informati dell'importanza storica della cosa. Eppure, la Zfl, così è stata ribattezzata, costituisce un importante occasione di rilancio e sviluppo per il territorio. Infatti il governo regionale ha già effettuato uno stanziamento iniziale di 50 milioni di euro, al fine di garantire all'interno di questo territorio vantaggi e sgravi fiscali per quelle imprese in grado di rispettare tutti i parametri di legge e di opporsi alle richieste della criminalità organizzata. Verranno anche previste procedure più snelle per chi vuole avviare attività imprenditoriali "area a burocrazia zero". Oggi ad esprimere grande soddisfazione è solo il Partito Democratico: «In particolare - commenta il consigliere provinciale Daniele Cammilleri - l'inserimento del Comune di Licata, all'interno della Zfl, rappresenta un importante risultato raggiunto da parte del Pd licatese e dal sottoscritto, che nei mesi scorsi si era fatto portavoce nei confronti dell'assessore Venturi della difficile situazione economica in cui versa la città di Licata e della necessità di un intervento concreto a favore delle categorie produttive del nostro territorio, chiedendo l'inserimento di Licata all'interno della Zfl. Inserimento che oggi, grazie alla sensibilità dimostrata dall'assessore Venturi, è diventato una realtà». Il Partito democratico di Licata dunque esprime grande soddisfazione per l'emanazione da parte del Governo Regionale su proposta dell'assessore alle attività produttive Venturi dello schema di costituzione della Zona Franca per la Legalità, che comprende la provincia di Caltanissetta, il comune di Pietraperzia nell'Ennese ed i Comuni di Licata, Ravanusa , Campobello e Canicattì in Provincia di Agrigento. Il Partito Democratico di Licata, in linea con l'assessore Venturi, ritiene che se veramente si vuole contrastare il fenomeno mafioso, occorre creare quelle occasioni di sviluppo ed occupazione che rendono le persone libere dai condiziona menti e dalle sopraffazioni criminali.
 
MARTEDI' 26 APRILE
 
GIORNALE DI SICILIA
 
REGIONE. Inserito in finanziaria pure l'emendamento su polo universitario proposto da Panepinto
Risorse per aeroporto e ciclo rifiuti
La commissione Bilancio dell'Ars ha approvato molti degli emendamento alla finanziaria proposti da Giovanni Panepinto, deputato del Pd: tra questi figuravano anche l'aeroporto e l'università agrigentina. Ma non solo. Panepinto, oltre al reintegro dello stanziamento per lo scalo aeroportuale agrigentino, e allo stanziamento di somme da destinare al Polo universitario del capoluogo, aveva anche chiesto di consentire ai Comuni di costituire nuove società d'ambito per la raccolta dei rifiuti e disporre direttamente degli ottocentoquaranta milioni di euro previsti perla manutenzione degli impianti di depurazione. Tra quelli adesso approvati, l'aumento dello stanziamento dei finanziamenti per la gestione dei Parchi e delle Riserve Naturali, l'aumento pari a 900mila euro per il mantenimento delle scuole, lo stanziamento di somme per l'Ersu e somme pari al 2010 per i trasferimenti economici ai Comuni. "Sostegno al territorio e diritti per e nuove generazioni sono al centro delle proposte - ha detto il deputato - oggi più che mai vi è la necessità di valorizzare ed incentivare i talenti e le nuove intelligenze, sostenerli nel loro percorso di crescita culturale garantendo l'accesso ed il successo nel sistema formativo, ed al contempo vi è il bisogno di sostenere gli enti locali con strumenti concreti per intervenire in materia di salvaguardia e valorizzazione dell' ambiente e digestione dei rifiuti e dell'acqua". 
 
CAMPOBELLO
Servizio rifiuti: «D'Orsi convochi assemblea sindaci»
Il Pd ha inviato una lettera a! Sindaco per sollecitare i! Presidente della Provincia a organizzare una prima riunione informativa, allo scopo di procedere all'approvazione dell'atto e dello statuto per la regolamentazione de! servizio di gestione rifiuti, da parte di tutti i Consigli comunali e all'avvio concreto del nuovo soggetto.  "Quanto al nuovo piano industriale inviato dalla Dedalo ai Comuni soci - dice il Pd - "si sottolinea come il lavoro della conferenza dei capi gruppo di Campobello di Licata sua stato utilissimo per la redazione dell'ordine del giorno poi approvato da Campobello, Canicattì, Palma e dalla conferenza dei capigruppo di Ravanusa, da cui sono scaturite le direttive
per il nuovo Commissario liquidatore". 
 
I democratici trattano con la sinistra ma guardano anche verso Udc e Mpa
Candidature, sono giorni cruciali - Pd tentato dall'ipotesi terzo polo
A oggi sono in corsa l'uscente Vincenzo Corbo, Adolfo Bartoccelli, Ivan Paci e, ultima in ordine di tempo, Liliana Daniela Marchese Ragona.
Si apre una settimana decisiva e fitta d'incontri per arrivare alla definizione delle candidature a sindaco e delle relative coalizioni che dovranno sostenerle. Per oggi e domani sera infatti le maggiori coalizioni, alcune delle quali ancora senza candidato sindaco, incontreranno esponenti politici e delegazioni di partiti e movimenti per decidere il da farsi. Su tutti spiccano i contatti tra il Partito Democratico ed il coordinatore citadino Antonio Cani e le altre anime della sinistra, quella definitasi "Radicale", che hanno in Italia dei Valori, Sinistra Ecologia e Liberta nonché nei Comunisti, i principali animatori. Addirittura il Pd potrebbe spingersi anche oltre verso Udc e partiti del terzo polo compresa l'area che fa capo a Roberto Di Mauro, in predicato di lasciare gli autonomisti di Lombardo per l'Udc, per esprimere un buon candidato di coalizione. Su questo fronte quindi potrebbero essere sacrificate le figure di Enzo Cipollina ed Angelo Muratore. In casa Pdl il candidato sindaco Ivan Paci cerca soprattutto di coinvolgere i movimenti civici e le relative liste come l'Unione Democratici Moderati e Canicattì Città Nuova, solo per citarne alcune, ma anche forti consiglieri comunali uscenti che non avrebbero trovato al tre liste disposti ad accoglierli. Alcune candidature o auto designazioni alla carica di sindaco nelle prossime ore potrebbero ritirarsi. Non si conoscono ancora le decisioni su quale schieramento scegliere di Antonio Di Grigoli, Tino Di Naro e di Gaetano Cani che però avrebbe almeno tre liste a sostenerlo e proprio per questo nelle prossime ore dovrebbe venire allo scoperto. Ad oggi per le amministrative del 29 e 30maggio prossimi restano sicuri ed in corsa Adolfo Bartoccelli con l'Mpa di Granata e tre liste civiche, Ivan Paci con Pdl ed una lista civica, l'uscente Vincenzo Corbo con due liste civiche di cui una d'ispirazione politica con collegamenti alla Regione, ed ultima in ordine di tempo Liliana Daniela Marchese Ragona che dovrebbe avere dalla sua almeno le civiche "Lista Cuore" e gli "Amici di Daniela". Per il resto molti dubbi e poche certezze. 
 
LA SICILIA
 
Politica, prove tecniche di accordi e passaggi in vista delle elezioni
Anche se i protagonisti smentiscono e spesso rifiutano anche di parlarne, e malgrado manchi ancora circa un anno alloro svolgimento, si susseguono le riunioni ed i contatti in vista delle elezioni per il nuovo sindaco di Agrigento. Nei giorni scorsi si sarebbero incontrati il Pippo Scalia, Marco Zambuto e Michele Cimino. In contatto con loro ci sarebbe stato anche il deputato Pdl Nino Bosco. Appare superfluo chiedersi di cosa abbiano parlato: d'altra parte nelle scorse settimane si é già ampiamente avanzata l'ipotesi che il sindaco in carica possa essere ricandidato con l'appoggio di tutte le forze politiche presenti in Consiglio ad eccezione del Pd, di ldV e del Mpa. «Sembra» anche che qualche giorno dopo a Roma si siano rivisti Scalia e Cimino, stavolta alla presenza di Gianfranco Micciché, il che porta ad ipotizzare un avvicinamento della componente di Futuro e Libertà che fa capo ad Adolfo Urso (della quale Scalia fa parte) a Forza del Sud. Questi movimenti «insospettiscono» l'Mpa che a sua volta sta cercando di tenersi alcune porte aperte nell'eventualità di disavventure giudiziarie più consistenti per il governatore Lombardo. Una soluzione, per esempio, potrebbe essere il passaggio di Roberto Di Mauro e dei suoi amici nelle file dell'Udc, cosa che potrebbe complicare la vita a Zambuto. Peraltro l'Mpa sta cercando di rompere il fronte che starebbe coagulando attorno a quest'ultimo. In particolare non verrebbe gradita la presenza di Forza del Sud tra le forze che io sostengono, per cui D'Orsi avrebbe chiesto a Cimino di scegliere tra la giunta provinciale e quella comunale. Nei giorni scorsi il presidente della Provincia, che sta passando dalla giunta tecnica a quella politica, avrebbe dovuto sostituire l'assessore Ferrara con il fratello Paolo, ma non l'ha fatto. Potrebbe escludere il partito di Micciché qualora quest'ultimo rimanga a sostenere Zambuto. Viceversa l'Mpa, che non rivendicherebbe la candidatura a sindaco, avrebbe detto di essere pronto a sostenere un uomo di Cimino qualora quest'ultimo decidesse di correre per conto proprio. C'é poi da vedere cosa farà il Pd. A sinistra, infatti, le idee ancora non sono molto chiare.
 
LICATA
«La Provincia pulisca i nostri arenili»
Appello del sindaco Graci al presidente D'Orsi e all'assessore Biondi in vista della stagione balneare
Pulizia straordinaria per le spiagge licatesi. Il sindaco Angelo Graci fa appello al presidente Eugenio D'Orsi, all'assessore provinciale Angelo Biondi e ai consiglieri provinciali licatesi affinché si adoperino per rendere presentabili le spiagge licatesi prima dell'inizio dell'estate. Nei giorni scorsi il commissario liquidatore della Dedalo Ambiente, Rosario Miceli, ha formalmente chiesto alla Provincia e alla Protezione Civile di erogare speciali finanziamenti per la pulizia delle spiagge cittadine, Il sindaco Angelo Graci e l'assessore all'igiene pubblica, Calogero Scrimali oggi si dicono «soddisfatti della tempestività con la quale Miceli si è attivato per ottenere la pulizia di tutto il litorale che da Torre di Gaffe si estende sino al Lido Due Rocche». Adesso il primo cittadino invita il neo assessore Angelo Biondi e i consiglieri provinciali licatesi, a sostenere la richiesta della Dedalo ambiente e ad attivarsi con la massima urgenza, in considerazione del fatto che la stagione estiva è ormai alle porte, in modo da garantire la pulizia delle spiagge, «nell'esclusivo interesse e bene di tutta quanta la collettività e degli operatori turistici". Infine, il sindaco Graci, si appella al presidente Eugenio D'Orsi affinché disponga quanto necessario per l'erogazione delle somme straordinarie da destinare alla pulizia straordinaria del litorale licatese.
Nei prossimi giorni, se il maltempo concederà una tregua, le spiagge cittadine cominceranno ad essere affollate come già accaduto nelle domeniche passate. I bagnanti troveranno però spiagge sporche e degradate, per questo motivo urge un intervento di pulizia straordinaria. L'auspicio degli operatori turistici in primis, è che le spiagge vengano pulite in tempo per l'arrivo dei turisti che già in questo ponte di festività pasquali hanno scelto Licata per le loro vacanze.
La preoccupazione è purtroppo quella di trovarci a giugno con i bagnanti già sugli arenili in mezzo alla spazzatura e alla immondizia. Una circostanza che purtroppo si è verificata anche negli anni scorsi.
 
Lo schema della Regione potrebbe essere ripetuto anche a Canicattì: si tratta a oltranza
Pronto un cartello  Pd, Mpa e Fli
CANICATTI'. Salgono a cinque i candidati alla carica di sindaco in vista delle prossime elezioni amministrative del 29 e 30 maggio. Quelle, che erano soltanto delle indiscrezioni adesso diventano conferme per la candidatura dell'ex assessore provinciale alla pubblica istruzione, Gaetano Cani. La sua candidatura sarà ufficializzata venerdì. Gaetano Cani sarà appoggiato dalla lista civica «Canicattì Futuro» di cui è fondatore e da Sicilia Vera, movimento che fa capo a livello regionale a Cateno De Luca. Gaetano Cani si va ad aggiungere alle candidature del sindaco uscente, Vincenzo Corbo, del capogruppo alla provincia regionale di Agrigento del Pdl, Ivan Paci, a quella di Adolfo Bartoccelli appoggiato da una Parte dell'Mpa e da alcune civiche, dell'assessore alle politiche sociali del comune Daniela Marchese Ragona appoggiata al momento da alcune civiche. Da conoscere ancora il candidato ufficiale del Pd e del centro sinistra anche se orma in pole position sembra esserci l'ex direttore di banca Vincenzo Cipollina. Ma in queste ore avrebbe avuto contatti con l'altra parte dell'Mpa quella che fa capo a Roberto Di Mauro, il quale a Canicattì vorrebbe riproporre l'esperienza politica che si sta attualmente portando avanti alla Regione e che vede in una unica alleanza, Pd, Fli ed Mpa. Anche se non vi è nulla di certo sembra che questo gruppo potrebbe sostenere alla fine addirittura un'altra candidatura e non quella di Enzo Cipollina. Ma bisognerà vedere cosa ne penseranno Sel, Rifondazione Comunista e Italia dei Valori che alla fine se «mollati» potrebbero correre da soli. In casa Udc si va avanti con la convinzione di appoggiare Angelo Muratore. Sarebbe il candidato di bandiera del partito di Casini che alla fine non si alleerebbe con nessuno. La settimana che stiamo vivendo sarà fondamentale per alleanze e accordi e non dovrebbero mancare i colpi di scena. Intanto molte liste sono ancora in alto mare non trovando candidati per raggiungere il numero minimo per la presentazione.
 
IERI MATTINA A VILLA ONFICLIO SI E' REGISTRATO IL CONSUETO APPUNTAMENTO
Disertata dalla gente la celebrazione della Liberazione
Com'era prevedibile, anche quest'anno i cittadini hanno disertato la cerimonia per il 66° Anniversario della Liberazione d'Italia, che si è tenuta all'interno della villa Bonfiglio.
La ricorrenza quest'anno aveva particolare importanza in quanto è coincisa con i festeggiamenti per il 150° anniversario dell'Unità d'Italia. Ma evidentemente non interessava a nessuno. La scarsa partecipazione popolare nella giornata dedicata alla democrazia e alla libertà, ancora una volta suscita perplessità nello svolgimento di una cerimonia, che si tiene solo per pochi intimi, quasi tutti appartenenti alle forze dell'ordine. Ieri mattina a parte il prefetto Francesca Ferrandino, il sindaco Marco Zambuto, il presidente della provincia Eugenio D'Orsi e i rappresentanti delle forze dell'ordine e delle sigle sindacali, la partecipazione dei cittadini è stata quasi nulla, se si esclude la presenza di una ventina di persone. La stragrande maggioranza delle famiglie agrigentine ha preferito concentrarsi sulla Pasquetta e le gite fuori porta. Rispetto al passato niente corteo dei sindacati per le vie del centro. Alla cerimonia hanno preso parte, invece, alcuni studenti della scuola media "Mendola Vaccaro" di Favara e della scuola media "Luigi Pirandello" di Agrigento, che hanno proposto l'inno di Mameli, intonato canti e letto brani sulla ricorrenza della festa della Liberazione. Durante la cerimonia sono stati letti i messaggi del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano e del ministro della Difesa, Ignazio La Russa. Manifestazione culminata, come da tradizione, nell'omaggio al monumento dei Caduti alla villa Bonfiglio, dove è stata deposta una corona d'alloro. Poco altro da aggiungere alla mattinata, che avrebbe dovuto celebrare i caduti per la libertà e la lotta contro il nazifascismo con ben diversa partecipazione di popolo.
La ricorrenza del 25 aprile, oltre ad essere un momento di riflessione, è anche un momento simbolo affinché il tempo non cancelli la memoria di tanti italiani che hanno sacrificato coraggiosamente la propria vita per restituire al Paese la libertà. 

SOLE 24 ORE
 
Dopo il decreto legislativo 104/2010 le liti per ottenere giustizia hanno maggiori possibilità di successo
Più facili i risarcimenti della PA
Due le strade: l'istanza di danno e l'annullamento dell'atto illegittimo
GIUSTIFICAZIONE. La difficoltà della procedura o la mancata chiarezza da parte del cittadino possono ridurre la «colpa» dell'ufficio
TERMINI DIFFERENZIATI. Ricorsi entro 60 giorni per la modifica del provvedimento Tempi raddoppiati per la domanda economica
Ci vedremo in tribunale. Per molto tempo questa minaccia non ha spaventato le pubbliche amministrazioni, per una sorta di immunità favorita dai tempi e dall'incertezza della lite. Modifiche nominative (legge 205 2000 e d.Lgs. 104/2010) e una giurisprudenza attenta rendono oggi più efficaci le liti, garantendo il risarcimento danni o l'esecuzione in forma specifica, sotto la supervisione della forte di giustizia comunitaria (in materia di appalti) e della Corte dei diritti dell'uomo (sui diritti fondamentali). Le strade sono due: l'annullamento e il risarcimento danni (quest'ultimo anche in forma specifica). La richiesta di annullamento tende a modificare un provvedimento amministrativo illegittimo, la richiesta di danni riguarda un importo in danaro, a carico dell'amministrazione, calcolato sulla base del danno immediato (danno emergente)  e di quello futuro (lucro cessante). L'esecuzione in forma specifica è un particolare modo di risarcire il danno, restituendo il bene sottratto in modo illecito: si può avere interesse al posto di lavoro rettificando lesi sto di un concorso, oppure solo al vantaggio economico che si sarebbe conseguito con la vittoria del concorso (una nomina in danaro, per un certo periodo di tempo, se nel frattempo si è vinto un altro concorso). Per ottenere l'annullamento di un provvedimento il termine per ricorrere è di 60 giorni; per ottenere il risarcimento del danno si allunga a 120 giorni (articolo 30 D.Lgs. 104 del 2010, codice del processo amministrativo). Il giorno iniziale dal quale decorre il termine è quello in cui "il fatto si è verificato" , ovvero il giorno della conoscenza del provvedimento lesivo, se il danno ne è diretta conseguenza. Entro 120 giorni si può quindi chiedere al giudice amministrativo il risarcimento del danno causato da un provvedimento, evidenziando i motivi di illegittimità (ad esempio il contrasto di una costruzione con il Piano urbanistico,in un concorso vinto da un avversario la mancanza di titolo di studio, l'illogicità di un tracciato stradale ecc.). Con la stessa decorrenza si può proporre ricorso per chiedere l'annullamento dell'atto lesivo, ma entro do giorni. Chi ha subito un torto in un concorso, può impugnare innanzi al Tar entro 60 giorni dalla conoscenza dell'esito sfavorevole, gli atti della procedura, e può chiedere (nello stesso atto giudiziario) sia l'annullamento, sia il risarcimento del danno. La struttura del ricorso, sia che si chieda l'annullamento sia per il risarcimento, non cambia: occorre dimostrare l'errore dell'amministrazione. Non sempre comunque a un provvedimento illegittimo corrisponde un risarcimento del danno. L 'amministrazione paga se sbaglia. Ma se ha sbagliato a causa delle difficoltà  obiettive del procedimento o se è stata indotta in errore dal privato cittadino, paga meno o addirittura non paga. Quando le norme da applicare sono di formulazione incerta, in un quadro normativo confusi) (ad esempio in materia di opere pubbliche), e privo di chiarezza immediata, il concorrente che ha perso una gara può ribaltare il risultato con un ricorso con cui chiede l'annullamento, ma anche se vince il ricorso può vedersi negato il risarcimento del danno (Tar Torino 303 2008, sulla gara per Urban center di Torino). Difficoltà anche quando la vicenda è influenzata da circostanze esterne: un provvedimento antimafia è stato annullato per carenza di presupposti, ma non vi è stato risarcimento per l'impresa erroneamente esclusa dalla gara, perché l'errore era stato causato da un'inversione di lettura nel cognome.
Il danneggiato ha l'onere di segnalare gli errori in cui è incorsa l'amministrazione alfine di consentire di rettificarli. Se non collabora, viene meno a un dovere di diligenza e può perdere il risarcimento del danno: è capitato a un insegnante, scavalcato in graduatoria provvisoria, ma che non si era poi tempestivamente lamentato (Consiglio Stato, 198/2011).
A favore del cittadino è un recente orientamento che garantisce il risarcimento in tutti i casi in cui l'amministrazione sbaglia, anche per i casi più complessi e controversi: lo sottolinea la Corte di Giustizia della Comunità europea nella pronuncia C-314/2009 del settembre 2010 e lo conferma il Tar Brescia nella sentenza 4552/2010. Sarà poi la Corte dei Conti a verificare se vi è stata negligenza del funzionario: il cittadino viene risarcito dall'amministrazione, la quale poi si rifà, se vi è stata colpa grave, verso il proprio funzionario.
 
Enti locali - L'attenzione sulla Rc auto
Anche le Province arruolate nella lotta all'evasione fiscale
IL QUADRO. Il rischio rincari sui tributi è più concreto dove i conti sono in disordine: in Calabria debiti doppi rispetto alla media nazionale
MILANO. Nella lotta all'evasione fiscale entreranno anche le Province. L'arruolamento dell'unico livello di governo locale finora escluso dalla caccia al nero fiscale sarà deciso con il Dlgs su «premi e sanzioni», lottavo provvedimento attuativo della riforma su cui si è appena riaccesa la discussione in Conferenza Stato-città. L'impegno dei presidenti di Provincia sarà concentrato sull'evasione dell'Rc Auto; a febbraio l'Antitrust aveva denunciato in Parlamento il fatto che gli aumenti medi nel 2010 (+6,6%) erano stati doppi rispetto al resto d'Europa, e l'Isvap, analizzando il fenomeno, aveva sottolineato il ruolo dell'evasione, che si concentra in alcune Regioni ma secondo l'istituto di vigilanza finisce per far crescere le tariffe in tutt'Italia. Per spezzare il circolo vizioso fra evasione e incremento dei prezzi, l'intenzione del Governo è di impegnare direttamente le amministrazioni locali, girando alle Province una quota del riemerso sulla base degli stessi principi che disciplinano i premi per Comuni e Regioni. Il Dlgs sul federalismo regionale e provinciale, approvato definitivamente a fine marzo, muove però anche le leve fiscali direttamente in mano ai presidenti. Proprio sull'Rc Auto, già da quest'anno le Province possono ritoccare del 3,5% l'addizionale provinciale (oggi fissa al 12,5%). Questa «libertà fiscale» sarà esercitabile subito dopo la pubblicazione del Dlgs in «Gazzetta Ufficiale», e le decisioni locali avranno effetto 6o giorni dopo la pubblicazione della delibera sul sito dell'ente. La scelta di aumentare o diminuire l'addizionale, naturalmente, dipende dalla salute dei bilanci locali; un'elaborazione dell'associazione Trecentosessanta, il "think tank" che fa capo al vicesegretario del Pd Enrico Letta, ha passato al setaccio i conti provinciali su alcuni indicatori chiave, e mostra una situazione estremamente variegata: le Province calabresi (tranne Reggio), per esempio, hanno un indebitamento doppio rispetto alla media nazionale, e Vibo Valentia primeggia con una- spesa di personale pari a 2,5 volte la media. «L'analisi di questi numeri - spiega Marco Stradiotto, senatore Pd e autore dell'indagine - mostra anzitutto una grande confusione istituzionale; per avere un senso, le Province devono contare più di 200mila abitanti e occorre definire una volta per tutte i loro compiti, che devono essere orientati esclusivamente al coordinamento territoriale». L'altro tema caldo sul fisco provinciale è legato all'abolizione del regime Ipt per gli atti soggetti a Iva, e la loro equiparazione a quelli non Iva. Una misura di questo tipo moltiplicherebbe il conto dell'imposta, molto più elevata per atti non Iva, ma fonti del Governo sostengono che l'intenzione è quella di «riequilibrare progressivamente» il prelievo, con una disciplina unica che non sarà necessariamente quella attuale degli acquisti non Iva.  Il compito, comunque, spetta a un decreto dell'Economia, e la partita è ancora aperta.
 
SELEZIONE DAI SITI ON LINE
 
Agrigentoflash
 

25 aprile
Pubblica Amministrazione, scatta legge sulla semplificazione
Per la prima volta viene prevista (art. 14), con l'obiettivo di assicurare un'immagine coordinata, univoca e trasparente, all'interno e all'esterno dell'amministrazione, l'adozione, entro sei mesi dall'entrata in vigore della legge, di un manuale recante le norme e i criteri fondamentali per il corretto e uniforme utilizzo dello stemma della Regione.
Di grande rilievo e' il recepimento (art. 15) del "Codice Antimafia ed Anticorruzione" noto come "Codice Vigna", adottato dalla Giunta regionale con delibera n. 514/2009, il cui scopo e' quello di contrastare il rischio di diffusione della corruzione e infiltrazioni di tipo mafioso all'interno delle pubbliche amministrazioni. In tema di riordino normativo e semplificazione dei procedimenti amministrativi (art.16), la legge persegue l'obiettivo della certezza del diritto attraverso l'impegno della giunta regionale a effettuare un riordino normativo e un'attivita' di coordinamento tra le leggi regionali attraverso una legge annuale sulla semplificazione. Introdotta anche la delegificazione dei procedimenti amministrativi cui si potra' pervenire tramite regolamenti da adottarsi con decreto presidenziale entro sei mesi dall'emanazione dell'apposita legge delega.
Allo scopo, infine, di favorire lo snellimento e l'accelerazione del procedimento amministrativo, la legge (art.19) ha soppresso la commissione edilizia e ha abbreviato i termini dell'iter preordinato al rilascio della concessione edilizia.
 
Agrigento, celebrato il 25 aprile
Si è svolta presso la villa Bonfiglio di Agrigento, la cerimonia per il 66° Anniversario della Liberazione d'Italia, alla presenza delle più alte cariche istituzionali civili, religiose e militari della Provincia. Presenti il prefetto Francesca Ferrandino, il presidente della provincia, Eugenio D'Orsi, il sindaco Marco Zambuto, e i vertici delle forze dell'ordine. Alla cerimonia hanno preso parte anche studenti della scuola media "Mendola Vaccaro" di Favara e della scuola media "Luigi Pirandello" di Agrigento, che hanno proposto l'inno di Mameli. Una corona d'alloro è stata deposta al monumento dei caduti. La ricorrenza quest'anno ha assunto particolare importanza in quanto è coincisa con i festeggiamenti per il 150° anniversario dell'Unità d'Italia.
 
Agrigentonotizie
 
23 aprile
Licata sollecita la Provincia per la pulizia delle spiagge  
Il sindaco di Licata Angelo Graci e l'assessore comunale all'Ambiente, Calogero Scrimali, preso atto delle notizie avute dalla Dedalo ambiente, ringraziano il commissario straordinario, Rosario Miceli, per la tempestività con la quale si è attivato, dopo i solleciti fatti dall'Amministrazione comunale, presso la Provincia regionale di Agrigento e il dipartimento di Protezione civile, per ottenere la pulizia di tutto il litorale che da Torre di Gaffe si estende sino al Lido Due Rocche.
Inoltre il primo cittadino invita il neo assessore e i consiglieri provinciali licatesi, a sostenere la superiore richiesta della Dedalo ambiente e ad attivarsi con la massima urgenza, in considerazione del fatto che la stagione estiva è ormai alle porte, in modo da garantire la pulizia delle spiagge, nell'esclusivo interesse e bene di tutta quanta la collettività e degli operatori turistici.
Infine, il sindaco Graci, si appella alla riconosciuta sensibilità del presidente Eugenio D'Orsi, più volte manifestata nei confronti della città di Licata, affinchè disponga quanto necessario per l'erogazione delle somme straordinarie da destinare alla pulizia straordinaria del litorale licatese.
 
Agrigentoweb
 
23 aprile
Censimento del patrimonio artistico: Il British Museum scrive al Presidente D'Orsi
Il British Museum di Londra ha inviato un elenco di oggetti custoditi nel museo londinese di provenienza della nostra provincia che sono esposti nelle sale di Arte Greca e Romana e nella sezione dedicata alla Preistoria in Europa. Nello specifico il Dipartimento di arte Greca e Romana è in possesso di 157 opere d'arte di cui 154 provenienti dagli scavi di Akragas, acquistati dal British Museum o donati da collezioni private, due provenienti da Licata e una proveniente dall'area di Sant'Angelo Muxaro. Sette invece i reperti di epoca preistorica custoditi al British provenienti, sempre, dalla città dei templi.  Tra queste opere d'arte, di notevole fattura, una testa in marmo raffigurante la dea Hera o Giunone del periodo romano, copia dell'originale greco del 420 avanti Cristo, acquistata dal British Museum nel 1875 dall'antiquario romano Alessandro Castellani e un'Anfora trovata ad Agrigento del 550 avanti Cristo, raffigurante due lottatori durante un combattimento. Inoltre sempre al British Museum si può ammirare la famosa patera d'oro trovata a Sant'Angelo Muxaro ed acquista nella seconda metà del Settecento da Sir William Hamilton Ambasciatore Inglese nel Regno di Napoli. Con la lettera del British Museum sono già quattro i musei che hanno risposto alla richiesta del Presidente D'Orsi di censire il patrimonio artistico della provincia di Agrigento sparso in tutto il mondo.
 
Infoagrigento
 
23 aprile
Reperti agrigentino al "British Museum" di Londra 
Il British Museum di Londra ha inviato un elenco di oggetti custoditi nel museo londinese di provenienza della nostra provincia che sono esposti nelle sale di Arte Greca e Romana e nella sezione dedicata alla Preistoria in Europa. Nello specifico il Dipartimento di arte Greca e Romana è in possesso di 157 opere d'arte di cui 154 provenienti dagli scavi di Akragas, acquistati dal British Museum o donati da collezioni private, due provenienti da Licata e una proveniente dall'area di Sant'Angelo Muxaro. Sette invece i reperti di epoca preistorica custoditi al British provenienti, sempre, dalla città dei templi. Tra queste opere d'arte, di notevole fattura, una testa in marmo raffigurante la dea Hera o Giunone del periodo romano, copia dell'originale greco del 420 avanti Cristo, acquistata dal British Museum nel 1875 dall'antiquario romano Alessandro Castellani e un'Anfora trovata ad Agrigento del 550 avanti Cristo, raffigurante due lottatori durante un combattimento. Inoltre sempre al British Museum si può ammirare la famosa patera d'oro trovata a Sant'Angelo Muxaro ed acquista nella seconda metà del Settecento da Sir William Hamilton Ambasciatore Inglese nel Regno di Napoli. Con la lettera del British Museum sono già quattro i musei che hanno risposto alla richiesta del Presidente D'Orsi di censire il patrimonio artistico della provincia di Agrigento sparso in tutto il mondo.
 
Grandangolo
 
25 aprile
Celebrata la festa della liberazione       
Si è svolta presso la villa Bonfiglio di Agrigento, la cerimonia per il 66° Anniversario della Liberazione d'Italia, alla presenza delle più alte cariche istituzionali civili, religiose e militari della Provincia. Presenti il prefetto Francesca Ferrandino, il presidente della provincia, Eugenio D'Orsi, il sindaco Marco Zambuto, e i vertici delle forze dell'ordine. Alla cerimonia hanno preso parte anche studenti della scuola media "Mendola Vaccaro" di Favara e della scuola media "Luigi Pirandello" di Agrigento, che hanno proposto l'inno di Mameli. Una corona d'alloro è stata deposta al monumento dei caduti. La ricorrenza quest'anno ha assunto particolare importanza in quanto è coincisa con i festeggiamenti per il 150° anniversario dell'Unità d'Italia.
 
L'altraagrigento
 
26 aprile
Censimento, il Louvre e il Museo di Grenoble rispondono alle richieste del Presidente D'Orsi .
Sono due i musei internazionali che hanno risposto, in questi giorni, all'appello del Presidente D'Orsi per il censimento delle opere d'arte che riguardano la nostra provincia. Si tratta del museo più conosciuto del Mondo, il Louvre di Parigi e di un altro museo francese, quello di Grenoble.
Queste lettere seguono l'elenco inviato dal Rijksmuseum di Amsterdam. Al Museo del Luovre risultano essere presenti 57 opere d'arte di provenienza della nostra provincia o ispirate ai luoghi della città di Agrigento. Sedici sono opere d'arte greca, tra cui alcuni crateri a figure rosse del 460 a.c, alcuni Lekythos, vasi greci a forma cilindrica, dotati di un manico e figure femminili.
Presenti anche 41 tra opere e disegni dei pittori Jean Houel, Prosper Barbot, Achille Michallon, Ernest Hebert, Joseph Benoit Suvee e Jean Louis Desprez, di cui è esposto il famoso quadro "Prise d'Agrigente par les Carthaginois", (Conquista di Agrigento dei Cartaginesi" nella foto).
Di Pierre Henri de Valenciennes è possibile ammirare  "L'antica Città di Agrigento" del 1780, un olio su tela che riproduce una visione ideale del paesaggio dell'antica Akragas oltre ad una serie di disegni sui templi donati al Louvre nel 1930 dalla Principessa Cro- Dulmen.
Solamente un quadro presente nel museo di Grenoble, dipinto da Nicolas de Stael, uno dei maggiori pittori del 900, datato 1954, intitolato Sicile, sul tema della città di Agrigento, che fa parte della collezione realizzata dall'autore russo-francese. Nicolas De Stael trascorse, nel 1953, un periodo della sua vita ad Agrigento, insieme alla famiglia, realizzando, successivamente, una serie di 31 opere dedicate alla città dei templi. Verosimilmente qualche disegno di Stael potrebbe trovarsi nella città di Agrigento. Si tratta di opere dal grande valore pittorico che hanno raggiunto quotazioni superiori al milione di euro. "Stiamo ricevendo risposte positive dai musei a cui abbiamo richiesto notizie - ha dichiarato il Presidente della Provincia Eugenio D'Orsi - sapevamo che al Louvre erano presenti opere artistiche che riguardano il nostro territorio, ma dalle informazioni ricevute, questo numero è maggiore rispetto alle nostre attese.  Con questo censimento abbiamo la possibilità di far conoscere il nostro territorio, documentato da importanti opere d'arte o da reperti archeologici che possono servire per attirare segmenti di turismo che sono interessati all'arte e che vogliono essere affascinati da contenuti altamente culturali.
Alla fine di questa ricognizione valuteremo la possibilità di stampare un libro da mettere a disposizione dei turisti, oppure organizzare una esposizione, utilizzando i fondi dell'Unione europea che dedica alla cultura".

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