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Rassegna stampa del 3 luglio 2013

GIORNALE DI SICILIA
 
STATALE 115. L'Azienda sta facendo eseguire lavori di messa in sicurezza
«Carabollace», annuncio dell'Anas: riaprirà al transito il nove luglio
L'Anas ha reso noto ieri pomeriggio che, a seguito dell'autorizzazione all'accesso sul viadotto Carabollace, concessa dalla Procura di Sciacca, lunedì scorso, primo luglio, sono stati consegnati all'impresa esecutrice i lavori da effettuare sul viadotto stesso, nel tratto della strada statale t 15 "Sud Occidentale Sicula".
In particolare i lavori, che si concluderanno entro martedì 9 luglio, consistono nella realizzazione di un'unica corsia centrale da percorrere a senso unico alternato regolato da impianti semaforici. La corsia, larga 3 metri, sarà delimitata da una rete di recinzione alta 2 metri e posta su entrambi i lati.
Ci vorrà ancora qualche giorno, dunque, per riaprire al transito, sia pure con senso unico alternato, li viadotto «Carabollace», che era stato sequestrato dalla procura nell'ambito delle indagini sulla morte di Alessio Spitaleri, di 30 anni, di Burgio. Attualmente il transito è deviato sulla provinciale 76, una strada che riserva alcune insidie e che necessita di un costante servizio di controllo riguardante il traffico.
Negli ultimi giorni spesso mezzi pesanti sono rimasti bloccati e si è reso necessario, in qualche occasione, l'intervento dei mezzi di soccorso. Adesso l'Anas ha annunciato che da martedì prossimo si potrà riprendere il transito sul viadotto «Carabollace». (GP)
 
 
CANONI. La società spiega che l'Ato idrico ha ratificato la regolazione tariffaria deliberata dall'Autorità per l'energia elettrica Girgenti Acque: «Nessuno stop, i rincari sono legittimi»
Sulla vicenda delle nuove bollette per il canone idrico, ognuno dice la sua e nessuna delle posizioni è uguale all'altra. E così, mentre il sindaco chiede la sospensione dell'intera procedura e diffida Ato e Girgenti, quest'ultima società lascia intendere che le cose rimarranno come sono.
«L'Ato idrico Ag9 - spiega Girgenti Acque - ha ratificato la regolazione tariffaria deliberata dall'Autorità per l'energia elettrica e il gas che entro il 31 luglio potrà aumentare l'aggiornamento provvisorio già in vigore».
Una dichiarazione stringata che contiene al suo interno due concetti, che l'aumento del 10 per cento delle tariffe sarebbe legittimo e che, per conseguenza, le bollette non verranno modificate.
Una partita dunque, assolutamente aperta che vede nel mezzo della contesa, i cittadini contribuenti, molti dei quali confusi, altri furiosi, nessuno ovviamente soddisfatto di dover pagare di più per qualcosa che non si capisce bene se sia legittimo o meno.
È la seconda volta in tre giorni che Girgenti Acque e Amministrazione comunale si scontrano sui contenuti di una diffida. La prima riguarda infatti il «sollecito» che il sindaco Zambuto ha inviato
alla società, per l'inizio dei lavori per la realizzazione dei progetti relativi alle opere necessarie per le reti fognarie e la depurazione delle acque reflue alla Commissione nominata dal Ministero dell'Ambiente e della tutela del territorio e del mare.
Adesso quèsta sulle tariffe idriche. (AMM)
 
«SUPERBOLLETTE». Situazione confusa dopo l'invio delle nuove fatture con il io per cento in più rispetto alle precedenti Ato idrico, scontro sugli aumenti Zambuto: vanno bloccati subito
Il Comune ha diffidato il commissario straordinario e Girgenti acque a fermare tutto
 È ormai un vero e proprio caso destinato ad imprevisti sviluppi la decisione del commissario dell'Ato idrico Eugenio d Orsi di aumentare del 10 per cento le tariffe idriche.
Nel balletto di dichiarazioni, e tentativi di stemperare gli animi di cittadini inferociti adesso arriva la diffida formale del sindaco di Agrigento Marco Zambuto
«Avevamo già evidenziato- spiega il primo cittadino l'assoluta gravità con la quale si era provveduto ad applicare un ulteriore aumento delle bollette idriche Ora abbiamo fatto partire una formale diffida all'ATO idrico ed a Girgenti acque per fare in modo che venga immediatamente ritirata la deliberazione del Commissario straordinario Eugenio D'Orsi». Nella diffida Zambuto motiva la propria posizione con precisi riferimenti alle posizioni dell'Autorità per  l'energia elettrica ed il gas che in casi simili ha ritenuto non applicabile alcun aumento.
«La delibera dell'At Ag9 - si legge nella diffida inviata alle autorità competenti - è radicalmente nulla, illegittima e/o inefficace. In primo luogo si evidenzia che, con riferimento alla gestione del servizio idrico integrato da parte di Girgenti acque, si versa nell'ipotesi di esclusione dall'aggiornamento tariffario prevista a norma di legge non essendo stata effettuata, alla data del 31cembre scorso,la prevista consegna degli Impianti di numerosi comuni facenti parte dell'AtoAg9 L'aggiornamento tariffario non è ammissibile inoltre in quanto il gestore alla data del 31 dicembre 2012 in violazione della normativa applicabile applicava alle utenze domestiche la fatturazione di un consumo minimo impegnato» La diffida del sindaco ricorda inoltre che i Aaeg nel giugno scorso ha conferito mandato al Direttore della Direzione sistemi idrici di effettuare ulteriori approfondimenti istruttori relativamente alle gestioni che sulla base dei dati inviati risultano ricadenti nelle casistiche previste di esclusione dall'aggiornamento tariffario.
«La deliberazione del Commissario straordinario D'Orsi - aggiunge Zambuto - del 24 aprile scorso è inefficace per difetto di pubblicazione e pertanto, diffidiamo il Commissario stesso a provvedere immediatamente al ritiro, in autotutela, della citata deliberazione ed a pubblicare il relativo provvedimento nelle forme di legge sopra specificate. Se ciò non verrà fatto - conclude- si assicura che saranno adite dal Comune di Agrigento tutte le sedi giudiziarie che saranno ritenute più opportune per l'accertamento della gravissima condotta tenuta dal Commissario straordinario dell'ATO AG 9e da Girgenti acque che ha già iniziato ad applicare la tariffa provvisoria in palese violazione delle deliberazioni della Autorità per l'energia».
(AMM)
 
SICUREZZA PUBBLICA. Il consigliere della lista de «Il Megafono» ha presentato due dettagliate interrogazioni a sindaco
Vassallo: «Troppi pericoli sulla Statale 386»
Totò Castelli
Per alcuni mesi, in attesa del ripristino del ponte Verdura crollato ai primi di febbraio di quest'anno, è stata "appesantita" da un traffico imprevisto e massiccio che ha lasciato i segni in più punti, soprattutto nella zona di accesso a contrada Torre. E' il tratto di Statale 386 che da Ribera porta fino alla Strada statale 115. Le piogge dell'inverno e il carico eccessivo di veicoli ha fatto sì che si verificassero degli smottamenti di terreno e delle crepe sul fondo stradale reso così pericoloso, anche se nel frattempo il traffico è diminuito parecchio. Nella stagione estiva, in particolar modo, come osserva il consigliere de "Il Megafono" di Rosario Crocetta in un un'interrogazione al sindaco questo tratto di statale di circa quattro chilometri, viene utilizzato per raggiungere le località balneari vicine e questo contribuisce a far aumentare i pericoli, date le condizioni di alcuni tratti, soprattutto quello di contrada Torre, che, dopo un primo intervento di riparazione effettuato, perla particolare conformazione, espone gli automobilisti ad andare incontro ad incidenti. Su queste promesse Vassallo ha chiesto conto al sindaco di Ribera Carmelo Pace, nella qualità di "massimo responsabile della sicurezza dei riberesi", segnalando che "la vicenda è grave ed andava risolta con urgenza in considerazione del fatto che si tratta dì un percorso molto utilizzato in ogni periodo dell'anno". In assenza del sindaco, che ieri è volato verso il Canada e gli Stati uniti di America, per incontrare i riberesi emigrati, su invito delle di riberesi, l'assessore ai lavori pubblici Baldassare Tramuta ha assicurato che ,secondo le informazioni avute a proposito dell'Anas, già l'appalto dei lavori per superare le "criticità" segnalate dal giovane consigliere, che ha posto il dito anche su un altro tema, quello dei casi di leishmaniosi che si verificarlo in città, dovute a suoi dire dal fenomeno dilagante del randagismo e della mancata pulizia delle aree a verde, è stato affidato. Adesso bisognerà aspettare in tempi tecnici per il perfezionamento dell'iter con la presentazione delle documentazioni richieste alla ditta aggiudicataria. Sì spera entro la fine del mese di effettuare gli interventi necessari per garantire la massima sicurezza sul tratto di statale in questione.
 
GRANDI EVENTI
L'INCHIESTA SI SPOSTAAL MINISTERO. NEL MIRINO UN'INTERCETFAZIONE E IL RUOLO DI UN AMBASCIATORE
Caso Giacchetto, si indaga all'estero
Nuove verifiche della guardia di finanza sugli spazi espositivi riservati alla Sicilia in due grandi fiere straniere
Riccardo Arena
PALERMO
L'intercettazione è chiara, pesante: «Alla quota di Moreno ci pensa Jumbo?», dice il manager Faustino Giacchetto e l'ombra lunga dell'indagine sui Grandi Eventi si allunga sul ministero degli Esteri e su un personaggio, l'ambasciatore Claudio Moreno, in passato già condannato per tangenti, a tre anni, e poi è intervenuta la prescrizione, che portò all'estinzione dei reati, tant'è che nel 2002 Moreno tornò in sella, con la nomina ad ambasciatore. Nomina che arrivò nonostante più di una perplessità per i suoi trascorsi.
C'è, ovviamente, l'ipotesi B: perché la difesa della persona con cui Giacchetto parlava, Rossella Bussetti, top manager nel settore dei grandi eventi e titolare fra l'altro della Jumbo Grandi eventi, si articolerà partendo dal fatto che l'espressione «la quota» potrebbe essere riferita alla parte che legittimamente spettava al ministero degli Esteri, rappresentato da Moreno, coordinatore del commissariato generale di governo per le due esposizioni. Ma chi indaga ci crede poco, pochissimo. E non solo perché la Bussetti è stata arrestata assieme all'imprenditore siciliano, il 12 giugno scorso. E nemmeno solo per i trascorsi dell'ambasciatore. Ma anche perché il contesto dell'inchiesta del Nucleo regionale di polizia tributaria della Guardia di Finanza si fa ogni giorno più fosco.
Dopo i 17 arresti di manager, funzionari, imprenditori, infatti, ora ce n'è anche per la Regione, per dirigenti e politici, anche-di vertice dell'amministrazione di Palazzo d'Orleans, che tra il 2010 e l'anno scorso si interessarono per ottenere spazi da destinare ad aziende siciliane, nei padiglioni italiani di due esposizioni internazionali, una tenuta in Corea, a Yeosu, l'altra in Olanda, a Venlo. Erano in ballo tanti soldi e un ruolo determinante, per ottenere quegli spazi, l'avevano avuto Giacchetto, la Bussetti e, sul fronte decisionale, alla Farnesina, appunto Claudio Moreno. La quota che doveva pagare la Jumbo, secondo chi indaga, era una tangente che la manager laziale, istigata da Giacchetto, avrebbe dovuto pagare per i presunti favori fatti dall'ambasciatore alle aziende siciliane. Ma allo stato attuale è solo un'ipotesi.
Nella maxi-indagine sono due i filoni portati avanti dai pm del pool coordinato dal procuratore aggiunto Leonardo Agueci: uno riguarda l'ente di formazione Ciapi, considerato una sorta di macchina mangiasoldi, un bancomat a disposizione di Giacchetto e di molti suoi amici, politici e imprenditori; l'altro è orientato sui Grandi Eventi organizzati anche con denaro pubblico e finora i riflettori di chi indaga si sono concentrati sul -Taormina Fashion Awards, sui campionati mondiali di scherma di Catania, sul Sicilian Ladies Italian Open di golf e sulla Settimana di ciclismo, con un impegno di circa nove milioni di euro. Ma adesso si va oltre.
Gli inquirenti non ritengono inverosimile il venir fuori di una tangentopoli made in Sicily: in questi giorni sono proseguiti a ritmo serrato gli interrogatori e molti imprenditori chiedono ufficialmente di sapere se siano o meno indagati. Alcuni degli arrestati nel blitz di tre settimane fa verranno risentiti dai pm Gaetano Paci, Sergio Demontis, Maurizio Agnello, Alessandro Picchi e Pierangelo Padova: dopodomani, nel carcere romano di Regina Coeli, i magistrati ascolteranno la stessa Bussetti, l'ex presidente del Ciapi, Francesco Riggio, e l'ex assessore regionale Gianmaria Sparma.
Al centro delle nuove verifiche della Finanza c'è intanto l'Expo di Venlo, denominata Floriade 2012, una grande fiera orticola e floreale, inaugurata il 4 aprile 2012, alla presenza della Regina di Olanda e di molte altre autorità, e durata fino al 7ottobre scorso. A Yeosu, in Corea, l'esposizione internazionale si è svolta dal 12 maggio al 12 agosto, sempre del 2012, con il tema «Oceani e coste che vivono, diversità di risorse e attività sostenibili», in continuità col tema »Acqua e sviluppo sostenibile», scelto per l'Expo 2008 di Saragozza.
Le due esposizioni erano ovviamente una vetrina quanto mai ricca e ambita dalle imprese. Le singole regioni dovevano dunque occuparsi di ottenere spazi espositivi per aziende del proprio territorio, con l'intervento delle singole giunte. Una volta ottenuto il via libera dal commissariato della Farnesina, rappresentato da Moreno, gli spazi dovevano essere assegnati.
Un ruolo determinante nell'orientare le scelte della Regione nella ripartizione lo avrebbe avuto la Bussetti e, per la parte che riguarda la comunicazione, Giacchetto, che con la manager di Or- te aveva realizzato altri affari iii Sicilia. In questo contesto, la frase sulla «quota di Moreno». Che non si sa se sia mai stata pagata. Ma questo appartiene alla prossima puntata di questa inchiesta sempre più complessa e che, a Palermo e non solo, adesso mette paura a tanti.
 
LA SICILIA
 
VIABILITÀ
La Provincia promette interventi
Viabilità delle aree di Cammarata, Cattolica Eraclea, Cianciana, Montallegro e San Giovanni Gemini, arriva l'impegno della Provincia. A seguito di un incontro con i sindaci, infatti, il commissario straordinario della Provincia Benito Infurnari ha dato disposizione affinché i tecnici del settore Viabilità della Provincia provvedano a disporre dei sopralluoghi in modo da individuare le priorità. Il tutto perfettamente in linea con quanto lo stesso Infurnari aveva garantito al momento del suo insediamento: provvedere ad interventi urgenti di messa in sicurezza in base a quelle che sono le attuali risorse finanziarie dell'Ente.
Il quadro posto al commissario dai primi cittadini è comunque allarmante, dato che numerose arterie risultano attualmente in cattive condizioni. In particolare si è discusso delle Sp 26 e 24 in territorio di Cammarata e San Giovanni Gemini (per quanto riguarda la prima risulta disponibile un finanziamento di un milione e 400 mila euro, bloccata però dal patto di stabilita), della circonvallazione di San Giovanni Gemini, che consente snellire il traffico dei mezzi pesanti migliorando e delle Sp 21,29 e 30 in territorio di Cattolica Eraclea.
Tra gli interventi già in cantiere, comunque, il 22 di luglio si espleterà la gara per il lavori di rifunzionalizzazione della strada provinciale n. 31 Cattolica Cianciana per un importo a base d'asta di 312mila euro.
Problemi diversi a Montallegro, dove il sindaco ha evidenziato la necessità di creare una via di fuga dal centro turistico-balneare di Bovo Marina, sistemando un tracciato stradale alternativo alla strada esistente, e a Cianciana, dove il primo cittadino ha chiesto la riapertura alla circolazione motorizzata che conduce al bosco del centro agrigentino.
G. SCHICCHI
 
LA POLEMICA. Il sindaco Zambuto torna alla carica contro Girgenti Acque, ormai è guerra total'
Dopo le fogne, le bollette
Secondo il primo cittadino l'azienda
deve annullare l'aumento delle tariffe
E' ormai guerra aperta tra il sindaco Marco Zambuto e Girgenti Acque. Dopo l'ordinanza finalizzata ad ottenere l'immediato avvio degli impianti fognari e di depurazione, adesso il capo dell'Amministrazione comunale ha fatto partire una diffida (sia al gestore privato che all'ato idrico) sulla deliberazione del commissario dell'ato che prevede l'aumento delle tariffe idriche.
«Si è appreso, da notizie di stampa, - si legge nella diffida - che sarebbe stata adottata la deliberazione in oggetto indicata da parte del Commissario straordinario dell'ATO AG 9, ai sensi della deliberazione n. 585/2012/R /IDR dell'Autorità per l'energia elettrica e il gas (AA. E. G). Si rappresenta che tale deliberazione è radicalmente nulla, illegittima e/o inefficace». Zambuto evidenzia che, «con riferimento alla gestione del servizio idrico integrato da parte di Girgenti acque s. p. a., si versa nell'ipotesi di esclusione dall'aggiornamento tariffario prevista dall'art. 3, punto 3 della deliberazione della AA. E. G. o. 585/2012/RJIDR, non essendo stata effettuata, al 31/12/2012, la prevista consegna degli impianti di numerosi comuni facenti parte dell'ATOAG9. L'aggiornamento tariffario non è ammissibile, inoltre, -secondo il sindaco - in quanto il gestore, alla data del 31/12/2012, in violazione della normativa vigente, applicava
alle utenze domestiche la fatturazione di un consumo minimo impegnato, mentre per fattispecie come quelle sopra delineate, l'Aaeg ha conferito mandato al Direttore dei sistemi idrici di effettuare «ulteriori approfondimenti istruttori relativamente alle gestioni che, sulla base dei dati inviati ai sensi della deliberazione 347/2012/R/IDR, risultano ricadenti nelle casistiche previste all'art. 3 della deliberazione 585/2012/R/IDR ed all'art. 2 della deliberazione 88/2013/R/IDR, di esclusione dall'aggiornamento tariffario». Zambuto rileva, inoltre, che la deliberazione in questione è inefficace per difetto di pubblicazione e diffida, pertanto, «il Commissario straordinario dell'ato idrico a provvedere immediatamente al ritiro, in autotutela, della citata deliberazione ed a pubblicare il relativo provvedimento nelle forme di legge sopra specificate.
In mancanza si assicura che saranno adite dal Comune tutte le sedi giudiziarie che saranno ritenute più opportune per l'accertamento della gravissima condotta tenuta dal Commissario straordinario dell'ato sopradescritte e da Girgenti Acque s. p. a., che ha già iniziato ad applicare la tariffa provvisoria in palese violazione delle deliberazioni dell'Aaeg sopra citate».
SALVATORE FUCÀ
 
Una nave più grande e altri voli Prefettura e Comune al lavoro
FABIO RUSSELLO
AGRIGENTO. C'è molto movimenti nei palazzi delle Istituzioni di Agrigento per preparare in pochi giorni un evento di portata globale quale sarà la visita del Pontefice a Lampedusa.
Ieri ad esempio si sono susseguite ad Agrigento diverse riunioni, sia in Prefettura che alla Protezione civile e in Questura. In Prefettura, sotto il coordinamento del prefetto Francesca Ferrandino, e alla presenza del sindaco di Lampedusa Giusi Nicolini, ma anche delle forze dell'ordine, dell'Asp, del dipartimento regionale della protezione civile di Agrigento, della Provincia si è svolto il Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica. Naturalmente c'è da garantire la sicurezza non solo al Pontefice, che con sé porterà anche dei gendarmi della Guardia Svizzera, ma anche per le quindici- mila persone attese sull'Isola. Intanto il sindaco Nicolini ha chiesto alla Compagnia delle Isole di inviare a Porto Empedocle in questi giorni la nave Veronese che è più grande e capiente della attuale Laurana. La nave comunque partirà anche venerdì, giorno tradizionalmente dedicato al «riposo». Alle compagnie aeree il sindaco Nicolini ha anche chiesto di potenziare i voli visto che in poche ore i posti liberi sono stati tutti prenotati ed è pressoché impossibile trovare un posto in aereo, sia da Palermo che da Catania. «Servono le attrezzature per mettere in sicurezza tutto il percorso — ha spiegato il sindaco Nicolini — mi riferisco alle transenne, ai bagni chimici. Serve un'autoambulanza in più, ma serve anche una maggiore dotazione di acqua. Ho rappresentato tutto al comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica al quale ho partecipato in Prefettura ad Agrigento. All'assessore regionale ai trasporti ho chiesto la sostituzione, per tre giorni, del traghetto, la Laurana al posto della Paolo Veronese perché altrimenti non riusciremo a fare arrivare per tempo tutto il materiale che ci serve per allestire il percorso. I miei compaesani sono contentissimi, non si pensa ad altro, non si parla d'altro. Ieri sera, a decine si sono messi a disposizione venendomi a cercare e dicendomi di essere pronti, a qualsiasi cosa, a qualsiasi ora, per la riuscita dell'evento, per la piena accoglienza del Santo Padre. Non sappiamo ancora cosa l'isola regalerà a papa Francesco. Siamo in costante contatto con il suo cerimoniale, in Vaticano, e stiamo pensando a qualcosa di speciale che non sia la solita tartaruga o comunque non solo. Ci vuole qualcosa di speciale per suggellare un momento storico».
Anche tra le forze dell'ordine si sta provvedendo ad organizzare il trasferimento dei mezzi necessari a garantire la sicurezza verso Lampedusa. Trasferimento che può avvenire solo attraverso la nave e già da stasera partirà il primo convoglio.
Da notare intanto come Papa Francesco, avendo specificato nella sua lettera di dispensare le Autorità dall'essere presenti, ha un po' spiazzato tutti perché si tratta di un «cerimoniale» del tutto nuovo e inaspettato.
 
SOLE
 
Una nota di Unioncamere precisa gli obblighi per tutte le ditte individuali
Senza Pec niente iscrizione Per l'inadempimento esclusa l'ipotesi di sanzioni fino a 1032 euro
Giorgio Costa
Non vi può essere disparità di trattamento tra imprese individuali e società; per questa ragione le imprese individuali che non abbiano iscritto il loro indirizzo di posta elettronica certificata entro il3o giugno 2013 (che slitta al i luglio) non si vedranno irrogare dall'ufficio del registro delle imprese le sanzioni previste dall'articolo 2630 del Codice civile (da 103 a 1.032 euro per omessa esecuzione di denunce, comunicazioni e depositi). Lo chiarisce una nota di Unioncamere in relazioni agli adempimenti Pec.
Resta però il fatto che, in caso di mancata attivazione della Pec, nel caso di una nuova impresa viene sospesa la domanda di iscrizione al registro (45 giorni per le ditte individuali e tre mesi per le società dopodiché, decorso inutilmente il termine, la domanda di iscrizione viene respinta) mentre per le realtà già esistenti non hanno effetto le variazioni comunicate al registro delle imprese.
Tuttavia la questione resta controversa da un punto di vista normativo, in quanto:
* per la scadenza del 29 novembre 2011 relativa alla comunicazione al registro imprese della Pec delle società costituite prima del 29novembre2008 (normativa assimilabile a quella delle ditte, sia letteralmente che nella ratio), la circolare del ministero dello Sviluppo economico 3 novembre 2011, 0. 3645/C, aveva stabilito che, nel silenzio della norma (in quella data, non si parlava di sanzioni nell'articolo i, decreto legge 18 2008, in quanto il comma 6-bis è stato inserito successivamente), il «mancato rispetto di tale termine» comportava l'applicazione delle consuete sanzioni dall'articolo 2630 codice civile (da 103 euro a 1.032 euro, ridotte a un terzo, in caso di comunicazione nei 30 giorni successivi); che queste sanzioni non sono state applicate, se la Pec è stata inviata entro il primo gennaio 2012 (lettera circolare ministero Sviluppo 25 novembre 2011, fl. 0224402);
il comma 6-bis dell'articolo il del Dl 18 2008 (non iscrizione e non applicazione delle sanzioni, se non si comunica la Pec dopo tre mesi dalla presentazione) è stato introdotto solo
dal 7 aprile 2012, cioè qualche mese dopo la scadenza del 29 novembre 2011 (della comunicazione della Pec delle società già in essere), quindi, si applica solo"a regime" alle nuove iscrizioni di società; anche secondo il parere del Consiglio di Stato io aprile 2013, 0.1714/2013, il comma 6-bis si applica solo all'iscrizione dell'impresa nel registro (da intendersi, quindi, come prima iscrizione), a contrario di quanto detto dalla circolare del ministero dello Sviluppo economico datata 24aprile2013, n. 366o/C, che, peraltro, non si esprime sull'applicazione o meno delle sanzioni alla mancata comunicazione, da parte delle ditte individuali, della posta elettronica certificata (Pec) al registro delle imprese, entro lunedì scorso; per le neo società, che non comunicano la Pec entro tre mesi dall'iscrizione, il Consiglio di Stato ha scartato l'ipotesi che prevedeva l'iscrizione dell'impresa nel registro e la non applicazione della sanzione, in quanto la «persistente inosservanza dell'obbligo di comunicare l'indirizzo di Pec» non comporterebbe alcuna conseguenza, motivazione che si basa sullo spirito della norma e che si potrebbe applicare anche alle ditte individuali già iscritte prima del 19 dicembre 2012 (comunicazione della Pec entro il i luglio 2013), in quanto se non si applicasse la sanzione pecuniaria, per le imprese che non debbono presentare in futuro variazione dati al registro, la «persistente inosservanza dell'obbligo di comunicare l'indirizzo di Pec» non comporterebbe alcuna conseguenza. Resta il fatto che le imprese devono dotarsi di Pec a vantaggio sia loro sia dell'amministrazione pubblica.
 
Agrigentoflash
 
Il Commissario incontra i sindaci di Cammarata, Cattolica, Cianciana, Montallegro e San Giovanni Gemini
La viabilità nelle strade provinciali dei comuni di Cammarata, Cattolica Eraclea, Cianciana, Montallegro e San Giovanni Gemini è stata oggetto di un incontro tra il Commissario della Provincia Regionale di Agrigento, Benito Infurnari ed i Sindaci dei comuni interessati.
In particolare il primo cittadino di Cammarata ha rappresentato al Commissario straordinario la necessità di provvedere alla riapertura della piscina. In tal senso il Commissario ha precisato che è già stata espletata la gara per la manutenzione straordinaria, per un importo di € 200.000,00, e che gli uffici stanno provvedendo ad attivare tutte le procedure per la stipula del contratto e che si augura che in tempi brevi questa struttura possa riprendere un normale funzionamento, consapevole dell'importanza che ricopre per i residenti e per tutto il bacino limitrofo, olre a rappresentare un importante sbocco occupazionale.
Altro tema esposto è quello relativo alle cattive condizioni in cui versa la S.P. n. 26 ,mentre la n.24 necessita di una sistemazione del manto stradale. Il Sindaco di San Giovanni Gemini ha posto all'attenzione del dott Infurnari la difficoltà degli imprenditori agricoli a raggiungere le proprie aziende a causa di seri problemi di viabilità. Per quella zona, è stato chiarito, che risulta disponibile un finanziamento di un milione e 400 mila euro per migliorare la percorribilità della provinciale n. 26 ma la somma è bloccata a causa del patto di stabilità. Lo stesso Sindaco di San Giovanni Gemini ha chiesto al Commissario di attivarsi al fine di sbloccare il finanziamento e procedere, finalmente, all'ammodernamento di quella importante arteria. Il rappresentante locale ha inoltre richiesto di asfaltare un tratto della circonvallazione di San Giovanni al fine di snellire il traffico dei mezzi pesanti migliorando, inoltre, la viabilità che consenta ad agricoltori ed allevatori della zona montana di poter raggiungere le proprie aziende.
Il Sindaco di Cattolica Eraclea ha lamentato le gravi condizioni di percorribilità della SP 21, la chiusura di due provinciali, la 29 e la 30. Il Sindaco di Montallegro ha informato Benito Infurnari sulla necessità di creare una via di fuga dal centro turistico-balneare di Bovo Marina, sistemando un tracciato stradale alternativo alla strada esistente .
La viabilità di Cianciana è stata illustrata dal suo primo cittadino che ha evidenziato il pesante stato di disagio di una ottantina di famiglie che lavorano nel bosco, le quali sono costrette a percorrere 50 Km in più in quanto la strada è stata chiusa alla circolazione motorizzata. E' urgente trovare soluzioni alternative per consentire a queste persone di raggiungere il posto di lavoro. Particolare attenzione è stata chiesta al Commissario Provinciale sulla provinciale che collega il comune montano a Ribera in quando nella zona che corre nei pressi della cantina esistono due pericolosi dossi causa, spesso, di incidenti stradali.
Il dott Infurnari, al riguardo informa i Sindaci che, previo contatto, il 22 di luglio si espleterà la gara per il lavori di rifunzionalizzazione della strada provinciale n. 31 Cattolica-Cianciana per un importo a base d'asta di € 312.109,00 e che avrebbe dato disposizione affinché i tecnici del Settore Viabilità dell'Utp della Provincia avviassero dei sopralluoghi in questi cinque Comuni al fine di individuare le priorità, le vie di fuga, gli interventi di piccola manutenzione che è possibile effettuare, riservandosi di esaminare, con i tecnici provinciali la possibilità di pervenire, entro poco tempo, alla riapertura delle provinciali chiuse alla circolazione motorizzata.
 
Infoagrigento
 
Viabilità provinciale: vertice tra sindaci ed il commissario Infurnari
La viabilità nelle strade provinciali dei comuni di Cammarata, Cattolica Eraclea, Cianciana, Montallegro e San Giovanni Gemini è stata oggetto di un incontro tra il Commissario della Provincia Regionale di Agrigento, Benito Infurnari ed i Sindaci dei comuni interessati.
In particolare il primo cittadino di Cammarata ha rappresentato al Commissario straordinario la necessità di provvedere alla riapertura della piscina. In tal senso il Commissario ha precisato che è già stata espletata la gara per la manutenzione straordinaria, per un importo di € 200.000,00, e che gli uffici stanno provvedendo ad attivare tutte le procedure per la stipula del contratto e che si augura che in tempi brevi questa struttura possa riprendere un normale funzionamento, consapevole dell'importanza che ricopre per i residenti e per tutto il bacino limitrofo, olre a rappresentare un importante sbocco occupazionale.
Altro tema esposto è quello relativo alle cattive condizioni in cui versa la S.P. n. 26 ,mentre la n.24 necessita di una sistemazione del manto stradale. Il Sindaco di San Giovanni Gemini ha posto all'attenzione del dott Infurnari la difficoltà degli imprenditori agricoli a raggiungere le proprie aziende a causa di seri problemi di viabilità. Per quella zona, è stato chiarito, che risulta disponibile un finanziamento di un milione e 400 mila euro per migliorare la percorribilità della provinciale n. 26 ma la somma è bloccata a causa del patto di stabilità. Lo stesso Sindaco di San Giovanni Gemini ha chiesto al Commissario di attivarsi al fine di sbloccare il finanziamento e procedere, finalmente, all'ammodernamento di quella importante arteria. Il rappresentante locale ha inoltre richiesto di asfaltare un tratto della circonvallazione di San Giovanni al fine di snellire il traffico dei mezzi pesanti migliorando, inoltre, la viabilità che consenta ad agricoltori ed allevatori della zona montana di poter raggiungere le proprie aziende.
Il Sindaco di Cattolica Eraclea ha lamentato le gravi condizioni di percorribilità della SP 21, la chiusura di due provinciali, la 29 e la 30. Il Sindaco di Montallegro ha informato Benito Infurnari sulla necessità di creare una via di fuga dal centro turistico-balneare di Bovo Marina, sistemando un tracciato stradale alternativo alla strada esistente .
La viabilità di Cianciana è stata illustrata dal suo primo cittadino che ha evidenziato il pesante stato di disagio di una ottantina di famiglie che lavorano nel bosco, le quali sono costrette a percorrere 50 Km in più in quanto la strada è stata chiusa alla circolazione motorizzata. E' urgente trovare soluzioni alternative per consentire a queste persone di raggiungere il posto di lavoro. Particolare attenzione è stata chiesta al Commissario Provinciale sulla provinciale che collega il comune montano a Ribera in quando nella zona che corre nei pressi della cantina esistono due pericolosi dossi causa, spesso, di incidenti stradali.
Il dott Infurnari, al riguardo informa i Sindaci che, previo contatto, il 22 di luglio si espleterà la gara per il lavori di rifunzionalizzazione della strada provinciale n. 31 Cattolica-Cianciana per un importo a base d'asta di € 312.109,00 e che avrebbe dato disposizione affinché i tecnici del Settore Viabilità dell'Utp della Provincia avviassero dei sopralluoghi in questi cinque Comuni al fine di individuare le priorità, le vie di fuga, gli interventi di piccola manutenzione che è possibile effettuare, riservandosi di esaminare, con i tecnici provinciali la possibilità di pervenire, entro poco tempo, alla riapertura delle provinciali chiuse alla circolazione motorizzata.
 
Dalle province ai "liberi consorzi": ecco la soluzione proposta da Firetto (UDC) in un DDL
Un Disegno di Legge, primo firmatario Lillo Firetto capogruppo Udc all'Ars, per la "Disciplina dei Liberi Consorzi Comunali e delle Città Metropolitane", è stato presentato nelle ultime ore all'Assemblea Regionale Siciliana. Si tratta di un DDL teso a semplificare e a ridurre la spesa pubblica disciplinando l'istituzione dei nuovi enti territoriali, Liberi Consorzi Comunali, che sostituiranno le Province riorganizzando così l'intero apparato amministrativo regionale. La ratio del Disegno di Legge è la valorizzazione dei Comuni e delle loro realtà territoriali, con la partecipazione di almeno 15 comuni ed una soglia pari a 300 mila abitanti per Libero Consorzio, e l'istituzione di tre Città-aree Metropolitane, Palermo, Messina e Catania. L'impianto della Legge prevede tre parti distinte di cui le prime due disciplinanti l'ordinamento dei Liberi Consorzi Comunali e delle Città Metropolitane e la terza relativa alle disposizioni transitorie e alla soppressione delle province regionali. Gli Organi del Libero Consorzio sono il Presidente, la Giunta (il cui numero dei componenti varia a seconda della popolazione da un minimo di quattro ad un massimo di sei) e l'Assemblea i cui componenti sono di diritto tutti i sindaci in carica costituenti il libero consorzio.
"Questo Disegno di legge - ha spiegato Lillo Firetto - vuol perseguire una drastica riduzione della spesa pubblica rispetto ai costi complessivi delle preesistenti provincie regionali riefficientando le competenze periferiche!".
 
Sicilia24h
 
Il Commissario incontro i Sindaci di Cammarata, Cattolica, Cianciana, Montallegro e San Giovanni Gemini
La viabilità nelle strade provinciali dei comuni di Cammarata, Cattolica Eraclea, Cianciana, Montallegro e San Giovanni Gemini è stata oggetto di un incontro tra il Commissario della Provincia Regionale di Agrigento, Benito Infurnari ed i Sindaci dei comuni interessati.
In particolare il primo cittadino di Cammarata ha rappresentato al Commissario straordinario la necessità di provvedere alla riapertura della piscina. In tal senso il Commissario ha precisato che è già stata espletata la gara per la manutenzione straordinaria, per un importo di € 200.000,00, e che gli uffici stanno provvedendo ad attivare tutte le procedure per la stipula del contratto e che si augura che in tempi brevi questa struttura possa riprendere un normale funzionamento, consapevole dell'importanza che ricopre per i residenti e per tutto il bacino limitrofo, olre a rappresentare un importante sbocco occupazionale.
Altro tema esposto è quello relativo alle cattive condizioni in cui versa la S.P. n. 26 ,mentre la n.24 necessita di una sistemazione del manto stradale. Il Sindaco di San Giovanni Gemini ha posto all'attenzione del dott Infurnari la difficoltà degli imprenditori agricoli a raggiungere le proprie aziende a causa di seri problemi di viabilità. Per quella zona, è stato chiarito, che risulta disponibile un finanziamento di un milione e 400 mila euro per migliorare la percorribilità della provinciale n. 26 ma la somma è bloccata a causa del patto di stabilità. Lo stesso Sindaco di San Giovanni Gemini ha chiesto al Commissario di attivarsi al fine di sbloccare il finanziamento e procedere, finalmente, all'ammodernamento di quella importante arteria. Il rappresentante locale ha inoltre richiesto di asfaltare  un tratto della circonvallazione di San Giovanni al fine di snellire il traffico dei mezzi pesanti migliorando, inoltre, la viabilità che consenta ad agricoltori ed allevatori della zona montana di poter raggiungere le proprie aziende.
Il Sindaco di Cattolica Eraclea ha lamentato le gravi condizioni di percorribilità della SP 21, la chiusura di due provinciali, la 29 e la 30. Il Sindaco di Montallegro ha informato Benito Infurnari sulla necessità di creare una via di fuga dal centro turistico-balneare di Bovo Marina, sistemando un tracciato stradale alternativo alla strada esistente .
La viabilità di Cianciana è stata illustrata dal suo primo cittadino che ha evidenziato il pesante stato di disagio di una ottantina di famiglie che lavorano nel bosco, le quali sono costrette a percorrere 50 Km in più in quanto la strada è stata chiusa alla circolazione motorizzata. E' urgente trovare soluzioni alternative per consentire a queste persone di raggiungere il posto di lavoro. Particolare attenzione è stata chiesta al Commissario Provinciale sulla provinciale che collega il comune montano a Ribera in quando nella zona che corre nei pressi della cantina esistono due pericolosi dossi causa, spesso, di incidenti stradali.
Il dott Infurnari, al riguardo informa i Sindaci che, previo contatto, il 22 di luglio si espleterà la gara per il lavori di rifunzionalizzazione della strada provinciale n. 31 Cattolica-Cianciana per un importo a base d'asta di € 312.109,00 e che avrebbe dato disposizione affinché i tecnici del Settore Viabilità dell'Utp della Provincia avviassero dei sopralluoghi in questi cinque Comuni al fine di individuare le priorità, le vie di fuga, gli interventi di piccola manutenzione che è possibile effettuare, riservandosi di esaminare, con i tecnici provinciali la possibilità di pervenire, entro poco tempo, alla riapertura delle provinciali chiuse alla circolazione motorizzata.
 
 
 
 

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