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Rassegna stampa dell'8 novembre 2012

 Rassegna on line dell'8 novembre 2012
 
LA SICILIA
 
VANDALISMO SENZA FRENI
L'aula era stata attrezzata grazie ai fondi della Ue da poche settimane e non era stata ancora utilizzata: danni per 20 mila euro.
Depredata la sala dei computer della scuola «Pascoli» di via Dante
Il presidente della Provincia e dirigente D'Orsi: "Raid annunciato"
I ladri hanno preso ancora una volta di mira l'istituto Comprensivo materna, elementare e media «Giovanni Pascoli», di via Dante, di cui è dirigente scolastico il presidente della Provincia Eugenio D'Orsi. Depredata l'aula informatica creata alcune settimane fa con un finanziamento dell'Ue. Complessivamente sono stati rubati 20 computer. I responsabili ne hanno lasciato solo uno perché si è rotto mentre lo stavano portando via. Appresa la notizia di quanto accaduto mentre si trovava in ospedale, il presidente D'Orsi ha subito raggiunto la scuola e il primo pensiero è stato per gli alunni: «Doveva essere il fiore all'occhiello di questa scuola - ha detto - i computers erano stati installati pochi giorni fa e mai utilizzati. Sono dispiaciuto soprattutto per i ragazzini che saranno privati di un nuovo servizio di crescita». Da una prima stima i danni ammontano a circa 20 mila curo. Viste le modalità  con cui è stato compiuto il furto sarebbe opera di persone esperte, ma nulla avrebbe a che fare con le decine di atti intimidatori perpetrati al capo dell'Amministrazione provinciale di Agrigento: «Questa gente che sapeva del materiale e della faciliti che si ha per entrare in questa scuola, che io più volte ho cercato di trasferire per mancanza appunto di sicurezza». A dare risposte certe al raid ci penseranno i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Agrigento, che hanno avviato le indagini. Per tutta la mattinata di ieri tre militari della Scientifica dell'Arma, guidati dal tenente Rosario Tozza hanno effettuato i rilievi concentrati alla ricerca di
elementi utili, che possano risultare decisivi all'individuazione degli autori dell'atto criminale. Perlustrata anche la zona esterna alla struttura scolastica per tentare di trovare tracce o impronte lasciate dal malviventi. Per entrare all'interno della scuola i malviventi hanno forzato la serratura dei portone principale, e una volta dentro i locali, attraverso una finestra posta nelle segreteria sono penetrati nell'aula informatica, dove erano state collocate le postazioni con i computer. Prima di andare via hanno scassinato, impossessandosi delle monete di due distributori automatici di caffè e merendine posizionati nel corridoio. Sicuramente ad agire sarebbe stata una banda che ha portato via i materiali elettronici utilizzando per il trasporto un furgoncino, lasciato parcheggiato presso la barra che conduce al posteggio dell'istituto. Al vaglio degli investigatori le immagini di alcune telecamere piazzate negli esercizi commerciali della zona. ANTONINO RAVANA
 
Ipia alla Tortorelle ma servono lavori
L'ipotesi di portare alla scuola elementare "Tortorelle" di Agrigento alcuni locali dell'Ipia 'Fermi" è stata accettata dal preside dell'istituto Francesco Casalicchio. A comunicano, durante il Consiglio provinciale del 6 novembre, l'assessore Piero Marchetta, il quale ha confermato che il dirigente scolastico, che attendeva alcuni pareri specifici sulla salubrità dell'istituto, ha accettato la proposta della Provincia. La vicenda Ipia torna quindi in aula «Pellegrino», con una mozione presentata dai consiglieri Nino Spoto e Carmelo Avarello. «Il problema — ha dichiarato il primo - va risolto chiedendo l'intervento della Regione, del Ministero dell'Istruzione e della Protezione Civile, analogamente a quanto è accaduto per la vicenda dell'ospedale San Giovanni di Dio». Presente alla seduta anche una rappresentanza degli insegnanti dell'istituto, «Siamo in una situazione drammatica - ha detto uno di essi -. Chiediamo alla Provincia di individuare una soluzione che consenta di tornare al normale orario antimeridiano ed evitare di disperdere in più plessi gli studenti». Ad oggi la Provincia ha fornito in totale 21 aule, e, ha spiegato Marchetta, è stata avanzata anche a possibilità di utilizzare, per i turni pomeridiani, un intero istituto.
"Scelte che però il dirigente scolastico non ha ritenuto di dover applicare" ha aggiunto l'assessore. Ad oggi disponibili aule presso l'Itc Sciascia, l'Ipc Gallo e l'Itg Brunelleschi e dieci aule presso la scuola elementare «Tortorelle». I tempi però non saranno brevi per l'utilizzo di queste ultime, perché saranno necessari degli interventi per rendere idoneo il bagno e i locali. Come rivelato proprio da uno degli insegnanti, tra l'altro, il Comune, che ha la titolarità dell'istituto, aveva in forma privata avanzato dei propri dubbi. Gli interventi, che fino ad oggi non sono stati possibili per il fatto che il preside Casalicchio non ha preso in consegna le aule, non potranno ovviamente realizzati in tempi brevissimi, perché sarà necessario indire una gara d'appalto. Torna nel dibattito anche la soluzione del trasferimento presso il centro di formazione Asi, che Marchetta ha definito «praticabile», ma subordinata ad alcune risposte definitive. "Altre vie brevi non si intravedono — ha concluso -, considerato che la Provincia non può ricorrere a trattative private". G.S.
 
E la Corte dei conti richiama «Troppi fondi per il personale.
Spese per il personale, il pareggio è ancora un obiettivo da raggiungere. Come esposto durante il Consiglio provinciale di martedì, infatti, la Corte dei conti continua a monitorare l'Ente affinché si riesca a rientrare nei limiti imposti dalla legge, che stabilisce un rapporto di 2 a 1 tra la spesa corrente e quanto viene impegnato per il personale. «Nel 2009— spiegano dalla Provincia
— la Corte dei conti comunicò che avevamo una eccedenza di personale, e noi comunicammo una sorta di piano di rientro per riportare la spesa per i dipendenti al 50 per cento di quella corrente». Le iniziative intraprese sono state, fin da subito, il blocco del turn over, ad eccezioni delle assunzioni obbligatone la riduzione del fondo per il salario accessorio e la riduzione del tetto orario per i precari. Questo ha portato nel 2011, quando la spesa per il personale è stata di 24 milioni di euro, a raggiungere un superamento della soglia di 0,2 punti percentuali circa. Ma non basta. Si è infatti innescato un meccanismo «perverso» che nei fatti porterà sempre più ad una riduzione del fondo. Ciò perché, con la diminuzione dei finanziamenti da parte dello Stato e della Regione corrisponde una riduzione della spesa corrente e quindi deve essere applicata una riduzione della spesa per il personale. Vincoli che strangoleranno, necessariamente, la parte più debole, ovvero i precari, sebbene all'Ente siano ottimisti sulla possibilità di far rientrare lo sforamento entro quest'anno.
 
Il pd al presidente D'Orsi "Quote rosa nella Giunta"
Pd e Cgil vanno all'attacco della "variabile" Giunta del presidente della Provincia.
Il capogruppo del Partito democratico al Comune di Agrigento Angela Galvano e la responsabile "Donne Cgil" Anna Tascarella, infatti, definiscono illegittima la squadra amministrativa, "in quanto palesemente in contrasto con le nonne, a livello comunitario e a livello nazionale, che stabiliscono l'obbligo della rappresentanza di genere". Insomma, quelle che generalizzando vengono chiamate "quote rosa". Galvano e la Tascarella, chiedono quindi al presidente di garantire il rispetto del «principio di pari opportunità» e lo sollecitano a «rimodulare, nel più breve tempo possibile, la Giunta provinciale». L'ultima donna nella squadra di D'Orsi fu, ironia della sorte, proprio una esponente del Pd, ovvero Teresa La Marca, sostituita, il 30 luglio 2012, da Salvatore Tannorella. Il presidente, su questo tema, ha ricevuto anche in passato diversi attacchi, l'ultimo, anzi, il penultimo, da parte del Pdl, che contestualmente alla ridistribuzione di deleghe dello scorso mese, ha ricordato a D'Orsi la necessità di nominare una donna. Obbligo al quale il presidente non sembra al momento interessato ad ottemperare.G.S.
 
Bilancio Provincia, sì sul filo di lana.
 Investimenti ridotti per i tagli ai trasferimenti, no all'aumento del monte orario per i precari.
Sei giorni dopo il limite stabilito dalla legge e con l'ombra del commissariamento ben presente (il giorno prima l'assessorato regionale Enti locali si era premurato di comunicare che tutto era pronto per l'invio del funzionario regionale), la Provincia di Agrigento ha approva piano triennale delle opere pubbliche, piano delle alienazioni dei beni non strumentali e il bilancio di previsione 2012. Ovviamente, come ci si aspettava, non è stato facile. Per tutta la serata lo schieramento di «maggioranza», per così dire, ha dovuto contrattare con l'opposizione e con i propri stessi consiglieri per evitare che la seduta cadesse per mancanza del numero legale, o comunque per trovare un éscamotage numerico per garantire l'approvazione degli strumenti. Un nervosismo di fondo che ha consentito incidenti come una triplice votazione su un medesimo emendamento al piano triennale frutto di «distrazione». C'è comunque da capire i consiglieri. Come detto da Orazio Guarraci, Grande Sud, la votazione nominale tende ad «annoiare e stancare» i rappresentanti di aula Giglia. Guardiamo analiticamente cosa è stato votato. Gli strumenti approvati sono sostanzialmente i medesimi presentati a settembre. Il piano delle alienazioni ha visto unicamente l'aggiunta di alcuni relitti stradali per una decina di migliaia di euro e di una struttura in territorio di Ribera, mentre il piano triennale ha visto solo una riduzione delle manutenzioni straordinarie a causa della diminuzione dei fondi, I consiglieri hanno approvato diversi emendamenti riguardanti la ex sp 64 e 31 (proponente D'Angelo), e le Sp 3 e Sp1 (proponente Masone). Ovviamente tutti interventi subordinati al rastrellamento di fondi regionali. Più complesso l'iter del bilancio, nonostante l'esiguità dei fondi a disposizione (siamo già a novembre, quindi è stato tutto già speso) avesse eliminato più di un terzo degli emendamenti presentati, e che saranno poi trasformati in atti d'indirizzo. Punto particolarmente spinoso l'emendamento da 97 mila euro, poi bocciato, per l'incremento orario dei precari della Provincia fino a dicembre. Proposta ritenuta inammissibile dai dirigenti (aumento del carico di lavoro non giustificato, spesa del personale congelata per legge e anche voce di bilancio errata) e che comunque è stata votata da 10 consiglieri (Avarello, Buscemi, Camilleri, Di Ventura, Gentile, Girasole, Lazzano, Masone, Spoto e Zarbo). Approvati però sette emendamenti destinati a interventi su beni culturali e settore sociale, e un emendamento da l00 mila euro per il sostegno alla pesca. Quest'ultimo dovrebbe, stando a quanto dicono i dirigenti, potrebbe privare gli uffici di fondi per fare fotocopie, manutenere i pc ed altro. Ma la pesca è la pesca. Il Consiglio tornerà a riunirsi martedì prossimo. RICCARDO SCHICCHI
 
L'EMERGENZA RIFIUTI. Partite le lettere, ditte non cedono
Quasi 400 netturbini verso il licenziamento
Il dramma dei rifiuti sfocia anche nell'emergenza sociale: il raggruppamento di imprese che si occupa del prelievo della spazzatura nei 19 comuni di Gesa ha notificato ieri il preavviso di licenziamento ai 359 dipendenti solitamente direttamente impegnati nel servizio. I licenziamenti potrebbero diventare 400 (coinvolgendo anche il personale delle officine e degli uffici) qualora realmente il 12 novembre prossimo il contratto con la società d'ambito dovesse intendersi risolto. Dunque un rilevante numero di famiglie rischia di ritrovarsi dall'oggi al domani senza una fonte di reddito, I sindacati ieri stesso sono scesi immediatamente sul piede di guerra: la Uil ha chiesto l'intervento della Protezione civile nazionale scrivendo al Capo Dipartimento Franco Gabrielli, al neo presidente della Regione Rosario Crocetta ed al prefetto Francesca Ferrandino, mentre l'Ugl si prepara ad impugnare i licenziamenti qualora questi ultimi dovessero davvero essere adottati.
Ma d'altra parte le imprese non ce la fanno più. Lo hanno ribadito ieri pomeriggio anche al soggetto attuatore per l'emergenza rifiuti Maurizio Norrito il quale ha convocato a Palermo tutti gli interessati. Oltre alle ditte c'era anche il liquidatore di Gesa Teresa Restivo. Ad una precisa domanda del soggetto attuatore hanno precisato che non saranno nelle condizioni di pagare nemmeno la mensilità corrente nemmeno quando riceveranno i soldi dell'emergenza rifiuti per il servizio svolto per conto di quest'ultima a cavallo tra settembre ed ottobre, L'Amministratore delegato di Iseda Giancarlo Alongi ha prodotto una dichiarazione giurata con la quale ha spiegato nel dettaglio la destinazione di questi ultimi soldi tra tasse ed altri impegni inderogabili che il raggruppamento deve pagare per obbligo di legge. Peraltro le stesse imprese reclamano la liquidazione delle fatture da aprile ad oggi, altrimenti dal 13 novembre riterranno risolto il contratto con Gesa e da quel giorno non ci sarà più il servizio di prelievo della spazzatura, tanto è vero che stanno già procedendo al licenziamento del personale. A questo punto si devono cercare altri soldi, per cui è stato concordato di rinviare tutto a stamattina quando, su convocazione di urgenza di Teresa Restivo, dovrebbero riunirsi i sindaci nella sede di Gesa. Ai Comuni sarà chiesto un grosso sforzo per racimolare altri soldi che, insieme con quelli che giungeranno dal soggetto attuatore, possano mettere le imprese nelle condizioni di pagare i propri debiti più impellenti ed anche di pagare almeno una mensilità. Quest'ultima soluzione per far riprendere il lavoro agli operai, mentre per far recedere le imprese dalla loro diffida dovrebbe invece assumersi il servizio — anche temporaneamente—di nuovo il soggetto attuatore. In ogni modo, dopo i sindaci, Restivo tornerà ad incontrare, nel pomeriggio, le imprese per tornare a fare il punto della situazione e vedere se si possono intravedere spiragli per la ripresa del servizio. Intanto da venerdì il sindaco di Favara ha ordinato la chiusura delle scuole.
 
DI SICILIA
 
NUOVO ATTO DI VANDALISMO. Il preside della scuola è Eugenio D'Orsi
Raid nella notte, rubati20 computer alla «Pascoli»
Quei pc erano stati comprati con i fondi europei e l'aula di informatica era ancora in fase di allestimento e definizione. Nella notte fra martedì e ieri, però, i ladri sono arrivati prima che gli studenti potessero iniziare ad utilizzare i computer. Venti dei 21 pc dell'istituto comprensivo "Pascoli ", oggi denominato "Agrigento bassa Est", di via Dante ad Agrigento, si sono volatilizzati nel nulla. I ladri hanno forzato la porta d'ingresso e dirigendosi direttamente nell'aula di informatica - senza toccare null'altro - l'hanno svaligiato. Soltanto uno dei pc non è stato portato via. E questo perché durante il trasporto, il pc è scivolato di mano ai malviventi e cadendo s'è rotto. Sul posto, ieri mattina, dopo l'Sos lanciato, si sono portati i carabinieri del nucleo operativo e radiomobile, ma anche il presidente della Provincia Eugenio D'Orsi che in quell'istituto è dirigente scolastico. D'Orsi s'è detto molto amareggiato per l'accaduto. I carabinieri hanno avviato le indagini nella speranza di identificare i balordi. C.R.
 
PD E CGIL. «La Giunta attua le è il legittima»
Provincia, sollecito al presidente D'Orsi per le quote rosa
Il Capogruppo del Partito Democratico al Comune di Agrigento Angela Galvano e la responsabile «Donne CGII» Anna Tascarella fanno presente al Presidente della Provincia D'Orsi, che ha recentemente nominato un altro ennesimo assessore, l'illegittimità della sua Giunta, in «quanto palesemente in contrasto con le norme,a livello comunitario e a livello nazionale, che stabiliscono l'obbligo della rappresentanza di genere». La Galvano e la Tascarella affermano inoltre, la necessità della presenza di entrambi i generi all'interno della giunta provinciale al fine di garantire il rispetto del principio di pari opportunità, cosa che attualmente non lo è. «Pertanto - scrivono in una nota - sollecitiamo il Presidente della Provincia D'Orsi a rimodulare, nel più breve tempo possibile, la Giunta provinciale esperendo ogni utile tentativo che permetta di individuare soggetti di genere femminile, dotati di competenze tecniche e professionali, da inserire nella Giunta assicurando in tal modo il rispetto delle quote rosa previste per legge».
 
AULA PELLEGRINO. Incrementato di 42,5 milioni di euro il fondo per la costruzione dell'Aeroporto
Provincia, il Consiglio ha approvato il bilancio
Il Consiglio provinciale di Agrigento ha approvato li Blando di previsione 2012, il Piano Triennale delle Opere Pubbliche 2012-2014 e il Piano delle Alienazioni e Valorizzazioni dei Beni della Provincia. Il Piano Triennale è stato illustrato dall'Assessore al Lavori Pubblici, Vito Terrana, che ha rilevato come la Giunta non abbia apportato modifiche sostanziali al precedente Piano (non sarebbe stato possibile rispettare i tempi tecnici per l'approvazione della delibera). "Uniche, leggere modifiche il modesto decremento dei fondi perle manutenzioni ordinarie - ha detto Terrana - e l'incremento di 42,5 milioni di euro del fondo per l'Aeroporto, provenienti dalla compartecipazione dei privati'". Approvati alcuni emendamenti dei consiglieri, mentre altri sono stati dichiarati astensioni. Scozzari ha chiesto e ottenuto anche l'immediata esecutività dell'atto deliberativo. Approvato anche il Piano delle Alienazioni, che era stato integrato dall'Amministrazione con l'inserimento di relitti stradali, si è passati alla trattazione del Bilancio di previsione 2012. Anche in questo caso è stato deciso che gli emendamenti inammissibili, o ammissibili ma con parere tecnico contrario, saranno successivamente trasformati in atti di indirizzo. Il confronto si è acceso, in particolare, so un emendamento presentato da alcuni consiglieri (primo firmatario Raimondo Buscemi) che avrebbe dovuto destinare ai precari alcune somme da on capitolo di spesa per il personale, per consentire da qui alla fine dell'anno una modesta integrazione delle ore lavorative. L'emendamento è stato respinto con 14 astenuti, 10 si, 2 no. Il Bilancio è stato approvato, invece con 20 voti favorevoli, 3 contrari (Buscemi, Spoto e Lazzano)e 2 astenuti (Picone e Testone). Carmelo D'Angelo ha chiesto l'immediata esecutività dell'atto, approvata con 18 si, 5 no e un astenuto. Il bilancio 2012 prevede entrate e uscite per 158.262.620 euro. Le entrate sono costituite da: tributarie (25.850.000 euro), trasferimenti da altri enti (16.402.125 euro), extratributarie (1.868.741 euro), derivanti da alienazioni, trasferimenti di capitale e riscossione crediti (95.228.218 euro) ed avanzo di amministrazione utilizzato per il riconoscimento di debiti fuori bilancio (490.034 coro). Le uscite prevedono: spese correnti (43.030,391 euro), per investimenti (95.711.328 euro), per rimborso prestiti (9.097.399 euro). PAPI
 
ATO AG2 Questa mattina il soggetto attuatore per l'emergenza rifiuti Maurizio Norrito incontrerà i sindaci per predisporre un piano di pagamenti
Rifiuti, oggi vertice nella sede di Gesa
E l' Iseda annuncia 140 licenziamenti
Ieri mattina gli operatori ecologici hanno manifestato davanti la Prefettura per una protesta non autorizzata che potrebbe proseguire ad oltranza come avvenne a settembre.
Piove sul bagnato nella vertenza del comparto rifiuti di Gesa. Al termine della convulsa giornata di ieri, il soggetto attuatore per l'emergenza rifiuti Maurizio Norrito e il commissario di Gesa Teresa Restivo hanno convocato per questa mattina alle 10 tutti i sindaci dell'Ato Ag2 nella speranza di mettere nero su bianco degli impegni di pagamento rispetto ai debiti pregressi con la Gesa per trovare fondi sufficienti in modo che insieme alle somme disponibili dall'Emergenza rifiuti, si possa sbloccare l'emergenza. Successivamente, saranno convocati i sindacati e poi le imprese a cui saranno presentati i risultati dell'incontro. Intanto ieri pomeriggio a Palermo, Norrito e la Restivo hanno incontrato i rappresentanti delle imprese dell'Ati che hanno portato la perizia giurata con cui sottoscrivono che, con i soldi arrivati fino ad ora dall'emergenza, a causa dei numerosi impegni economici con banche e fornitori, non sono nelle condizioni di versare gli stipendi ai lavoratori, fermo restando l'impegno che, se si aggiungeranno altri soldi, si può cominciare a discutere proprio di questo ultimo aspetto. Ma nella tarda mattinata di ieri, con i lavoratori in sciopero selvaggio impegnati a manifestare davanti la Prefettura, la doccia fredda è arrivata con la nota ufficiale dell'Iseda il cui amministratore delegato Giancarlo Alongi ha comunicato all'ufficio provinciale del lavoro e ai sindacati, l'intenzione di procedere, a partire da lunedì prossimo 12 novembre alla riduzione dei suoi 140 lavoratori addetti con varie mansioni nel settore di igiene ambientali. Si tratta di 51 operatori ecologici dell'area spazzamento, 45 operatori ecologici dell'area raccolta, 36 autisti e 7 motocarristi dell'area conduzione e un capo cantiere dell'area tecnica. I licenziamenti rientrano nella decisione aziendale di risolvere il contratto di appalto che l'impresa ha deciso dopo la mancata corresponsione dei canoni mensili contrattualmente dovuti. «Queste inadempienze - spiega Alongi
- hanno causato una grave esposizione finanziaria nostra nei confronti degli istituti di credito oltre alle difficoltà nel pagamento dei fornitori che di fatto ci ha portato a chiedere la rescissione del contratto». E L'Iseda spiega inoltre che non sono ipotizzabili alternative riorganizzative che possano escludere o differire e limitare il ricorso al licenziamento. Come dire che esistono beni pochi margini per evitare tutto questo. Alla decisione dell'Iseda seguirà a ruota quella analoga della Sap che potrebbe licenziare altri 118 lavoratori circa, della Ecoin che ne ha 45, della Icos che ne ha circa 60 e la Seap con circa 23 lavoratori, ovviamente gli eventuali licenziamenti, passano attraverso la consultazione sindacale prevista dalla legge 223 del 91 anche se le imprese sembrano già orientate a non programmare eventuali misure adeguate per fronteggiare le conseguenze sul piano sociale dell'attuazione del programma di licenziamento collettivo. Ieri intanto, il segretario generale della Uil agrigentina Aldo Broccio ha sentito telefonicamente il capo della Protezione civile nazionale Franco Gabrielli a cui ha mandato una lettera, così come fatto alle altre parti coinvolte, per chiedere di interessarsi attivamente dell'emergenza del settore rifiuti nei Comuni dell'Ato Ag2. AMM
 
COMUNE  Il prevedimento era nell'aria in considerazione anche delle proteste dei dirigenti che hanno lamentato la presenza dei cassonetti
Rifiuti, niente mercato e scuole chiuse
Anche la fiera, il cui svolgimento era stato previsto da sabato a lunedì prossimi, è stata rinviata
Anche nel corso dell'ultimo sciopero dei netturbini di questa estate, l'allora vice sindaco Angelo Messinese emise un'analoga ordinanza.
Il perdurante sciopero degli operatori ecologici ha fatto scaturire i primi provvedimenti di natura amministrativa soprattutto per tutelare la salute pubblica. Nel tardo pomeriggio di ieri il sindaco Rosario Manganella e il dirigente della posizione organizzativa n. 5  l'architetto Francesco Criscenzo, hanno firmato un'ordinanza con cui viene disposta la sospensione del mercato settimanale in calendario per la giornata di domani. Con lo stesso provvedimento viene ordinata la chiusura delle scuole cittadine di ogni ordine e grado da domani a sabato. E non è finita. Anche la fiera, il cui svolgimento era stato previsto da sabato a lunedì prossimi (dopo un primo differimento perché coincidente con la domenica delle elezioni regionali), è stata rinviata ai giorni 24, 25 e 26 novembre. Comunicazioni sono partite per i fieristi molti dei quali provenienti da fuori provincia.
Il  provvedimento era nell'aria in considerazione anche delle proteste dei dirigenti scolastici che hanno lamentato la presenza dei cassonetti posti a ridosso dei muri degli edifici scolastici
traboccanti di immondizia ed odori non certo conciliabili con le attività didattiche. Anche nel corso dell'ultimo sciopero  dei netturbini di questa estate, l'allora vice sindaco Angelo Messinese (in sostituzione del sindaco fuori sede) emise un'analoga ordinanza con la quale chiuse le scuole fine a scongiurato pericolo. Non mancò qualche polemica, in primo luogo del consigliere comunale Antonio Fallea, che ritenne fuori luogo quella decisione perché nel frattempo era stato revocato In stato di agitazione. Solo che per le tonnellate di rifiuti accumulatisi lo smaltimento non fu immediato ma durò per diversi giorni. "L'ordinanza di chiusura delle scuole - puntualizza il sindaco Manganella - è un atto dovuto dovendo in primo luogo tutelare la salute degli studenti. Bisogna, comunque, trovare delle soluzioni per evitare che i contenitori dell' immondizia siano collocati nelle vicinanze dei plessi scolastici la cui presenza di per sé disturba il contesto ambientale". Nel passato, per la verità, si è fatto in modo di trasferire altrove i cassonetti che facevano bella mostra di sé nello slargo che si apre davanti alla scuola elementare Bersagliere Urso sempre pieni di immondizia a qualunque ora della giornata. Lo sciopero danneggia anche gli ambulanti, e sono circa 300, che il venerdì fanno affari al mercato settimanale che si sviluppa lungo le strade che confluiscono su via Capitano Callea. Per la fiera si cercherà di non interrompere la tradizione differendola a cavallo dell'ultima domenica di novembre. UR
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Agrigentoflash.
 
Provincia, spese per il personale: la Corte dei conti vigila
L'occhio della Corte dei conti, puntato sulla spesa del personale della Provincia regionale di Agrigento. Dal 2009 l'Ente è infatti monitorato, come avviene con molte altre amministrazioni pubbliche, sotto il profilo della spesa per il pagamento di dipendenti e dirigenti. La Provincia ha avviato da tre anni una sorta di piano di rientro per riportare la spesa per i dipendenti al 50 per cento di quella corrente, avviando il blocco del turn over, ad eccezione delle assunzioni obbligatorie, la riduzione del fondo per il salario accessorio e la riduzione del tetto orario per i precari. Questo ha portato nel 2011, quando la spesa per il personale è stata di 24.293mila euro, a raggiungere un superamento della soglia di 0.2 punti percentuali circa. Ma non basta, perché man mano che diminuisce la disponibilità per la spesa corrente diminuisce proporzionalmente anche la possibilità di spendere per il personale. Ciò significa che se il trend di riduzione dei finanziamenti non si fermerà nei prossimi anni sarà sempre più difficile mantenere i precari, che sono la parte più debole del sistema. Tra le iniziative che la Provincia sta pensando di attuare, per riuscire a raggiungere il traguardo del pareggio, vi è anche il taglio del rientro pomeridiano, i cui benefici sono però ancora da valutare.
Gioacchino Schicchi
Non rispetto delle quote rose nella giunta provinciale, intervento del Pd e della Cgil
Il capogruppo del Partito Democratico al comune di Agrigento Angela Galvano e la responsabile "Donne Cgil" Anna Tascarella eccepiscono al presidente D'Orsi l'illegittimità della sua giunta provinciale, in quanto palesemente in contrasto con le norme,a livello comunitario e a livello nazionale, che stabiliscono l'obbligo della rappresentanza di genere. La Galvano e la Tascarella affermano "la necessità della presenza di entrambi i generi all'interno della giunta provinciale al fine di garantire il rispetto del principio di pari opportunità". Pertanto, sollecitano il  presidente della provincia D'Orsi "a rimodulare, nel più breve tempo possibile, la Giunta provinciale esperendo ogni utile tentativo che permetta di individuare soggetti di genere femminile, dotati di competenze tecniche e professionali, da inserire nella Giunta assicurando in tal modo il rispetto delle quote rosa previste per legge."

Agrigento, furto alla Pascoli: rubati 20 computer
Rubati 20 computer su 21 all'istituto comprensivo Pascoli di via Dante ad Agrigento. I ladri, durante la notte, hanno forzato la porta d'ingresso e hanno svaligiato l'aula informatica, creata con i fondi europei. Hanno lasciato solo un pc perchè si è rotto mentre lo stavano portando via. Indagano i carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile. Per seguire l'avvio delle indagini sul posto si è portato il presidente della Provincia di Agrigento, Eugenio D'Orsi,  che da anni è dirigente scolastico dell'istituto vandalizzato.

onsiglio provinciale, approvato Bilancio di previsione 2012
 
Dopo un Consiglio durato circa 4 ore, la Provincia regionale di Agrigento si è dotata di piano triennale delle opere pubbliche, piano delle alienazioni dei beni non strumentali e del bilancio di previsione 2012. Alla fine l'aula ha approvato con un contributo anche da parte della minoranza sia gli strumenti finanziari che alcuni degli emendamenti proposti. Tra quelli bocciati, la proposta di aumento del monte ore dei precari dell'ente fino a gennaio 2013. In dieci hanno votato favorevolmente: Avarello, Buscemi, Camilleri, Di Ventura, Gentile, Girasole, Lazzano, Masone, Spoto e Zarbo, nonostante i pareri contrari da parte dei tecnici e dei revisori dei conti. Agrigentoflash.it Approvati anche emendamenti riguardanti la viabilità secondaria e sostegno al settore del sociale e della pesca.
Gioacchino Schicchi

agrigentonotizie.it
Consiglio provinciale, approvato il Bilancio di previsione 2012

Consiglio provinciale, approvato il Bilancio di previsione 2012
Approvati anche il Piano Triennale delle opere pubbliche e il Piano delle Alienazioni dei Beni della Provincia
Il Consiglio provinciale di Agrigento ha approvato ieri sera il Bilancio di previsione 2012, il Piano triennale delle opere pubbliche 2012-2014 e il Piano delle alienazioni e valorizzazioni dei Beni della Provincia. Alla seduta, presieduta dal Presidente del Consiglio, Raimondo Buscemi, hanno preso parte anche gli assessori Ferrara, Schembri, Alfonso Montana, Biondi, Tannorella, Terrana, Varisano e Marchetta, mentre era assente per motivi di salute il presidente D'Orsi.
L'inizio dei lavori è stato caratterizzato dall'audizione del professor Parello in rappresentanza dei docenti dell'Ipia "Fermi", che ha esposto la situazione dell'istituto. Uno strappo alla procedura sollecitato anche dai consiglieri Nino Spoto e Carmelo Avarello, che hanno presentato una mozione sull'argomento. In particolare Spoto, illustrandola, ha dichiarato: "Il problema va risolto chiedendo l'intervento della Regione, del Minsiero dell'Istruzione e dellaProtezione Civile, analogamente a quanto è accaduto per la vicenda dell'Ospedale San Giovanni di Dio". Anche Orazio Guarraci ha rilevato l'importanza di dare la parola ai diretti interessati, rinviando poi l'approfondimento ad una successiva seduta aperta. "Siamo in una situazione drammatica - ha detto il professor - Parello - con oltre mille studenti penalizzati dai turni pomeridiani. Chiediamo alla Provincia di individuare una soluzione che consenta di tornare al normale orario antimeridiano ed evitare di disperdere in più plessi gli studenti".
L'assessore al Bilancio Pietro Marchetta ha puntualizzato che la Provincia sta producento il massimo impegno per risolvere il problema, ma non dispone di locali: la collocazione in più strutture è dunque un sacrificio temporaneo ma necessario. "Sinora - ha detto Marchetta - sono state reperite alcune aule tra Itc 'Sciascia', Ipc 'Gallo' e Itg 'Brunelleschi', e altre dieci al plesso 'Tortorelle', peraltro da adeguare sul piano igienico sanitario. Oggi (ieri per chi legge, ndr) è stato fatto un passo in avanti nella riunione a Palermo con i dirigenti dell'Istruzione. La soluzione all'Asi sembra praticabile, ma attendiamo una risposta definitiva: altre vie brevi non si intravedono, considerato che la Provincia non può ricorrere a trattative private ma deve indire gare ad evidenza pubblica, e successivamente la congruità delle offerte dovrà essere valutata dall'Ute".
Il consigliere Totò Scozzari ha quindi chiesto e ottenuto il prelievo dei tre punti riguardanti, nell'ordine, il Piano Triennale delle Opere Pubbliche, il Piano delle Alienazioni dei beni provinciali e il Bilancio di Previsione 2012. Il Piano Triennale è stato illustrato dall'assessore ai Lavori Pubblici, Vito Terrana, che ha rilevato come la Giunta non abbia apportato modifiche sostanziali al precedente Piano (non sarebbe stato possibile rispettare i tempi tecnici per l'approvazione della delibera). "Uniche, leggere modifiche il modesto decremento dei fondi per le manutenzioni ordinarie - ha detto Terrana - e l'incremento di 42,5 milioni di euro del fondo per l'Aeroporto, provenienti dalla compartecipazione dei privati, in adeguamento al Decreto Legislativo 207/2010".
Approvati alcuni emendamenti dei consiglieri, mentre altri sono stati dichiarati inammissibili (il consiglio ha deciso di trasformarli in successivi atti di indirizzo), il Piano Triennale è stato approvato con 22 voti favorevoli, 2 contrari e 4 astensioni. Il consigliere Scozzari ha chiesto e ottenuto anche l'immediata esecutività dell'atto deliberativo. Approvato anche il Piano delle Alienazioni, che era stato integrato dall'Amministrazione con l'inserimento di alcuni relitti stradali, si è passati alla trattazione del Bilancio di previsione 2012. Anche in questo caso è stato deciso che gli emendamenti inammissibili, o ammissibili ma con parere tecnico contrario, saranno successivamente trasformati in atti di indirizzo.
Il confronto si è acceso, in particolare, su un emendamento presentato da alcuni consiglieri (primo firmatario Raimondo Buscemi) che avrebbe dovuto destinare ai precari alcune somme da un capitolo di spesa per il personale, per consentire da qui alla fine dell'anno una modesta integrazione delle ore lavorative. Il segretario generale Giuseppe Vella è intervenuto precisando che il parere del direttore del Settore Risorse Umane era contrario, in quanto parte delle somme da cui prelevare i fondi per l'aumento delle ore non avevano la necessaria copertura finanziaria (come chiarito anche dal presidente del Collegio dei revisori dei conti Dario Scozzari), e in ogni caso una recente direttiva della Corte dei Conti vietava incrementi di spesa agli Enti (come la Provincia) che avevano già superato il tetto del 50 percento della spesa per il personale. Inoltre gli aumenti delle ore dovevano essere legati ad un progetto per l'utilizzo del personale precario. Il Consiglio avrebbe comunque potuto approvare l'emendamento, motivandolo, ma esponendosi al rischio di una contestazione di danno erariale.
L'acceso dibattito ha registrato gli interventi, con varie sfumature, dei consiglieri Lazzano, Ruvolo, Masone, Guarraci, Carmelo D'Angelo, nonché del vicepresidente della Provincia Paolo Ferrara. Alla fine l'emendamento è stato respinto (14 astenuti, 10 si, 2 no). Il Bilancio di previsione 2012 è stato quindi approvato con 20 voti favorevoli, 3 contrari (Buscemi, Spoto e Lazzano)e 2 astenuti (Picone e Testone). Il consigliere Carmelo D'Angelo ha quindi chiesto l'immediata esecutività dell'atto, approvata con 18 si, 5 no e 1 astenuto.
I lavori sono stati aggiornati a martedì 13 novembre alle 18.
 
Agrigentooggi.it
Ecco le cifre del bilancio di previsione 2012 della Provincia
Il bilancio di previsione 2012 approvato ieri sera dal Consiglio Provinciale prevede, secondo lo schema approvato precedentemente dalla Giunta presieduta dal prof.  Eugenio D'Orsi,  entrate e uscite per 158.262.620 euro. Le entrate sono costituite da: entrate tributarie (25.850.000 euro), trasferimenti da altri enti (16.402.125 euro), entrate extratributarie (1.868.741 euro), entrate derivanti da alienazioni, trasferimenti di capitale e riscossioni crediti (95.228.218 euro) ed avanzo di amministrazione utilizzato  per il riconoscimento di debiti fuori bilancio (490.034 euro).
Le uscite prevedono: spese correnti (43.030.391 euro), spese per investimenti (95.711.328 euro), spese per rimborso prestiti (9.097.399 euro).
Le spese per gli investimenti sono destinate prevalentemente agli interventi sulla viabilità interna, sulle infrastrutture stradali e sull'edilizia scolastica provinciale.
I sette emendamenti approvati dal consiglio provinciale prevedono modesti spostamenti di somme, destinate a interventi su beni culturali, solidarietà sociale, prevenzione alcolismo e tossicodipendenze, progetti per i giovani e sostegno alla pesca.
Rispetto agli anni passati, com'è noto, il bilancio di previsione 2012 ha subito una contrazione a causa di ulteriori tagli nei trasferimenti dallo Stato, previsti dalla legge finanziaria di fine 2011 e dalla successiva legge sulla spending review. Il taglio, rapportato ai trasferimenti nell'ultimo triennio, è di oltre il 60 per cento: si passa infatti dai 16.856.000 euro del 2010 agli oltre 7.000.000 di euro del 2012, una pesante riduzione solo parzialmente compensata dall'aumento dell'imposta provinciale sulle RC Auto,  passata dal 12,5 al 16% (il massimo consentito dalla legge).
"Plaudo al senso di responsabilità mostrato dal Consiglio Provinciale - dice il Presidente D'Orsi - considerati i pesanti tagli nei trasferimenti siamo riusciti a far quadrare i conti, con particolare attenzione agli investimenti su viabilità e scuole. In questo modo, pur con grandi difficoltà, superiamo le recenti disposizioni
Progetto RESI, incontro tecnico tra Provincia e gli altri partner
Si è svolto ieri nella sede dell'Assessorato Provinciale all'Ambiente e Territorio un incontro tra i partner del progetto comunitario RESI. Si è trattato dell'ultimo comitato di pilotaggio (organismo di governance dei progetti comunitari) al quale hanno partecipato i funzionari della Provincia Regionale di Agrigento componenti del comitato e del gruppo di lavori, e i rappresentanti degli altri partner, ovvero Provincia di Ragusa (ente capofila), MRA (l'authority maltese per la gestione delle risorse naturali) e il dipartimento Energia dell'Università di Malta. Presente alla riunione anche l'Assessore Provinciale all'Ambiente, Francescochristian Schembri Il progetto RESI (acronimo di Renewable Energy Scenarios in Islands), finanziato dal Programma Operativo Italia-Malta 2007-2013, ovvero dall'Unione Europea e dal Governo Nazionale, ha l'obiettivo di censire e sviluppare la diffusione delle buone pratiche di energia rinnovabile, per colmare il divario nella produzione di energia da fonti rinnovabili con il resto dell'Europa. Articolato sul censimento degli impianti di energia rinnovabile, in particolare quelli solari e fotovoltaici, per ottenere un database degli impianti a Malta e nelle province siciliane partner, ha l'obiettivo di redarre un atlante delle buone pratiche (Best Practices Atlas) adottate a Malta e nelle province siciliane aderenti al progetto. La Provincia Regionale di Agrigento, mediante l'azione del Servizio Politiche Comunitarie, gestisce un budget di 158 mila euro su 587 mila euro del finanziamento complessivo. Iniziato nell'aprile del 2011, il progetto è entrato ormai nella fase finale. Nella riunione di ieri, oltre ad analizzare lo stato del progetto e delle singole azioni previste, è stato deciso che l'evento finale si svolgerà ad Agrigento.  "Un progetto importante che ha permesso di ottenere finanziamenti di una certa consistenza" dicono il Presidente D'Orsi e l'Assessore Schembri "confermando il nostro impegno sui temi prioritari dell'Ambiente e dell'Energia".
 Agrigentoweb.it
Il Consiglio Provinciale approva il Bilancio di Previsione 2012
Approvati anche Piano Triennale OO.PP. e Piano delle Alienazioni dei Beni
Il Consiglio Provinciale di Agrigento ha approvato ieri sera il Bilancio di previsione 2012, il Piano Triennale delle Opere Pubbliche 2012-2014 e il Piano delle Alienazioni e Valorizzazioni dei Beni della Provincia. Alla seduta, presieduta dal Presidente del Consiglio, Raimondo Buscemi, hanno preso parte anche gli assessori Ferrara, Schembri, Alfonso Montana, Biondi, Tannorella, Terrana, Varisano e Marchetta, mentre era assente per motivi di salute il Presidente D'Orsi.
L'inizio dei lavori è stato caratterizzato dall'audizione del prof. Parello in rappresentanza dei docenti dell'IPIA "Fermi", che ha esposto la situazione dell'istituto. Uno strappo alla procedura sollecitato anche dai consiglieri Nino Spoto e Carmelo Avarello, che hanno presentato una mozione sull'argomento. In particolare Spoto, illustrandola, ha dichiarato: "Il problema va risolto chiedendo l'intervento della Regione, del Minsiero dell'Istruzione e dellaProtezione Civile, analogamente a quanto è accaduto per la vicenda dell'Ospedale San Giovanni di Dio". Anche Orazio Guarraci ha rilevato l'importanza di dare la parola ai diretti interessati, rinviando poi l'approfondimento ad una successiva seduta aperta. "Siamo in una situazione drammatica" ha detto il prof. Parello "con oltre mille studenti penalizzati dai turni pomeridiani. Chiediamo alla Provincia di individuare una soluzione che consenta di tornare al normale orario antimeridiano ed evitare di disperdere in più plessi gli studenti". L'Assessore al Bilancio Pietro Marchetta ha puntualizzato che la Provincia sta producento il massimo impegno per risolvere il problema, ma non dispone di locali: la collocazione in più strutture è dunque un sacrificio temporaneo ma necessario. "Sinora - ha detto Marchetta - sono state reperite alcune aule tra ITC Sciascia, IPC Gallo e ITG Brunelleschi, e altre dieci al plesso Tortorelle, peraltro da adeguare sul piano igienico sanitario. Oggi (ieri per chi legge, ndr) è stato fatto un passo in avanti nella riunione a Palermo con i dirigenti dell'Istruzione. La soluzione all'ASI sembra praticabile, ma attendiamo una risposta definitiva: altre vie brevi non si intravedono, considerato che la Provincia non può ricorrere a trattative private ma deve indire gare ad evidenza pubblica, e successivamente la congruità delle offerte dovrà essere valutata dall'UTE".
Il cons. Totò Scozzari ha quindi chiesto e ottenuto il prelievo dei tre punti riguardanti, nell'ordine, il Piano Triennale delle Opere Pubbliche, il Piano delle Alienazioni dei beni provinciali e il Bilancio di Previsione 2012. Il Piano Triennale è stato illustrato dall'Assessore ai Lavori Pubblici, Vito Terrana, che ha rilevato come la Giunta non abbia apportato modifiche sostanziali al precedente Piano (non sarebbe stato possibile rispettare i tempi tecnici per l'approvazione della delibera). "Uniche, leggere modifiche il modesto decremento dei fondi per le manutenzioni ordinarie - ha detto Terrana - e l'incremento di 42,5 milioni di euro del fondo per l'Aeroporto, provenienti dalla compartecipazione dei privati, in adeguamento al Decreto Legislativo 207/2010".
Approvati alcuni emendamenti dei consiglieri, mentre altri sono stati dichiarati inammissibili (il consiglio ha deciso di trasformarli in successivi atti di indirizzo), il Piano Triennale è stato approvato con 22 voti favorevoli, 2 contrari e 4 astensioni. Il cons. Scozzari ha chiesto e ottenuto anche l'immediata esecutività dell'atto deliberativo. Approvato anche il Piano delle Alienazioni, che era stato integrato dall'Amministrazione con l'inserimento di alcuni relitti stradali, si è passati alla trattazione del Bilancio di previsione 2012. Anche in questo caso è stato deciso che gli emendamenti inammissibili, o ammissibili ma con parere tecnico contrario, saranno successivamente trasformati in atti di indirizzo.
Il confronto si è acceso, in particolare, su un emendamento presentato da alcuni consiglieri (primo firmatario Raimondo Buscemi) che avrebbe dovuto destinare ai precari alcune somme da un capitolo di spesa per il personale, per consentire da qui alla fine dell'anno una modesta integrazione delle ore lavorative. Il Segretario Generale dr. Giuseppe Vella è intervenuto precisando che il parere del direttore del Settore Risorse Umane era contrario, in quanto parte delle somme da cui prelevare i fondi per l'aumento delle ore non avevano la necessaria copertura finanziaria (come chiarito anche dal Presidente del Collegio dei Revisori dei Conti dr. Dario Scozzari), e in ogni caso una recente direttiva della Corte dei Conti vietava incrementi di spesa agli Enti (come la Provincia) che avevano già superato il tetto del 50% della spesa per il personale. Inoltre gli aumenti delle ore dovevano essere legati ad un progetto per l'utilizzo del personale precario. Il Consiglio avrebbe comunque potuto approvare l'emendamento, motivandolo, ma esponendosi al rischio di una contestazione di danno erariale.
L'acceso dibattito ha registrato gli interventi, con varie sfumature, dei consiglieri Lazzano, Ruvolo, Masone, Guarraci, Carmelo D'Angelo, nonché del vicepresidente della Provincia Paolo Ferrara. Alla fine l'emendamento è stato respinto (14 astenuti, 10 si, 2 no). Il Bilancio di previsione 2012 è stato quindi approvato con 20 voti favorevoli, 3 contrari (Buscemi, Spoto e Lazzano)e 2 astenuti (Picone e Testone). Il consigliere Carmelo D'Angelo ha quindi chiesto l'immediata esecutività dell'atto, approvata con 18 si, 5 no e 1 astenuto.
I lavori sono stati aggiornati a martedì 13 novembre alle ore 18.00.
 
 

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